Delle più di seimila lingue
censite nel mondo, più della metà rischiano di estinguersi nel giro di
cinquantanni. Questa è la notizia che accoglie chi capita nel sito dellEndangered Language Fund, ovvero
la fondazione per le lingue a rischio di estinzione. Così, veniamo a sapere
che lingue millenarie stanno per scomparire e che alcune sono parlate ormai solo da una
manciata di persone.
E per questo che la Rete sta
diventando uno strumento per salvare le lingue: un luogo dove mettere a disposizione
vocabolari, registrazioni più o meno occasionali di testi poetici o di racconti in una
lingua che potrebbe, presto, non esistere più. E, così, che in un sito del Colorado
troviamo una grammatica con degli esempi da sentire dellidioma degli indiani Omaha.
Sì, perché una lingua è un organismo che
vive se sopravvive anche la cultura a cui è legata, con i suoi riti e le sue
consuetudini. In luoghi come lAlaska, dove i villaggi sono stati ormai inglobati
dalle città e la cultura occidentale soppianta quella del luogo anche le lingue
scompaiono. E il caso del Kuskokwim, lingua atapascana, parlata ormai solo da tre
famiglie, a cui è dedicato uno dei progetti della fondazione per le
lingue in via di estinzione. Il progetto intende registrare un corpus di conversazioni
spontanee e di racconti per, poi, metterle in Rete.
Ma i siti delle lingue in via
destinzione non sono solo, un modo per catturare e registrare, in maniera fredda e
distaccata, gli ultimi sprazzi di vita di una lingua morente. Sono, in realtà, anche un
modo per cercare di far rivivere una lingua attraverso scambi comunicativi, chat e
incontri virtuali. E così che è nato un sito
dedicato alla lingua dei maori: un popolo di aborigeni australiani che ormai si sta
integrando completamente nella società dei discendenti dei coloni britannici.
In questo sito trovate in vendita cd di musica maori, ed è
possibile anche visitare una mostra
di diapositive dedicate allartigianato ed ai costumi tradizionali di questa
popolazione australiana.
Unaltra grande associazione no-profit
dedicata alla preservazione delle lingue in via di estinzione attraverso la Rete è Terralingua. Il sito è,
soprattutto una fonte inesauribile di notizie su idiomi sconosciuti ed in via di
estinzione. Dalla sua Home Page, potete rapidamente essere catapultati sulle Ande, al
centro del teritorio su cui imperavano, un tempo gli Inca. Qui potete trovare danze ed
indovinelli del quechua, lidioma parlato dalle popolazioni andine.
Sempre partendo da Terralingua potete
dirigervi su quella che si definisce la più piccola università del mondo. E Maesai lUniversità degli Akha, un piccola
tribù che vive sulle colline settentrionali della Thailandia. E proprio rispetto a questi
minuscoli centri culturali, lontano dal mondo civilizzato, la Rete sembra presentarsi come
una forma di tecnologia non aggressiva e flessibile alle diversità culturali.
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