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Light Architecture

Il libro "Light Architecture" dell'arch. Gianni Ranaulo contribuisce a dare concretezza a una nuova idea di città contemporanea, i cui strumenti possono essere l'elettronica e i sistemi informativi. Oggi si può combinare, in maniera una volta impensata, il reale e il virtuale. Si tratta, come questo libro mostra, dell'avanzamento di sistemi di proiezione quasi dentro la stessa pelle dell'edificio che consentono di intervenire con una sorta di nuovo illusionismo mediatico.

In sintesi, questo libro e il molto materiale illustrativo che lo accompagna coglie tre aspetti:

  • non esiste differenza qualitativa nei mezzi che l'architettura adopera. Invece di lavorare a un costosissimo restyling di un vecchio landmark urbano come un grattacielo, possiamo lanciargli attorno getti d'acqua nebulizzata sui quali proiettare immagini. Si riqualifica un contesto, lo si attiva a costi bassi e si apre un nuovo spazio informativo .
  • non esiste più differenza tra comunicazione di primo livello (l'architettura stessa che si trasforma in oggetto di informazione) e comunicazione di secondo livello (e cioè sistemi informativi visualizzati su schermi che sono "aggiunti" all'edificio). L'edificio nel suo insieme tende a diventare vettore comunicativo e oggetto architettonico ad un tempo. Contro la nuova versione iconografica e puramente epidermica.
  • infine, non esiste differenza tra progettare in centro o in periferia.

Infatti, i sistemi informativi e proiettivi che questo libro propone indicano soluzioni praticabili che riguardano tanto i buchi neri delle aree derelitte e abbandonate quanto i nodi nevralgici dei centri antichi o addirittura dei siti archeologici.