In gran parte dei casi, quando inseriamo parole come "riabilitazione" o
"tecniche di riabilitazione" e simili, un motore di ricerca ci restituisce un
elenco di cliniche di riabilitazione.
Oppure di aziende che commercializzano attrezzature per la riabilitazione. Niente di
strano, visto che sono soprattutto le aziende private ad utilizzare al meglio i mezzi di
comunicazione.
Il problema è, piuttosto, che non è facile trovare informazioni sulle tecnologie
informatiche applicate alla riabilitazione.
Certo, se inseriamo le parole "riabilitazione" e "informatica", magari
separate dalla parola and, ci cominciamo ad avvicinare a quello che ci interessa.
Top è ad esempio un'azienda
che realizza software per programmare le macchine utilizzate nelle palestre per fare
ginnastica e non solo quella riabilitativa. Ci sono programmi indicati per la
"rieducazione post-traumatica", di cui si può scaricare una versione
dimostrativa. Se si tratta solo di avere delle informazioni, si trovano anche siti
organizzati da enti pubblici e associazioni no-profit (senza fini di lucro).
All'interno del sito del Comune di Siena ad
esempio un'intera sezione è
dedicata all'handicap; e al suo interno alcune pagine spiegano quali sono gli ausilii informatici più diffusi
per venire incontro ai disabili. Può interessare, più che altro, gli addetti ai lavori,
cioè medici e fisioterapisti, un sito che pubblica il programma di un convegno in
cui si è parlato, tra l'altro, anche di tecnologie informatiche applicate alla
riabilitazione. Il convegno, però, si è svolto ben quattro anni fa. Un periodo un po'
lungo per l'aggiornamento tecnologico. Ma anche a voler dare un'occhiata a quello che si
è detto in
quell'occasione, in linea non si trovano gli atti del convegno. Piuttosto scarne le
informazioni che si trovano sul sito dell'Asphi,
Associazione per lo sviluppo di progetti informatici per gli handicappati, molto nota
a chi si occupa di handicap.
Nella home page c'è proprio un link chiamato "Riabilitazione
e vita Indipendente". Ma si raggiunge solo una pagina in cui si legge che
"l'associazione lavora alla progettazione e sperimentazione di strumenti che aiutino
a recuperare alcune funzioni: l'apprendimento, la comunicazione, la mobilità e il
controllo ambientali". A proposito: in certi casi è facile cadere nell'equivoco,
trovare cioè un'associazione che si occupa dei problemi della riabilitazione ma di chi ha
avuto dei problemi con la giustizia, ed ora vuole tornare ad inserirsi nella società.
Insomma: tutto un altro tipo di riabilitazione. Ma, se non si specifica, anche in una
conversazione tra persone intelligenti si può equivocare. Figurarsi se non ci casca un
computer!!!
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