Il desiderio di volare è antico quanto il mondo e dai progetti di Leonardo fino ai
giochi di simulazione di volo, gli uomini hanno sempre cercato soluzioni nuove per
ingaggiare uneterna sfida con il cielo. Ma come possiamo avvicinarci al volo, da
profani? Il modo più semplice, offerto dalle nuove tecnologie, è attraverso il computer:
nel 1979 il programmatore Bruce Artwick inventò il primo Flight Simulator e da quel
momento linteresse per le ali virtuali è diventato un fenomeno di massa.
Nel centro di addestramento personale
navigante Alitalia i piloti imparano a conoscere il
funzionamento dei nuovi tipi di aereo grazie al computer, che permette di simulare ogni
fase di volo. I simulatori possono essere utilizzati 24 ore su 24, tutti i giorni
dellanno, e sono messi a disposizione delle persone con due programmi specifici; il
primo, per coloro che hanno paura di volare, ha un orientamento didattico e terapeutico;
il secondo, unico esempio al mondo, è proprio quello dedicato ai piloti virtuali che
hanno loccasione di sperimentare uno strumento sofisticato con la guida di
comandanti istruttori. Il comandante dellAlitalia
Francesco Costantino, ci spiega come avviene laddestramento:
Cè una fase iniziale di addestramento teorico con un corso base, poi fasi
intermedie in cui gli allievi piloti si addestrano sui simulatori e infine la fase finale
di addestramento sugli aerei. Nel centro di addestramento ci si occupa dellattività
didattica e della parte dei simulatori: abbiamo tutte le macchine che riproducono gli
aerei di linea della compagnia, quindi, lMd80, lairbus321, lMd11 e il
747. Anche i piloti virtuali partecipano ai corsi con grande interesse per il volo e, dal
computer di casa, dove usano programmi tipo flight simulator, si cimentano poi con i
simulatori utilizzati dai veri piloti. Anche per i piloti virtuali cè un
addestramento teorico e pratico ai simualtori con cinque lezioni: quattro di addestramento
e un esame finale con il quale si ottiene un brevetto solo per divertimento, quindi non
bisogna confondere questa attività con quella di linea perché nel caso dei piloti
virtuali laddestramento è fatto in maniera leggera e non approfondita.
La passione per il volo non è
quindi appannaggio dei soli professionisti; intorno al volo virtuale si sono create
organizzazioni alle quali aderiscono persone di tutte le età che trovano il tempo e
loccasione di incontrarsi, magari attraverso Internet, e di volare da casa, oppure
in luoghi dove vengono allestite postazioni per veri e propri voli di gruppo. Fra queste
associazioni siamo andati a visitare quella dei Piloti
Virtuali Italiani.
La cabina di pilotaggio virtuale è molto
simile a quelle degli aerei. Cè una sola differenza: qui si vola stando seduti
davanti a uno schermo. La strumentazione di volo riproduce esattamente quella di un vero
aereo. Uno dei motivi di fascinazione della simulazione di volo è il desiderio di provare
emozioni molto simili a quelle che provano i veri piloti, in altre parole vedere quanto il
virtuale si avvicini al reale. Inoltre la simulazione di volo è qualcosa che va oltre il
semplice gioco come ci spiega Giorgio Palenzona segretario nazionale Pvi: Un gioco
è, in genere, qualcosa che tu affronti direttamente e ti dà una forma di distrazione
senza impegno. La simulazione, invece, è tutto il contrario. La simulazione cerca di
emulare una realtà molto complessa che richiede anche uno studio, una preparazione. Gli
appassionati della simulazione sono tutte persone infatti che hanno una certa
maturità.di Valeria Pini
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La Federazione Italiana di Volo Simulato invece
è unaltra associazione il cui fine è diffondere la filosofia del volo virtuale in
vari modi: innanzitutto attraverso una rivista specializzata, Simula, poi attraverso Internet
e infine, mediante incontri diretti fra gli iscritti, nelle sedi della Federazione sparse
sul territorio italiano. La Federazione opera
anche nel settore del volo reale, e alcuni piloti virtuali sono in possesso del brevetto
di pilota. Ma vediamo cosa si propone la Federazione di cui ci parla Pino Finizio,
consigliere delegato della Federazione:
La Federazione Italiana di Volo Simulato offre agli
appassionati la possibilità di accedere alle regole vere del volo attraverso una
struttura di base che è una scuola di pilotaggio, presente in varie città e in molti
casi negli aeroclub, per favorire il rapporto fra volo simulato e volo reale; molti dei
nostri corsi comprendono infatti voli veri su aerei da turismo. La Federazione sta andando
verso unattività agonistica, per cui scuole di volo, licenza di pilota, dopodiché
chi lo desidera può accedere alle gare che nel 99 sono competizioni a carattere
regionale. I vincitori parteciperanno alla gara finale chiamata Campionato italiano di
volo simulato.
La dotazione minima consigliata per utilizzare un software di simulazione di volo con
un personal computer è un Pentium II da almeno 350 megahertz e una scheda 3Dfx. Se si
vogliono installare numerosi scenari il computer dovrebbe avere sui 64 Mega di Ram e un
Hard Disk capiente.
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