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DollyDesign, talento italiano

La figura dell'artista nell'era di Internet sta cambiando. E' indubbiamente cambiato il modo di comunicare, sono cambiati codici e linguaggi, ma soprattutto ha subito una forte trasformazione l'artista contemporaneo, inteso sempre più come vero e proprio autore cross-mediale, che padroneggia perfettamente le nuove tecnologie e si serve di più media per esprimere la propria creatività. Ne parliamo attraverso l'esperienza di alcuni tra i designer del web di maggior talento nell'ambito italiano, ovvero il gruppo DollyDesign, fondato con Andrea Toniolo e Fabio Migliaccio, da Antonio Moro che ci spiega il senso delle loro iniziative

Un'iniziativa come DollyDesign, che si articola a più livelli sia online che offline, quanto può contribuire a modificare il panorama nazionale?

DollyDesign opera online attraverso un sito Internet seguito un po' da tutti quelli che vogliono avvicinarsi al mondo del web design. Offriamo vari servizi, fondamentalmente per consentire a web designer o a tutti coloro siano interessanti, di fare networking, cioè scambiarsi idee, ispirazioni attraverso una mailing list, forum e quant'altro il Web possa offrire.

Quanti web designer frequentano il vostro sito?

Non sappiamo il numero preciso, però direi dai 500 ai 1000 designer alla settimana.

Sono tanti, quindi vuol dire che esiste una forte comunità italiana di web designer.

Assolutamente! Tra l'altro DollyDesign, non avendo grandi fondi e grande visibilità, non è certo tra i più visitati, ma è una piccola élite, una versione underground di altri grandi siti.

Invece, la parte offline come funziona?

"OfflineDolly" opera in vari modi: sia attraverso la presenza ai vari congressi e fiere, sia organizzando un convegno proprio, PixelDNA, dove si confronta il migliore design italiano di Internet davanti al grande pubblico.

Come si può definire il web designer?

Il web design, rispetto alle altre forme artistiche, è da un certo punto di vista molto legato alla parte tecnica. Un web designer è sia un'artista, un grafico e un creativo, ma anche un programmatore, un "problem solver" della tecnologia. È un autore cross mediatico per cui è molto interessante sia scambiarsi idee per andare a risolvere tutti gli aspetti da un punto di vista tecnologico, sia scambiarsi idee per andare a trovare nuove ispirazioni o comunque andare a capire quali sono i nuovi stili che stanno emergendo.

Quali sono altri siti interessanti nel panorama del web design italiano?

Negli ultimi anni, anche grazie a Dolly si è sentita di più la necessità di consentire al design, o in generale a chi lavora in Rete, di avere scambi di informazioni. A tal proposito sono nati molti altri siti tutti quanti autogestiti e prodotti anche molto artigianalmente, ma che però consentono alla scena generale italiana di aumentare il livello.

C'è molta collaborazione tra web designer?

Sicuramente c'è una grossa forma di collaborazione che deriva dallo spirito stesso di Internet. È vero anche che ormai il web design in Italia non è più così giovane, sono già tre o quattro anni che ci sono professionisti in giro, sono nati studi, sono nate grosse organizzazioni anche grazie a finanziamenti legati alla new economy.

DollyDesign
Antonio Moro
PixelDNA