Dalla
        TV alla rete RAI
        Educational
Ciberculture - Navigazione del 15/04/99 

Lingue in pericolo

di Elena Capparelli

Servizio
Internet e la conservazione delle tradizioni culturali e linguistiche
di Tommaso Russo


Endangered Language FundDelle più di seimila lingue censite nel mondo, più della metà rischiano di estinguersi nel giro di cinquant’anni. Questa è la notizia che accoglie chi capita nel sito dell’Endangered Language Fund, ovvero “la fondazione per le lingue a rischio di estinzione”. Così, veniamo a sapere che lingue millenarie stanno per scomparire e che alcune sono parlate ormai solo da una manciata di persone.

E’ per questo che la Rete sta diventando uno strumento per salvare le lingue: un luogo dove mettere a disposizione vocabolari, registrazioni più o meno occasionali di testi poetici o di racconti in una lingua che potrebbe, presto, non esistere più. E, così, che in un sito del Colorado troviamo una grammatica con degli esempi da sentire dell’idioma degli indiani Omaha.

Sì, perché una lingua è un organismo che vive se sopravvive anche la cultura a cui è legata, con i suoi riti e le sue consuetudini. In luoghi come l’Alaska, dove i villaggi sono stati ormai inglobati dalle città e la cultura occidentale soppianta quella del luogo anche le lingue scompaiono. E’ il caso del Kuskokwim, lingua atapascana, parlata ormai solo da tre famiglie, a cui è dedicato uno dei progetti della fondazione per le lingue in via di estinzione. Il progetto intende registrare un corpus di conversazioni spontanee e di racconti per, poi, metterle in Rete.

Ma i siti delle lingue in via d’estinzione non sono solo, un modo per catturare e registrare, in maniera fredda e distaccata, gli ultimi sprazzi di vita di una lingua morente. Sono, in realtà, anche un modo per cercare di far rivivere una lingua attraverso scambi comunicativi, chat e incontri virtuali. E’ così che è nato un sito dedicato alla lingua dei maori: un popolo di aborigeni australiani che ormai si sta integrando completamente nella società dei discendenti dei coloni britannici.

In questo sito trovate in vendita cd di musica maori, ed è possibile anche visitare una mostra di diapositive dedicate all’artigianato ed ai costumi tradizionali di questa popolazione australiana.

Un’altra grande associazione no-profit dedicata alla preservazione delle lingue in via di estinzione attraverso la Rete è Terralingua. Il sito è, soprattutto una fonte inesauribile di notizie su idiomi sconosciuti ed in via di estinzione. Dalla sua Home Page, potete rapidamente essere catapultati sulle Ande, al centro del teritorio su cui imperavano, un tempo gli Inca. Qui potete trovare danze ed indovinelli del quechua, l’idioma parlato dalle popolazioni andine.

Sempre partendo da Terralingua potete dirigervi su quella che si definisce la più piccola università del mondo. E’ Maesai l’Università degli Akha, un piccola tribù che vive sulle colline settentrionali della Thailandia. E proprio rispetto a questi minuscoli centri culturali, lontano dal mondo civilizzato, la Rete sembra presentarsi come una forma di tecnologia non aggressiva e flessibile alle diversità culturali.

servizio

puntate
torna
        a calendario
torna
        a tematiche
search

back

home
        page

 

torna a inizio pagina