Il
1 aprile del 1998 MediaMente
ha annunciato una straordinaria novità: in Rete era finalmente disponibile il nuovo
modello unico semplificato per la dichiarazione dei redditi. Novità ancora più
straordinaria: per sporgere la dichiarazione dei redditi sarebbe bastato compilare il
modulo in Rete.
Peccato che si trattasse di un pesce d'Aprile: sì insomma, uno scherzo che dava per
vera una situazione ancora abbastanza lontana dalla realtà. Tuttavia, questo scherzo è
servito a mettere in luce quante delle potenzialità comunicative e interattive della Rete
potrebbero essere sfruttate dalle istituzioni e, ancora, non vengono utilizzate. Un
deputato, Roberto Villetti, vicepresidente della commissione Bilancio, ha, addirittura,
fatto un'interrogazione
parlamentare basata sulla nostra denuncia, per chiedere come mai certi servizi
telematici non esistono in Italia.
Qualche passo avanti, tuttavia, è stato fatto: oggi nel sito del Ministero delle Finanze si trova il modulo
Unico '99, con tutte le istruzioni necessarie a compilarlo. Non solo, anche se il
comune cittadino non può presentare il modulo direttamente in Rete, da quest'anno esiste
un nuovo servizio per società, enti di dimensione rilevante e speciali categorie di
soggetti che permette la compilazione e l'invio della dichiarazione per via telematica. Il
sito è, tra l'altro, uno dei più aggiornati tra quelli istituzionali con sezioni
dedicate alle agevolazioni fiscali e ai servizi per il cittadino.
Quindi, dei segnali di cambiamento si percepiscono. Qualcosa si sta muovendo e i siti
istituzionali si stanno rinnovando, come si vede anche dalla home page del sito del Ministero dell'Industria del Commercio e
dell'Artigianato, che è costellata di nuovi servizi. Ci sono, poi, siti istituzionali
per cui la possibilità di usare la Rete rappresenta non solo un miglioramento nel
rapporto con il cittadino, ma un cambiamento radicale e strutturale nei servizi offerti e
nel modo di lavorare. Qualcosa del genere è avvenuto per i siti legati alla Camera di
Commercio.
Le Camere di Commercio
sono presenti su Internet, sia come singole istituzioni locali, sia come membri di
organismi rappresentativi nazionali e regionali. A livello nazionale i punti di
riferimento sono due: l'Unioncamere, che
rappresenta le istanze del sistema presso gli organi di Stato, e Infocamere, che è una società consortile preposta
alla fornitura di supporti tecnologici, necessari per il funzionamento del rapporto fra
Camere, cittadini e aziende. A queste due realtà, si affianca in Rete, un altro dominio: "camcom.it", un sito di raccordo fra i siti
camerali presenti in Internet dal 1996. Alessandra Procesi, Capo progetto Internet di
Unioncamere, spiega quali sono i principali servizi offerti dal sito: "Il sito offre
due livelli di informazione, uno di interesse più generale che fornisce previsioni su
lavoro e occupazione - questa parte del sito è stata chiamata Excelsior, Lapin invece la
parte del sito dedicata alla situazione dell'occupazione in Europa - e uno più tecnico
che interessa maggiormente le imprese e gli addetti ai lavori. Penso, ad esempio, alla
rubrica "Servizio di conciliazione", che offre informazioni sulle funzioni
arbitrali delle Camere di Commercio oppure alla rubrica "Registro delle Imprese"
o, ancora, alle pagine del sito dedicate alla modulistica dei diversi settori di attività
del sistema camerale".
L'azienda speciale Promoroma è un'azienda della
Camera di Commercio di Roma che vuole promuovere l'internazionalizzazione delle imprese.
Si aiutano le imprese a partecipare a progetti internazionalii, a scmabiarsi innovazione
tecnologica e a trovare nuovi mercati. Tra i servizi offerti da Promoroma c'è una rete
chiusa in Internet chiamata impresa monitor grazie alla quale si fanno ogni due mesi
analisi congiunturali e rilevazioni di dati sulle aziende di Roma e provincia.Promoroma
offre anche servizi istituzionali, certificati on line, notizie di gare e appalti in
Italia e nel mondo. Infine Promoroma ha costituito "Mario", che è un motore per
le aziende interattivo, una database relazionale, una vetrina nel mondo, dove le aziende
di numerosi paesi, fra i quali Cina,Paesi dell'Est e del Sud America, possono colloquiare
fra loro, scambiarsi prodotti e creare joint venture.di Rossella Li
Vigni
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Nonostante la Rete possa, quindi, sveltire di molto il rapporto dei cittadini con la
burocrazia, in molti casi mancano ancora dati e informazioni che si vorrebbero conoscere.
