Tema del 17 dicembre 1999
La battaglia di Bill Gates
Microsoft contro tutti
Analizzare le recenti vicende giudiziarie che
hanno coinvolto la società di Redmond vuol dire ripercorrere la
storia della rivoluzione digitale che ha cambiato la vita
quotidiana di milioni di persone.
di Antonio Leonardi, Michele Alberico, Elena Capparelli
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Diciassette
miglia a nordest di Seattle, nel bel mezzo di una foresta di abeti tra
le montagne di Cascade e Olympic, c'è una cittadina chiamata Redmond.
A Redmond vivono circa 43.000 persone, una delle quali controlla un
impero che tocca i cinque continenti. Quest'uomo, uno studente della
provincia di Seattle, è il fondatore di una piccola azienda di
software che in breve tempo ha acquisito un dominio incontrastato nel
mondo dell'informatica e che lo ha reso, nel giro di un trentennio,
uno degli uomini più potenti e temuti del pianeta. Il suo nome è
William H. Gates III, detto Bill. Oggi più che mai quest'uomo è
sotto accusa. Il 5 novembre 1999 infatti il giudice federale americano
Thomas Penfield Jackson ha emesso un "finding
of facts", cioè una sorta di sentenza preliminare che in 207
pagine accusa la Microsoft
di aver reiteratamente violato le leggi sull'antitrust.
Per la prima volta nella sua storia sembra che l'impero Microsoft
sia davvero in pericolo. Bill Gates è un palloncino che sta per
scoppiare? Quello che è certo è che dagli inizi la Microsoft ne ha
fatta di strada. Ripercorrendo infatti le tappe principali della
fortuna di questa azienda si rimane davvero stupefatti. Il primo gennaio 1975 la rivista Popular Electronics pubblica un
articolo sul minicomputer Altair 8800 della Mits (Micro
Instrumentation and Telemetry Systems). Bill Gates e Paul Allen hanno
un'ispirazione e iniziano a sviluppare un software di programmazione
dedicato a questo computer. Non si parla ancora di Microsoft, il cui
nome sarà introdotto alla fine di quell'anno, ma i due stringono un
accordo con la Mits. L'anno si chiude con 16 mila dollari di fatturato
e il successo per tre impiegati: gli stessi Gates e Allen più Ric
Weiland. Nel 1978 le entrate superano la barriera del milione di
dollari.
Ma il primo vero salto arriva tra il 1980 e il 1981 quando
Microsoft stringe una accordo con la Ibm
per la fornitura del sistema operativo per il nuovo personal computer.
È il 12 agosto 1981 e nasce ufficialmente l'Ms-Dos 1.0.L'azienda si
espande velocemente. Nel settembre 1985 Gates annuncia l'apertura del
primo stabilimento fuori dagli Usa, in Irlanda.
Poco più di due mesi
dopo inizia la distribuzione di Windows. Nell'ottobre 1987 arriva
Excel e due anni più tardi, nel 1989, esordiscono i Cd-Rom di Office,
un pacchetto che include diversi programmi tra cui il famoso software
per videoscrittura Word. Nel 1990 il fatturato supera il miliardo di dollari. Ma l'anno della
vera svolta è il 1995. Il 24 agosto inizia la vendita di Windows 95.
Un successo clamoroso: in meno di due mesi ne vengono vendute oltre 7
milioni di copie. Ma soprattutto Bill Gates scopre il Web e decide di
orientare tutta la strategia della società verso la grande rete del
futuro.
Gates non si ferma certo al software. I suoi interessi spaziano ormai
in tutti i settori della nascente economia digitale. Fonda giornali
elettronici come Slate
e MsNbc,
assieme alla famosa rete televisiva Nbc.
Crea siti di commercio elettronico come Expedia
(viaggi) e CarPoint
(automobili). Fonda Corbis,
primo archivio di fotografie digitali al mondo, investe nella Tv via
cavo con Comcast.
