"Abbiamo
il caso di un'azienda che ha realizzato in questi giorni ben due
miliardi di ordini". E' con estrema soddisfazione che
Leonardo Iacovelli, direttore della sede Roma di Smau, racconta
l'esperienza di SmauComm Mediterraneo. "Siamo riusciti a
far passare un'idea nuova di Roma. Non più una città
chiacchierona, ma un luogo nel quale è possibile far incontrare
con successo domanda e offerta nel mercato delle comunicazioni.
E non è tanto questione di visitatori - oltre 15.000, molti di
più di quelli previsti - ma soprattutto per il clima che si è
creato: serio, un po' ovattato e di alacre operosità".
Provider, centri di ricerca, consorzi del centro sud hanno
scelto di rischiare in un'operazione che non ha eguali nel
panorama fieristico della capitale. Quasi duemila persone hanno
affollato la lunga serie di convegni molti dei quali con
contenuti assolutamente specialistici. "Ne esce fuori
l'immagine di un sud vero - aggiunge Iacovelli. - Un sud che ha il
coraggio di investire su contenuti e tecnologie". E adesso?
La sfida per il futuro è di far proseguire questo momento dai
luoghi reali della Fiera a quelli virtuali continuando - via
Internet ad esempio - a mantenere vivo l'interesse degli
operatori. E resta vivo anche l'investimento sul
mediterraneo. Il prossimo paese partner (quest'anno è stata la
Tunisia) sarà l'Egitto. "Abbiamo scelto l'Egitto -
aggiunge Iacovelli - in parte perché già presente dentro la
rete Smau di rapporti con nazioni estere ma soprattutto perché
è un paese stabile sul piano degli investimenti nelle
telecomunicazioni e che si è da tempo messo sulla strada
dell'innovazione in maniera convinta e praticamente
irreversibile". Appuntamento quindi a SmauComm Mediterraneo
2001.
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