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Società - Servizio del 06/05/99

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di Tommaso Russo

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di Michele Alberico

Dalle istituzioni al cittadino
di Elelna Capparelli


Recentemente il Presidente della Camera Luciano Violante, ha proposto di usare il sito della Camera per segnalare le presenze e le assenze dei deputati. I cittadini potrebbero, così, capire se la persona per cui hanno votato segue, realmente, i lavori della Camera, a proposito degli argomenti che li riguardano.

Luciano ViolanteLa proposta di Violante, mette in evidenza uno dei modi in cui, strumenti come Internet, possono aumentare la partecipazione democratica del cittadino e la sua possibilità di incidere sull'operato dei politici. Ma, è davvero possibile che la telematica rivoluzioni il nostro rapporto con le istituzioni? Bisogna distinguere tra due tipi di servizi che possono essere offerti al cittadino attraverso l'uso di Internet. Da un lato ci sono servizi di tipo informativo, che facilitano l'accesso ai dati ed ai documenti pubblici legati alle attività del governo e dei ministeri, come leggi, bandi di concorso. Dall'altro ci sono servizi legati alla partecipazione del cittadino alla democrazia, come i servizi che permettono di seguire l'attività del parlamento.

Il problema dell'informazione è vitale per superare gli ostacoli e le lungaggini della burocrazia. Nel sito del Ministero di Grazia e Giustizia ad esempio è stata introdotta una guida che serve al cittadino per orientarsi e per risolvere alcuni dei più elementari e comuni problemi legali. Ma se uno volesse, ad esempio, seguire, in Rete, l'iter di una legge mentre ancora non è stata approvata, che cosa dovrebbe fare?

SenatoUna possibilità è quella che viene offerta dagli archivi informatici del Senato. Questi archivi, sono consultabili in Rete come ci spiega Mauro Fioroni, consigliere parlamentare e responsabile del sito del Senato: "Il servizio telematico consente di seguire tutto l'iter di un disegno di legge. Delle schede riassuntive mostrano tutte le date di approvazione e di discussione. Una parte del sito è dedicata alle leggi approvate che è realizzata in collaborazione con la Camera. In questo modo le leggi approvate appaiono prima su Internet che sulla Gazzetta Ufficiale. I vari gruppi del Senato hanno uno spazio sul sito che gestiscono in maniera autonoma. La posta elettronica consente poi uno scambio di informazioni fra gli elettori e gli eletti. Oltre ad un servizio di aggiornamento informativo automatico, alimentato dai sistemi informatici interni, il sito offre vero e proprio servizio giornalistico che si chiama "Notizie dal Senato"".
Il sito del Senato nasce nel dicembre del 1996, dopo un periodo di sperimentazione. A differenza di altri, il sito del senato ha privilegiato una scelta stilistica sobria ed essenziale, ma non mancano gli elementi innovativi. Il sito infatti è concepito come uno strumento di lavoro concreto per chi ha davvero necessità di accedere all'informazione parlamentare come spiega l'onorevole Nicola Mancino Presidente del Senato: "Il sito produce un effetto straordinari. Gli accessi sono stati infatti monitorati e risultano in graduale aumento: 200.000 contatti di fine dicembre '96, ai ben 5 milioni rilevati nel marzo del '99. Il nostro sito consente un facile approccio alla documentazione che può essere utile a chiunque. In futuro pensiamo di intensificare la nostra attività anche in senso più spettacolare". In parte il sito si sta già Visita al Senato orientando verso una forma di comunicazione più divulgativa: "All'interno del sito c'è una parte dedicata ai ragazzi - spiega Marta Lavarone redattrice del sito - in cui si spiega con parole semplici e disegni animati che cosa succede in Parlamento e in Senato. Un ipotetico senatore romano guida i ragazzi in una visita virtuale del Palazzo. Accanto al linguaggio classico e formale alcune parti utilizzano un linguaggio più divulgativo. Ad esempio nell'elenco delle leggi più consultate chiamiamo i disegni di leggi con un "soprannome", per esempio "il Bassanini", "La mucca pazza", per renderli più individuabili e facili da ritrovare".
di Rossella Li Vigni

I siti del parlamento, come quello del Senato e quello della Camera cominciano, dunque, ad offrire servizi per stimolare la partecipazione del cittadino e la sua attenzione alle attività dei parlamentari. In altri paesi come negli Stati Uniti questa possibilità esiste da anni. L'Italia è destinata a seguire l'esempio americano? L'abbiamo chiesto all'onorevole Furio Colombo:

