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Assicurazioni online: un mercato promettente

Alessandro Turra, Marketing Manager di Royal Insurance e Alessandro Santoliquido, amministratore Delegato di Lloyd 1885 spiegano i motivi per cui vale la pena di assicurarsi online

In Italia, nel solo 2000 sono state immatricolate ben 2.347.686 nuove autovetture e tenuto conto che l'assicurazione dell'auto è obbligatoria, le potenzialità di questo mercato appaiono molto promettenti.

Nate sul finire del 1997, le assicurazioni vendute attraverso canali diretti, prima per telefono e poi anche attraverso Internet crescono, mediamente, del 70 per cento l'anno. Gran parte di questa crescita sta nel significativo sviluppo del canale Internet: 1.600.000 visite l'anno ai siti, 1.300.000 telefonate e 82.000 polizze vendute sono i dati medi di questo fenomeno che nonostante questa crescita esponenziale rappresenta solo l'1.5 per cento del totale. Le compagnie di direct insurance si propongono come strumento completo e modulare, in grado di coprire tutte le esigenze dei netsurfer offrendo loro la massima possibilità di interazione. Non solo un sito web, quindi, ma un vero e proprio ufficio virtuale. Il navigatore può, infatti, calcolare il suo preventivo online, ricevere consulenze, denunciare un sinistro ed eventualmente acquistare una polizza.

Se in Italia, il fenomeno delle assicurazioni online è recente, all'estero è una pratica consolidata. Le Compagnie di Paesi Esteri (inglesi in testa) hanno realizzato in anticipo, rispetto a quelle italiane, canali distributivi diretti. A che punto è l'Italia in questa rincorsa?

Secondo Alessandro Turra, Marketing Manager di Royal Insurance, "Il Web rappresenta la naturale evoluzione del canale telefonico. Noi siamo una compagnia che utilizza solo il canale di contatto diretto con il pubblico, cioè il telefono, affiancato, dal 1999, dal Web. Il Web e' un canale aggiuntivo per agevolare il rapporto tra la Royal Insurance e i suoi clienti". E aggiunge: "Anche se l'Italia non e' particolarmente avanti nell'utilizzazione delle future evoluzioni delle tecnologie per sviluppare nuovi canali di mercato. Noi, viceversa, come compagnia, possiamo considerarci come l'avanguardia su questa tipologia di vendita di prodotti finanziari". D'altra parte, secondo Alessandro Santoliquido, amministratore Delegato di Lloyd 1885, "il presupposto per una compagnia assicurativa diretta è la rivalizzazione dei prezzi. Le compagnie assicurative dirette offrono dei prezzi interessanti per una certa fascia di clientela, non per tutti, e quindi hanno la necessita' di avere prezzi differenziati".

Assicurarsi online può essere un modo di risparmiare. Il motivo? Secondo Turra, "le compagnie come la nostra, che sono compagnie dirette, non hanno agenti o intermediari, quindi non hanno provvigioni da pagare, e di conseguenza hanno meno costi". Ma non è facile convincere l'utente medio ad utilizzare le assicurazioni online. Non tanto per una questione di sfiducia, quanto di pigrizia. Spiega Santoliquido: "Noi stiamo pensando a come fornire l'assicurazione in maniera diversa rispetto al passato, e quindi, quello che offriamo come vantaggi sono, da una parte, un prezzo senz'altro competitivo per le fasce di clienti alle quali siamo interessati, e dall'altra un livello di servizio e di comodità molto maggiore rispetto alle assicurazioni tradizionali. Il problema dell'educazione del cliente assicurativo è molto importante, perché oggi, specie in Italia, il discorso dell'assicurazione è vissuto in maniera molto passiva, e a fronte di premi assicurativi che sono in continua crescita, la maggior parte dei clienti non si guarda attorno nel momento in cui la polizza scade per cercare eventuali alternative migliori di prezzo e di servizio". Un problema è quello della differenziazione delle polizze, a seconda del territorio. Ma secondo Turra è risolvibile: "Questa è un'altra questione, ed è legata alla logica commerciale con cui lavorano le compagnie dirette. Le compagnie dirette fanno polizze personalizzate, cioè che il cliente paga per il tipo di rischio che rappresenta. Di conseguenza, chi vive in un piccolo centro in cui ci sono meno rischi, paga meno di chi vive in una grande città. Un secondo elemento è legato alle infrastrutture, molto importanti soprattutto per quanto riguarda la gestione dei sinistri. Poiché per noi è molto importante che tutti i clienti in tutta Italia abbiano lo stesso tipo di servizio, abbiamo deciso di essere presenti solo nelle provincie dove le strutture locali ci permettono di rendere servizi di alto livello".