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Lottomatica
di Michele Alberico
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Il Lotto, le corse e il calcio sono i tre cardini del gioco dazzardo
italiano con un giro daffari che nel 98 è stato di circa 26.200 miliardi, un
settore che gli esperti danno in piena crescita.
Ma far scommesse in Italia è vietato.
Un privato non può lanciare una lotteria o accettare scommesse su un evento sportivo,
solo lo Stato ha il diritto di far scommettere qualcuno come ci spiega il direttore delle
Relazioni esterne della Sisal Simone Perotti:
"I giochi in Italia sono dello Stato, in quanto sono vietati, salvo legge deroga.Lo
Stato che è lunico proprietario affida i giochi ai delegati, attraverso delle
gare. Vince poi, in genere, chi è capace di offrire allo Stato il costo più basso.
Questa è un po la storia dellEnalotto
che, giunto al termine della sua Convenzione, quella legata al Coni, è stato messo in gara e Sisal lha vinta
allagio più basso. Sisal gestisce lEnalotto al 3,58%, che è lagio più
basso dEuropa per qualunque gioco".
Come si scelgono i giochi è materia in cui lo Stato presta grande attenzione, proprio
perché introdurre nuovi giochi può togliere spazio a quelli pre-esistenti. Questo non è
accaduto nel caso del Superenalotto, che ha tolto solo piccole percentuali di mercato a
giochi che già negli scorsi anni avevano subito una flessione. La grande vittoria del
Superenalotto è stata soprattutto quella di aver portato nuovi giocatori: "Un gioco
di successo - ha detto Perotti - lo fa una grande rete, quindi migliaia di punti vendita
non dedicati, ma aperti al pubblico, dove la gente entra per molti motivi e trova i giochi
a disposizione, giochi con grandi montepremi, che consentono di partecipare al grande
sogno di arricchimento o comunque di vincita anche minima. Infine un ultimo elemento che
determina il successo dei giochi è quello di mantenere basso il costo del
biglietto".
Ma chi garantisce la sicurezza dellintero sistema? E lo Stato stesso che
stabilisce metodi e procedure, tuttavia gli episodi che si sono susseguiti negli ultimi
tempi lasciano aperto qualche dubbio.
Secondo Simone Perotti non cè un problema di sicurezza
nello svolgimento dei giochi: "Anche se i fatti recenti fanno pensare il contrario -
ha detto Perotti -lo svolgimento dei giochi è sicuro perché avviene con tecnologie
avanzatissime e, nel caso Sisal, con sistemi di
sicurezza per cercare di tutelare al massimo i giocatori. Del resto i primi a subire le
conseguenze della scarsa sicurezza saremmo noi gestori e poi lo Stato. E' dunque nel
nostro interesse garantire la sicurezza".
Ma la vera spinta verso lautomatizzazione di certi processi non è avvenuta tanto
per ragioni di sicurezza quanto per le grandi opportunità aperte dalla rivoluzione
telematica.
Giocare una schedina in pochi secondi e demandare le operazioni di spoglio a un
elaboratore centrale ha radicalmente cambiato le abitudini del giocatore italiano.
Tutto quello che consente di giocare in maniera più semplice, vasta e accessibile,
evidentemente, produrrebbe vantaggi per lerario che è il maggiore beneficiario dei
giochi. Bisogna però stare sempre attenti perché nel mondo dei giochi le cose non sono
poi così semplici come potrebbe sembrare: il gioco è una cosa serissima, complessa.
Lintroduzione di un nuovo strumento, di un punto vendita, di una nuova tecnologia,
va non solo studiata in quanto tale, ma anche vista in relazione a tutto ciò che già
esiste nel mondo dei giochi. Introdurre una nuova rete, non solo fisica, come i punti
vendita reali, ma virtuale come Internet, può porre una serie di necessarie accortezze. |
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