Furio Colombo"Credo che la vera risposta verrà col tempo, attualmente in Italia abbiamo una situazione relativamente virtuale. Il ritorno dei cittadini c`è, non necessariamente nella stessa direzione, al momento si potrebbe dire si scavano gallerie, tunnel, da una parte verso l'altra e dall'altra verso il centro, ma non vanno necessariamente a ritrovarsi; si direbbe che l'impegno fondamentale nell'uso di Internet è: "lo uso come voglio io e vado dove voglio io". D'altra parte il modo in cui si è sviluppato negli Stati Uniti la partecipazione e la presenza, ci dà delle indicazioni su ciò che accadrà da noi. Nello spazio di tre anni negli Stati Uniti da poche migliaia si è passati a molti milioni di utilizzatori. Non si vede perché la stessa tendenza non debba verificarsi anche da noi".
Oltre alla Rete, tuttavia, anche altri media, come televisione e radio, possono fornire servizi utili alla partecipazione civile del cittadino come ad esempio, il nuovo canale satellitare dedicato ai lavori della Camera. Attraverso il satellite Hot Bird 2  è possibile seguire i lavori dell'Aula di Montecitorio. Chiunque può ricevere il canale gratuitamente, basta un'antenna parabolica puntata sui satelliti Eutelsat a 13 gradi est, e un ricevitore digitale.

Ma cosa c'è dietro questa trasmissione televisiva? Nella sala video della Camera dei Deputati arrivano - e vengono ritrasmessi sia all'interno del palazzo sia verso il satellite - i segnali di tutte le postazioni di ripresa di Montecitorio: l'Aula, ma anche le Commissioni Parlamentari. Una fila di schermi presenta proprio i segnali video che vengono da ciascuna delle 14 aule delle Commissioni permanenti.
Per quello che riguarda l'Aula, la regia televisiva è completamente automatizzata ed è situata in una piccola stanza, la sala di regia, al primo piano del Palazzo da cui si controllano quattro telecamere: una fissa puntata sul banco della Presidenza, e tre mobili, in grado di inquadrare al meglio tutti i banchi dei deputati. Una volta, l'informazione rapida sullo svolgimento delle sedute riguardava solo l'interno della Camera, ed era affidata alle cosiddette 'strisce' stampate, contenenti una prima, veloce trascrizione del lavoro degli stenografi e distribuite nel Palazzo attraverso un bellissimo sistema di posta pneumatica, ancora funzionante. Su queste strisce, e sui resoconti a stampa, lavoravano i giornali, ai quali era fondamentalmente demandata l'immagine 'esterna' dei lavori del palazzo. Poi è arrivata la radio, sia interna (la cosiddetta Radioaula) che esterna, grazie a Radio Radicale e ora anche al canale Gr Parlamento. In questi anni, anche grazie alle trasmissioni della Rai dedicate ai lavori del Parlamento la possibilità di informazione e di partecipazione del cittadino sembrano aumentate. La televisione satellitare rappresenta solo l'ultimo passo. L'ultimo? Forse no: accanto al satellite c'è infatti già oggi anche Internet, che trasmette in diretta - anche se con qualità molto più bassa - lo stesso audio e video delle sedute che sono confezionate nelle stanze di regia.Radio Radicale on line

Abbiamo visto dunque che il canale satellitare parlamentare svolge una funzione di documentazione sulle attività della Camera. Tra i pionieri di questa attività c'è stata un'emittente radiofonica: la radio del partito radicale, RadioRadicale. Oggi Radio Radicale ha un suo sito dal quale è possibile vedere e ascoltare le sedute della Camera in formato Real Video.

La Rete e le nuove tecnologie dunque possono essere utilizzate per migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadino.
Ma ci sono anche dei rischi legati alle nuove tecnologie, dal punto di vista della partecipazione democratica e del peso dei cittadini nella vita politica? L'abbiamo chiesto al Presidente della Camera Luciano Violante: "Naturalmente come tutte le grandi innovazioni tecnologiche, la tecnologia va governata. Ciò non vuol dire mettere barriere, o lacci e così via. Bisogna fare un costante bilanciamento di diritti. La riservatezza è un diritto di fondo e quindi non va offesa; la comunicazione è un altro diritto e quindi il rapporto tra diritto e comunicazione è oggetto di uno degli aspetti del governo della tecnologia telematica. Non ne farei un mito, non lo metterei sull'altare, lo considererei uno strumento che ci serve e che deve essere utilizzato al servizio dei valori e dei grandi interessi. Non bisogna piegare i valori e gli interessi alla tecnica, bisogna invece piegare la tecnica ai valori e agli interessi".

Ministero di Grazia e GiustiziaEffettivamente le potenzialità della Rete e delle nuove tecnologie per migliorare il rapporto con le istituzioni dei cittadini sembrano moltissime. Eppure, in Italia, si sta cominciando a conoscerle ed a metterle in pratica solo ora. Questa situazione di parziale ritardo rispetto a paesi come gli Stati Uniti, può essere, tuttavia, sfruttata in maniera favorevole. Le esperienze maturate altrove possono essere messe a frutto in Italia e possono servire ad evitare errori e sopravvalutazioni del ruolo delle tecnologie. In fondo, non si tratta solo di invitare il cittadino a partecipare, ma anche di fornirgli degli strumenti che siano il più possibile semplici e diretti nel rapporto con le Istituzioni.

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