Il Ministero dell'Interno, ad
esempio, dedica un'intera sezione del suo sito all'osservatorio
permanente sull'attuazione della legge Bassanini. Si tratta delle legge che riguarda
proprio lo sveltimento di alcune procedure burocratiche ed amministrative. Tuttavia molti
dei link cliccabili, in questa sezione, sono ancora vuoti e privi di indicazioni.
Nel sito del Governo, troviamo, poi, un'iniziativa
interessante: una scheda spiega l'attività del governo D'Alema nei suoi primi
mesi di vita. Finalmente qualcuno ci racconta che cosa è stato messo in atto da un
governo: chissà che in futuro non si possa aggiungere anche una sezione interattiva che
dia spazio alle opinioni e alle critiche dei cittadini, sulle iniziative svolte finora.
Insomma, non è facile realizzare un sito istituzionale che metta veramente a frutto tutte
le potenzialità della Rete. E, in parte, questo deriva anche da una scarsa abitudine a
considerare Internet un mezzo di comunicazione e di interazione utile per la
collettività.
Il Ministero degli Esteri, nel marzo
del 1999, ha inaugurato un nuovo sito internet, dopo tre anni di sperimentazione. Il
criterio al quale è ispirato è quello di maggiore trasparenza, in vista di un progetto
più ampio culminato con la riforma globale del Ministero. Nel sito del Ministero si
trovano, anche in lingua inglese, informazioni sul funzionamento degli uffici
ministeriali, notizie sugli italiani all'estero, e c'è la possibilità di contattare le
Ambasciate, attraverso la posta elettronica. Il sito conta più di 5000 pagine realizzate
ad un costo contenuto di 150 milioni. Alla costruzione del sito prendono parte, in modo
corale, esponenti di tutti i settori del Ministero, in un costante lavoro di aggiornamento
e monitoraggio attraverso vere e proprie riunioni di redazione. Gli accessi sono in
crescita, con una media di 800 visitatori al giorno e nel mese di aprile del '99 sono
stati rilevati due milioni di contatti.di Rossella Li Vigni
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Le informazioni sull'attuazione delle leggi, sulle modalità dei concorsi, o le
precisazioni fatte, ad esempio, attraverso le famigerate e spesso oscure circolari
ministeriali, dovrebbero essere tutte rese disponibili in Rete. Un'iniziativa in questa
direzione è costituita, ad esempio, dalla scheda creata dal Ministero della Pubblica
Istruzione sul nuovo concorso per la scuola.
Uno dei problemi legati all'uso
della Rete come strumento di informazione e di partecipazione alla vita dello Stato è,
proprio, di tipo culturale. In effetti, anche se le persone che usano la Rete sono in
grande crescita, per molte c'è ancora una certa resistenza all'uso dei mezzi telematici,
come spiega il Ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer.
"Se si fa un errore di grammatica o di sintassi e se si dice: "Io guardo a
te", invece di dire: "Io guardo te", ovvero se si usa un complemento di termine al posto del
complemento oggetto, si commette un errore. Se invece si dicono strafalcioni in materia
tecnologica, questo non è importante. In Italia non conoscere il secondo principio della
termodinamica non è considerato elemento di incultura. Io, invece, credo che
rappresenti una lacuna che dobbiamo colmare.[...] Oggi nessun professionista è in grado
di svolgere il suo lavoro se non ha dimestichezza col computer. Se non riusciamo a far
capire alla scuola che assieme all'apprendimento della matematica, della letteratura,
delle lingue, della fisica, della chimica, bisogna anche avere dimestichezza con le
tecnologie, noi faremo uscire dalla scuola dei ragazzi mutilati; la scuola quindi deve
essere aperta alle novità".
Abbiamo dunque visto quali sono gli spazi possibili e quelli già esistenti che la Rete
dedica al cittadino e alla comunicazione tra le persone e le istituzioni. In effetti,
Internet è, da questo punto di vista, uno strumento adatto ai tempi: se la burocrazia e i
ritmi di lavoro odierni sembrano togliere tempo e spazio al singolo che si confonde in una
massa di utenti indifferenziata, Internet permette di muoversi in una dimensione diversa.
Attraverso la Rete è possibile disporre di uno spazio virtuale praticamente infinito che
può essere utilizzato per la comunicazione e l'espressione dei singoli. E' proprio questo
il tipo di iniziativa che comincia ad essere messo in atto, ad esempio, con le reti civiche.
Speriamo che, in futuro, questa potenzialità espressiva venga sfruttata ancor di più di
quanto non avvenga oggi. |
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