Per un europeo non è affatto facile accostarsi al misticismo indiano al di fuori del
proprio quadro culturale. Un quadro in cui le religiosità orientali sono state spesso
fraintese e prese come modello per criticare la civiltà occidentale. Cominciamo la nostra
ricerca su questo argomento utilizzando Hippias,
motore di ricerca specificamente dedicato alla filosofia. Il risultato è una lunga lista
di link.
Il più interessante conduce ad una pagina
introduttiva sulla spiritualità indiana che fornisce le informazioni di base per
accostarsi all'argomento. In una pagina del sito si legge: "La spiritualità indiana
è essenzialmente il tentativo di comprendere il proprio sè e gli altri come diversi dal
corpo fisico e quello mentale cosciente, di andare oltre le limitazioni di spazio, tempo e
causalità. La filosofia è l'aspetto teorico e la religione è l'aspetto pratico di
questa ricerca di spiritualità".
Hindunet è un altro buon punto di riferimento,
una grande raccolta di materiali di studio e riferimenti al mondo induista. La bellezza
della filosofia indiana sta nella grande unificazione di un dio metafisico che è assoluta
realtà e sostrato di tutta l'esistenza ed un dio personale che è alla base della
moralità. Questa unificazione rende la religione indiana una delle più tolleranti ed
ecumenizzanti tra tutte le religioni. I principi fondamentali dell'induismo sono da sempre vissuti dal popolo
indiano nella quotidianità. Diversi maestri spirituali hanno diffuso nel mondo i propri
pensieri sulla concezione dell'induismo e di una vita spirituale basata sui suoi concetti.
I libri dell'induismo sono classificati in
due categorie: Srutis e Smritis. Srutis sono semplici registrazioni dei principi
fondamentali della vita spirituale. Non cercano di venire incontro all'esperienza o di
trovare un modello per spiegarla. Questi testi sono essenzialmente i Veda. La parte dei
Veda che descrive i principi della vita spirituale sono le Upanisad.
Gli Smritis propongono invece modelli dell'uomo di dio e dell'universo basati sui
principi esposti nei Veda. Questi modelli risentono dello stile e del retroterra culturale
dell'autore e quindi non possono essere compresi se non all'interno del periodo storico in
cui sono stati scritti.
L'induismo è suddiviso in molte scuole di pensiero. La conseguenza di tale
suddivisione è una frammentazione in innumerevoli sette e culti, alcuni dei quali attivi
da secoli altri scomparsi da tempo. Semplificare il mondo indiano non è mai stato
semplice. In india ci sono ben sei lingueparlate da più 35 milioni di persone.
Quasi impossibile è invece esaurire le risorse ed i link dedicati al mondo della
spiritualità sul sito Spiritweb.com
oppure la grande selezione operata dalla Virtual
Library, il più grande e organizzato catalogo di Rete esistente, su religione e
spiritualità. |