Gli Incubatori di Impresa
Gli incubatori d'impresa hanno avuto un ruolo centrale
nell'esplosivo sviluppo delle società Internet. Nella fase
crescente del Web queste società spuntavano come funghi (negli
Stati Uniti sono passate da 42 nel 1999 a 214 nel giugno 2000) e
ricercavano freneticamente opportunità di investimento nelle
imprese del mondo delle nuove tecnologie, allo scopo di investire le
ingenti somme che, nel pieno dell'entusiasmo dei mercati, riuscivano
ad ottenere con grande facilità. I successi iniziali dei
collocamenti in Borsa e la rapida ascesa dei loro leader, divenuti
dei simboli della ricchezza causata dalla nuova economia, hanno
fatto balzare le loro quotazioni: CMGI,
uno dei principali incubatori, che ha condotto fino al collocamento
a Wall Street società come Yahoo!,
il portale più visitato al mondo, oppure motori di ricerca come Altavista
o Lycos,
capitalizzava, nel momento di massimo splendore della net economy,
42,7 miliardi di dollari, rispetto ad un valore attuale di poco più
di un miliardo. Lo scoppio della bolla speculativa, dovuta anche
alla eccessiva facilità con cui questi fondi elargivano i capitali
a loro disposizione, ha portato ad un loro drastico
ridimensionamento, che ha coinvolto inesorabilmente i titoli del
settore, a cui gli stessi incubatori erano legati.
Un esempio di collaborazione tra il mondo universitario e quello
delle aziende è rappresentato dall'acceleratore d'impresa creato
dal Politecnico
di Milano, su iniziativa del Consorzio Politecnico Innovazione,
sostenuto da Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Comune di
Milano, oltre a Camere di commercio ed altri enti scientifici. La
sua missione è quella di trasferire al sistema industriale ed in
particolare alle piccole e medie imprese, che sono il tessuto
connettivo del nostro sistema economico, le competenze tecnico-
scientifiche e i risultati innovativi sviluppati nell'ambito delle
ricerche condotte dall'ateneo milanese. L'acceleratore di impresa
fornisce assistenza allo start-up di imprese che operano nel settore
dell'alta tecnologia, servizi avanzati alle imprese che intendono
innovare i propri prodotti e i processi gestionali, oltre a spazi
attrezzate per le attività operative delle imprese incubate. Le
aziende che attualmente accedono ai servizi dell'acceleratore
d'impresa sono 8, ma diventeranno 11 a partire dall'inizio del
prossimo anno.
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