Clonazione umana: il web è territorio di
conquista
Uomini o animali, in Rete veri e
propri supermarket della genetica. E Greenpeace.org rilancia
l'allarme
a cura di Adriano Albano
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Una distrazione, o un via libera alla clonazione umana? L'assenso,
da parte dell'ente europeo
brevetti, a un progetto di clonazione umana
riapre il caso della manipolazione genetica. In Rete, questo caso, non
è stato mai un caso chiuso.
Perché in rete non è vietato promuovere la clonazione. Qualche
mese fa vi abbiamo mostrato il sito della setta dei Raeliti, ovvero
clonaid.com, dove addirittura si può prenotare la propria clonazione.
Sul sito Web di Humancloning,
un'associazione che sostiene apertamente la clonazione, troviamo tra
le varie testimonianze a favore di questa tecnica genetica, quella di
una donna che chiede che le venga clonato un rene, dal momento che ha
subito già due trapianti seguiti da rigetto.
Ma se la clonazione umana appare tanto difficile quanto
controversa, quella animale è giunta già alla sua fase commerciale.
Il sito Internet di Perpetuate
propone anche ai
padroni di animali di clonare il proprio piccolo compagno.
A combattere ogni forma di clonazione e di manipolazione genetica
è da anni Greenpeace
presenta alcune pagine
elettroniche che forniscono informazioni e schede tecniche sulla
manipolazione genetica nel campo della flora e della fauna.
In
Italia a vigilare sulle manipolazioni genetiche c'è il comitato
nazionale di bioetica. Nelle pagine del sito e' possibile leggere
l'organigramma del comitato. In una scheda, poi, vengono spiegati
obiettivi e poteri di questo organismo scientifico.
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