Le autostrade che verranno
di Amedeo Gianfrotta
Nel lontano 1924, in Italia, si inaugura la prima autostrada del
mondo: la A8.
Oggi, la rete autostradale italiana ha raggiunto un'estensione di
6.465 chilometri, l'87% dei quali a pedaggio. Ventisette sono le
Società concessionarie che ne gestiscono 5.571 chilometri,
mentre i restanti 894 chilometri sono gestiti dall'ANAS.
Nata come rete "separata" dai centri urbani, essa si è
progressivamente
collegata alle tangenziali delle grandi aree metropolitane, raccordandosi
ad esse in un "continuum" che tende sempre più
ad abbattere ogni residua distinzione tra "città"
e "campagna", tra aree urbanizzate e zone rurali.
Questo processo ha portato ad uno sconvolgimento nei tradizionali
assetti territoriali che ha rotto il secolare isolamento di alcune
zone, ma ha creato al contempo ulteriori problemi di mobilità
alle aree metropolitane, già penalizzate dal ritardato adeguamento
viario.
L'impiego delle "strade intelligenti" può venire
in soccorso della congestione urbana, l'applicazione della telematica
potrà infatti permettere una più adeguata integrazione
tra rete extraurbana e rete metropolitana.
La rivoluzione tecnologica di questi ultimi anni, per la prima volta,
renderà compatibili tra foro esigenze opposte, e cioè
la libertà degli utenti di spostarsi secondo i propri bisogni,
e la necessità di governare i flussi di traffico per assicurare
condizioni adeguate di sicurezza, comfort e fluidità.
L'autostrada diverrà, quindi, qualcosa di assai diverso da
una semplice pista per automobili ed autocarri: rappresenterà
il complemento del veicolo in grado di comunicare con la realtà
circostante e di affiancarsi o sostituirsi al conducente nello svolgimento
delle funzioni di guida.
Autostrade "intelligenti" e "veicoli intelligenti"
renderanno ben presto possibile il raggiungimento di un obiettivo,
il trasporto intelligente, che ancora pochi anni fa appariva come
una utopia fantascientifica.
La rete viaria autostradale non sarà più esclusivamente
una rete "fisica" ma evolverà progressivamente
in rete interattiva, in spazio virtuale di interconnessione con
le altre reti che scorrono parallele (da quella delle telecomunicazioni
a quella informatica). Il nastro d'asfalto fisicamente percorso
ogni giorno da milioni di veicoli sarà completamente immerso
in un sistema tecnologicamente avanzato diventando incrocio di sofisticati
sistemi ottici, acustici, Internet, telefonia mobile, pannelli computerizzati,
onde radio, fibre ottiche e quant'altro possa essere utile a rendere
confortevole e sicuro ogni nostro spostamento.
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