Tema 22 giugno 1999
Millennium Bug: la Sanità
di Michele Alberico e Elena Capparelli
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La fatidica data del Millennium Bug si sta
incredibilmente avvicinando e le notizie, i dati, le statistiche, le previsioni
catastrofiche si moltiplicano, generando spesso, oltre a un certo allarmismo, anche una
notevole confusione. Il 29 aprile scorso, il Washington Post mandava in Rete una notizia
dal titolo assai indicativo: "A lot of unknowns in health
care for Y2K", ossia "Un mare di incognite nel settore sanità per il
problema Y2K".
Rischio paralisi per le strutture ospedaliere, sia sul piano della gestione
amministrativa, sia su quello delle apparecchiature utilizzate per la cura dei malati.
L'area della strumentazione elettromedicale sembra essere, a pochi mesi di distanza dal
cambio di millennio, una delle aree più soggette a eventuali problemi legati al cambio di
data: strumenti diagnostici per le analisi del sangue e per il monitoraggio dei pazienti,
camere iperbariche, respiratori artificiali, macchine per la risonanza magnetica e per la
tac, pacemaker: sono solo alcune delle strumentazioni utilizzate nel settore sanitario,
che andrebbero verificate.
Una struttura ospedaliera di medie dimensioni
possiede, infatti, circa 7.000 strumenti che hanno microchip emdedded, ovvero incorporati,
alcuni dei quali potrebbero avere sistemi di datazione a sole due cifre e, quindi,
potrebbero andare in crash. E se gli inconvenienti a cui si può andare incontro, a causa
di microchip non aggiornati, possono determinare in alcuni casi, unicamente un'errata
indicazione di data su un referto medico o il crash del sistema prenotazioni di una
struttura ospedaliera, in altri casi si potrebbe verificare la mancata rilevazione di un
allarme oppure la cessazione dell'attività di uno strumento diagnostico importante. In
ogni ospedale, inoltre, vi sono microchip incorporati anche all'interno di strumenti
legati a servizi di uso comune, come gli ascensori, le scale mobili, i generatori di
energia elettrica e gli impianti di riscaldamento.
Sistemi complessi, dunque, come quelli ospedalieri, richiedono
una programmazione adeguata per affrontare preparati il baco del Millennio. Ma cosa
significa, in questo caso, essere pronti? Significa verificare che tutti quegli strumenti
che sono già in dotazione presso le strutture sanitarie siano aggiornati: ma anche che i
nuovi acquisti siano a prova di millennium bug. Su Federal Computer Week
del 25 maggio scorso, è apparso un articolo dal titolo "Y2K readiness for
hundred of medical devices unknown", "Tenuta all'Y2K incerta per centinaia di
strumentazioni mediche ", che fotografa bene la situazione.
L'autore rimanda al sito della celebre Food and Drug Admistration statunitense, dove sono
indicati gli standard che i fornitori di strumentazioni elettromedicali devono rispettare
perché i loro prodotti siano pronti ad affrontare il Millennium Bug.
Le verifiche da compiere in una struttura ospedaliera sono molteplici, considerando
anche che per essere pienamente "compliant" bisogna passare attraverso diversi
livelli.
La Gartner,
autorevolissima società di consulenza nel settore delle tecnologie informatiche e di
telecomunicazione, ha ideato il sistema di classificazione del livello di preparazione al
millennium bug più usato nel mondo: il Compare, Compliance Progress And Readyness.
La scala Compare si snoda su livelli progressivi: più si sale in scala più aumenta
l'affidabilità dellastruttura.
Vediamoli nel dettaglio:
livello 1: l'azienda o l'ente ha compiuto solo le operazioni preliminari di
sensibilizzazione e analisi del problema; livello 2: sono state compiute
un'indagine approfondita del patrimonio informatico e una prima stima dei costi da
sostenere e delle risorse necessarie;
livello 3: i mission-critical system (cioè tutti i settori chiave del sistema
informatico) sono stati individuati, è stato formulato un piano dettagliato d'azione e
sono state assegnate le risorse necessarie a sostenerlo;
livello 4: i settori chiave del sistema informatico sono stati corretti;
livello 5: totale conformità al passaggio del millennio, l'intera dotazione
informatica dell'azienda o dell'ente è stata aggiornata.
Negli Stati Uniti il grado di preparazione della sanità supera a malapena il livello
2. In Italia una ricerca fatta dall'Aipa, l'autorità per
l'informatica nella pubblica amministrazione, indicava che il nostro sistema ospedaliero
staziona, nel migliore dei casi, al livello 1. A marzo di quest'anno l'Assobiomedica che riunisce imprese
operanti nel settore biomedico e diagnostico, ha spedito a tutte le aziende sanitarie
locali e alle sedi ospedaliere, un questionario dettagliato con lo scopo di istituire una
sorta di osservatorio sul livello di preparazione delle strutture sanitarie italiane. Al
questionario è allegata una scheda di responsabilità ed azioni che vuole essere un punto
di riferimento per verificare attività da intraprendere e soluzioni in atto. E' una scheda estremamente
dettagliata che contiene indicazioni su tutti i settori collegati all'attività sanitaria
che in qualche modo il Millennium Bug mette a rischio. Di quei questionari ne è tornato
indietro uno solo su quattrocento inviati.
La situazione nel delicato settore della sanità non è dunque delle più rassicuranti:
ma ci sono molte soluzioni disponibili. Le diverse strutture possono sfruttare le
informazioni e i suggerimenti dell'Assobiomedica oppure rivolgersi al Comitato Anno Duemila per prevenire problemi e
per far fronte ad eventuali emergenze. |
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