Schede
A cura di Soldini.it
Comunicazione in mare
Le comunicazioni in mare si svolgono oggi attraverso i sistemi satellitari
che, oltre a quelli di ricerca e d'emergenza come Argos, Epirb e
altri, sono destinati anche alle comunicazioni tra utenti. Questi
sistemi, dopo una serie di sperimentazioni iniziate nel 1960, sono
stati definitivamente messi a punto nel 1979 e hanno preso il via
con la loro pratica utilizzazione nel 1991 con il sistema Inmarsat
(International maritime satellite organisation), organismo responsabile
della gestione delle comunicazioni in mare. Il sistema utilizza
quattro satelliti geostazionari in grado di raccogliere i segnali
radioelettrici provenienti da un trasmettitore posto in una delle
quattro aree di copertura in cui è stato suddivisa la Terra. I segnali
raccolti dal satellite sono trasmessi alle stazioni a terra, decodificati
e inviati all'utente destinatario. In pratica le stazioni a terra
funzionano da smistamento dei segnali. I messaggi possono essere
sia in fonia sia telex.
Alla gestione del sistema Inmarsat collaborano 55 Paesi (l'Italia
è rappresentata dalla Telecom Italia che gestisce la stazione del
Fucino) che hanno realizzato la rete di stazioni a terra e contribuito
allo sviluppo dei cosiddetti sistemi Standard che costituiscono
la base delle attuali comunicazioni marittime. Esistono oggi quattro
sistemi Standard che individuano altrettanti apparecchi con differenti
prestazioni.
Lo Standard A, il primo a entrare in commercio, anche per le dimensioni
e il peso dell'antenna (è alta più di un metro, richiede un radome,
un involucro protettivo molto ingombrante, e pesa circa 100 kg)
viene generalmente usato su navi anche se è stato installato a bordo
di imbarcazioni da regata impegnate per esempio nei giro del mondo
in equipaggio. Può trasmettere in tempo reale in voce, fax e telex.
Lo Standard C, più leggero e di dimensioni contenute (pesa circa
7 kg e l'antenna è alta solo 30 cm) può trasmettere solo via telex
e i messaggi non sono inviati in tempo reale al destinatario ma
vengono compressi e poi ritrasmessi dalle stazioni a terra. Nel
caso dell'Italia quella del Fucino.
Lo Standard M è ancora più leggero del C - solo 3 kg - e può ricevere
in voce, fax e telex e la trasmissione dei dati è in tempo reale.
Infine, lo Standard B, versione digitale dell'A ma con prestazioni
migliorate e volumi ridottissimi.
Emergenze in mare
Oltre agli Standard, che in tutte le versioni sono in grado di inviare
messaggi di sicurezza e di allarme, in mare vengono utilizzate altre
apparecchiature d'emergenza.
Argos è un apparecchio trasmittente di segnalazione satellitare
che trasmette in maniera automatica consentendo agli organizzatori
di conoscere sempre la posizione del concorrente.
Epirb, sigla dell'Emergency position indicating bacon, è un apparecchio
trasmittente, alimentato a batteria, che si trova a bordo della
barca e viene azionato in caso d'emergenza. I segnali trasmessi,
raccolti dai satelliti, vengono inviati al Sarsat che può localizzare
l'imbarcazione in difficoltà.
Sarsat, sigla del Search and rescue satellite aided tracking, è
un sistema di localizzazione mediante il rilevamento da parte dei
satelliti dei segnali che provengono da una barca in difficoltà.
La posizione, una volta rilevata viene trasmessa al Cosap, organizzazione
umanitaria internazionale di soccorso.
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