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Pubblicità - Navigazione del 28/05/99

Cioccolatini e pubblicità in Rete

di Elena Capparelli

Servizio
Comunicazione pubblicitaria su Internet
di Clelia Pallotta e Rossella Li Vigni


I creativi del mondo dell'advertising cercano, in continuazione, nuovi tipi di messaggi promozionali, adatti ai nuovi media ed in particolare alla Rete. E, così, alcune tra le marche più note di prodotti di largoBaci Perugina consumo sperimentano un modo diverso di fare pubblicità. Il sito dei Baci Perugina per reclamizzare i celebri cioccolatini punta al binomio romanticismo e gola per attirare potenziali clienti.

E' tra questi due poli che deve oscillare il pubblicitario che vuole rendere un buon servizio al prodotto della Perugina. Il target dei Baci che unisce tutti coloro che amano il cioccolato a chi è innamorato o si vuole innamorare è, davvero, potenzialmente infinito. Dalle pagine del sito si può scaricare l'intero filmato dell'ultimo spot televisivo dei Baci firmato dalla agenzia Ata Tonic. Ci sono molti modi per ricordare al pubblico i pregi di un prodotto e la Rete dà spunti per comunicare questi contenuti in modo originale.

T'amabaci, ad esempio, è il nome della recente campagna della Perugina, che sfrutta la fama crescente del noto scacciapensieri sentimental-popolare giapT'amabaciponese: il tamagotchi. Ossessione e amore, attaccamento e ripetitività sono questi gli ingredienti che hanno reso famosi i piccoli esseri virtuali da sfamare e da curare perché non deperiscano, e che si possono regalare al partner. Ed è, forse, partendo dall'idea che il binomio amore-cioccolatini può sfruttare ingredienti simili che i creativi della Perugina hanno creato un piccolo tamagotchi da scaricarsi on line.

Il minuscolo personaggio vuole cure ed affetto, altrimenti potrebbe arrabbiarsi e piantarvi in asso. A differenza dei tamagotchi reali, tuttavia, il "t'amabaci" ama soprattutto i Baci perugina e compare in un mini riquadro sul vostro computer, accompagnandovi mentre lavorate o navigate in Rete. ADfilter

Ancora una volta abbiamo visto come la pubblicità, anche quella in Rete, rispecchi gli stereotipi sociali, anche se deve farlo senza scadere nell'ovvio, altrimenti non colpisce il telespettatore. La sua natura di strumento di persuasione e di condizionamento dell'opinione pubblica è stata più volte criticata e il sito adbuster.com raccoglie molte di queste critiche.
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