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X-Lab, la fabbrica del virtualeTra le possibili applicazioni del motion capture, X-Lab ha scelto di realizzare Sandy Free, una presentatrice virtuale per il portale Interfree. Andrea Brogi, architetto e socio fondatore di X-Lab, ci svela i "trucchi" del mestiere Quali sono le tecnologie necessarie per poter creare un presentatore virtuale? Per il nostro personaggio virtuale, usiamo un software di modellazione solida per disegnare il modello, che viene successivamente rivestito con immagini bitmap per creare l'aspetto estetico, dopodiché si collega mediante un software apposito ad un sistema di motion capture per animarlo. Il personaggio quindi viene comandato dalla persona che indossa tutti gli elettrodi. Esistono poi altre tecniche prettamente informatiche che prevedono, ad esempio, l'utilizzo per l'animazione facciale della lettura di testi scritti: in pratica, il testo viene trasformato in voce mediante un software; la voce, a sua volta, viene analizzata da un programma che, di conseguenza, crea tutte le espressioni del viso e riproduce il labiale. Esattamente come funziona questa tecnologia? Utilizziamo due computer: uno è collegato ai vari sistemi di motion capture, che abbiamo assemblato acquistando hardware in varie parti del mondo tipo (la tuta viene da Los Angeles, i guanti per le mani vengono dal Sud Africa, la telecamera viene dalla Germania). Tutti i dati che vengono catturati da questi sistemi di rilevamento vengono elaborati in tempo reale da un computer connesso in rete con una seconda stazione che, invece, elabora il personaggio 3D e lo anima interpretando i dati che arrivano dal sistema di motion capture. Quali sono le potenzialità? Siamo veramente agli inizi, ma le potenzialità sono numerose. Adesso stanno andando molto i presentatori virtuali, ma si può utilizzare in teatro per le rappresentazioni teatrali, dal vivo in manifestazioni ed eventi, oppure si può utilizzare nelle produzioni filmiche per il cinema di animazione. Quali sono i limiti? Grossi limiti non ci sono, perché dipende molto dalle capacità di colui che realizza il personaggio o l'oggetto: in effetti, ora stanno andando i personaggi reali, ma è possibile realizzare un'infinità di personaggi immaginari. Il personaggio va continuamente affinato e aggiornato con le ultime novità tecnologiche? Naturalmente. Siamo in un primo stadio in cui funziona tutto ed mi sembra già un grosso passo avanti. Ora stiamo cercando di affinare il meccanismo, utilizzando una telecamera per rilevare i movimenti del viso e affinando il software in maniera da potere catturare meglio i movimenti dell'attore che realizza il personaggio. Sono creature che per il momento sono prettamente legate al Web e ancora non hanno sfondato in televisione, ad esempio. Penso che non abbiano sfondato perché fino ad ora i costi per realizzare un oggetto del genere sono stati molto elevati (dai 600 milioni in su circa). Ad esempio, il personaggio virtuale Ananova è stato venduto per 300 miliardi: in quel caso, hanno venduto la tecnologia per trasformare le notizie testuali in notizie raccontate dal personaggio digitale. Al di la del fare eventi di comunicazione che cosa pensate di fare con Sandy? Ci sono in fase di studio dei progetti per il Web perché anche quello è uno spazio che gli sta congeniale. In questa prima fase abbiamo sviluppato un personaggio, abbiamo sviluppato la tecnologia: da qui contiamo di creare un'infinità di personaggi e di situazioni. |
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