Il
Centro-Sud, la grande occasione
"E'il Sud
a correre nella Rete" cosi' apre oggi l'inserto del
Corriere della Sera, dedicato ai temi di SmauComm Mediterraneo.
Il Meridione sta decollando nel settore informatico con tassi di
crescita superiori a quelli del Nord e del Centro. UnionCamera
ha rilevato che le aziende di hardware al Sud sono cresciute per
il 1999 del 18,5 % contro il 6,4% della media nazionale. Anche
il mercato del software presenta tassi di crescita doppi (6,2%)
rispetto al resto del Paese (3,6%). Tendenza confermata
dall'indagine sul primo trimestre 2000. Aziende oramai note
proliferano nel Sud, come Tiscali a Cagliari (800 persone)
Finmatica a Salerno, Alcatel a Napoli e Nokia a Catania. Altri
dati riportati sempre dall'inserto Tecnologie del Corriere
mostrano una grande voglia di Internet (4 milioni di nuovi
utenti nel Sud entro la fine dell'anno). La diffusione di
Internet nelle nuove imprese vede Sud e Isole al primo posto con
il 21% contro il 16% del mitico Nord-Est. Le ragioni sono - si
legge nell'articolo di apertura firmato da Franco Moranti - il
fatto che nella new economy sono piu' basse le barriere
all'ingresso, ci sono nuove forme di finanziamento e una
maggiore disponibilita' di giovani disoccupati.
UMTS, un
posto sicuro nel futuro?
La corsa
all'oro per ottenere le licenze per i telefonini UMTS (Universal
mobile Telecommunications System) e' uno dei principali temi di
discussione a Smau. UMTS significa poter trasmettere interi film
sul telefono mobile, far viaggiare in entrata e uscita concerti
e banche dati. Le cifre parlano chiaro: 75 mila miliardi che il
governo inglese ha incassato mettendo all'asta le frequenze
sulle quali dovra' viaggiare l'Umts. Stesso meccanismo d'asta in
Germania con 120 mila miliardi destinati al governo. L'Italia
punta ad un incasso di 25 mila miliardi. Diverso l'atteggiamento
dei protagonisti: sicuro sul futuro di queste nuove tecnologie
Vittorio Colao, numero uno della Omnitel, convinto Silvio
Scaglia di e.Biscom, prudente Tommaso Pompei, amministratore
delegato di Wind con previsioni di un paio di anni prima di
partire. Perplessita' anche da parte di Franco Bernabe' e di
Soru. L'incognita sara' la risposta del mercato, difficile dire
se sara' disposto a spendere in questa nuova tecnologia.
Telefonia:
un mondo in rapida evoluzione
"In nessun
paese al mondo si e' prodotto quello che sta accadendo negli
ultimi anni in Italia nel campo delle telecominucazioni".
Dalle pagine Corriere l'intervista a Umberto De Julio,
manager per anni al vertice di Stet, Telecom, Tim e oggi
lanciato in una venture capital insieme a Severino Piol e Oliver
Novick nel fondo Kiwi2. L'intervista firmata Edoardo Segantini
ripercorre le tappe del settore: fino a due anni fa Telecom
Italia era l'unico gestore della telefonia fissa, oggi le
licenze rilasciate dal Ministero delle comunicazioni sono 107, e
quattro i gestori della telefonia mobile con Tin che festeggia
gia' i dieci anni di attivita'. La telefonia mobile continua a
crescere sia al Nord che al Sud del 75% all'anno: erano solo un
milione gli italiani che nel 1995 possedevano un telefonino,
oggi sono 20 milioni. Il 10% degli abbonati ha almeno due schede
telefoniche per il cellulare. Mentre e' basso il numero di
abbonati ai servizi offerti via cellulare, solo lo 0.5%, accede
infatti alle notizie del giorno o al meteo.
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