Fonda addirittura una società, Teledesic,
che progetta di lanciare più di 300 satelliti per telecomunicazioni e
acquisisce WebTv, per la diffusione di Internet attraverso il
televisore.
Nel frattempo i fatturati di Microsoft sono alle stelle. La società
chiude l'anno fiscale 1998 con 17,2 miliardi di dollari di fatturato,
i profitti sfiorano i 7 miliardi e gli impiegati sono oltre 27 mila
sparsi in oltre 60 paesi in tutto il mondo.
Quali sono le ragioni di questo successo? Un grande fiuto per gli
affari o un insieme di occasioni fortuite? Le spiegazioni possibili
sono diverse. Il trampolino di lancio di Gates sono stati i sistemi
operativi. I programmi di base che informano il computer di quali
sono le risorse a sua disposizione, permettono alle sue diverse parti
di dialogare e lo 'mettono in contattò con l'utente. Windows 95 è il
sistema operativo più diffuso al mondo ma non di certo l'unico e, a
parere di alcuni, forse neanche il migliore.
Nel suo libro "Il rapporto Microsoft" la giornalista
Wendy Goldman Roth accusa Microsoft di aver ottenuto il dominio sul
mercato adottando politiche aggressive nei confronti della concorrenza
e addirittura comportamenti ai limiti del lecito. E ora anche la
"sentenza Jackson" afferma che Microsoft ha abusato della
sua posizione di dominio per danneggiare la concorrenza e i
consumatori.
C'è stato in realtà un altro momento nel quale sembrava che la
Microsoft fosse sul punto di crollare, e cioè l'avvento di Internet
che inizialmente l'azienda di Redmond aveva preso sotto gamba. La
Microsoft mirava a creare una rete privata fatta solo di utenti di
Windows 95, il Microsoft network, rete attraverso la quale fornire una
serie di servizi.
È il 1996 quando inizia la guerra dei browser, ovvero dei software
di navigazione. La guerra dei browser è stata la causa scatenante di
una lunga vicenda processuale tra l'azienda di Gates e il dipartimento
di giustizia statunitense, guerra che, però, era cominciata già
molti anni prima.
La recente sentenza del giudice Jackson, pur stabilendo alcuni
fatti, lascia aperte però molte possibilità. Cosa succederà ora? La
Microsoft verrà scorporata in diverse società come avvenne nei due
illustri precedenti della Standard Oil all'inizio del secolo e della
At&t nel 1984? Oppure il colosso farà, per così dire, un passo
indietro fornendo ai concorrenti gli strumenti per sviluppare i loro
prodotti? O cos'altro ancora?
Sicuramente non finirà qui la storia di Bill Gates, un uomo che in
meno di trent'anni ha costruito dal nulla un impero planetario ed è
diventato l'uomo più ricco del mondo. Alcune testimonianze affermano
che questa espansione è avvenuta grazie a mezzi e sistemi non sempre
del tutto corretti e mentre altre invece sostengono che tale
diffusione non è altro che il frutto dell'essere i migliori sul
mercato. Ora dopo varie vicende giudiziarie e un anno di udienze, il
giudice americano Thomas Jackson ha emesso una sentenza preliminare
che sembra dare ragione ai critici di Gates. Ma la saga Microsoft è
ancora lontana dalla sua fine.
Quando la Microsoft venne fondata, nel 1975, i computer erano ancora
oggetti un po' misteriosi, utilizzati da poche persone, soprattutto
scienziati e ricercatori. Oggi le nuove tecnologie, i computer,
Internet, stanno ridisegnando il mondo. Stanno cambiando l'economia,
l'informazione, l'entertainment e influenzano il nostro modo di
lavorare, di divertirci, di imparare. Che lo si ami o lo si odi, non
c'è dubbio che Bill Gates e la sua società sono stati, sono e
probabilmente saranno ancora per molto tempo, tra i protagonisti di
questa rivoluzione.
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