Rupert Murdoch, secondo la rivista Forbes, si trova al diciasettesimo posto tra gli uomini più ricchi d'America, di cui è cittadino del 1985. Nasce in Australia 67 anni fa, e dal padre eredita a 21 anni due piccoli quotidiani locali di Adelaide e Brisbane. Da allora l'espansione del suo business non si è più arrestata. La sua capogruppo, News Corporation, opera in 52 paesi e ha un fatturato di 12,8 miliardi di dollari. Controlla 200 testate di carta come il Sun e il Times inglesi e il New York Post. Negli Stati Uniti ha comprato il gigante cinematografico 20th Century Fox (che ha appena prodotto Titanic), e l'editore Harper Collins. Le sue corazzate televisive si chiamano BskyB in Inghilterra e Fox in America. Il suo rivale americano, Ted Turner di Cnn, lo ha addirittura definito "un nuovo Hitler" per la sua espansiva voracità. Proprio nella sua nuova patria, l'America ha incontrato in definitiva i magigori ostacoli, ma quando si è accorto, nei mesi scorsi, che il mercato satellitare non rendeva abbastanza, ha venduto rapidamente la rete Echostar. Di cultura conservatrice e ultraliberista si è trovato in particolare sintonia con il premier inglese Margaret Thatcher, ma non ha avuto problemi nel cambiare cavallo, non appena capito che Tony Blair poteva vincere le elezioni. I suoi giornali hanno appoggiato generosamente il partito laburista, senza dubbio in vista di future ricompense.