Orlan è una presenza strana
sulla Rete. Citata moltissimo, discussa pochissimo. Troverete con difficoltà articoli che
parlano del suo lavoro e ancora meno siti dedicati espressamente a lei.
Orlan è la prima artista ad usare la chirurgia
come un medium per discutere lo scopo stesso della chirurgia cosmetica che è quello di
apparire più belli o più giovani. La psicoanalisi e la religione concordano nel
sostenere che non bisogna toccare il corpo, che bisogna accettarsi per ciò che si è.
Queste affermazioni per Orlan sono troppo primitive e anacronostiche, il cielo non cadrà
sulle nostre teste se tocchiamo il corpo. La convinzione di doverci assoggettare alle
decisioni della natura, a quella che Orlan chiama una lotteria di geni distribuiti dal
caso oggi non è più accettabile. Il lavoro di Orlan è in qualche modo un attacco contro
l'innato, l'inesorabile, il programmato, la natura, il Dna e in un certo modo contro Dio.
Il desiderio di migliorare il proprio aspetto non è un fenomeno recente. Le manipolazioni chirurgiche
sono apparse fin dal passato remoto dell'uomo in civiltà fiorite anche migliaia di anni
prima della nascita di Cristo. Il lavoro di Orlan non fa che riaffermare questa
situazione, dice con una certa chiarezza che noi possediamo il nostro corpo e possiamo
farne quello che vogliamo lontano dai vincoli che ci vengono imposti dalla società. Orlan
non è dunque contro la chirurgia plastica ma contro i diktat della chirurgia plastica.
Quali sono questi diktat?
Intanto una doverosa distinzione. Molte persone credono che il termine chirurgia
plastica prenda il suo nome dall'uso del
silicone e di altri materiali prodotti artificialmente, per migliorare l'apparenza fisica
delle persone. Mentre il termine viene dal greco "plastiko" che vuol dire dar
forma, plasmare. Molti dei primi sforzi di chirurgia plastica sono stati tentativi di
riportare alla normalità parti del corpo alterate per un incidente. La chirurgia plastica
è infatti divisa in due settori principali: la chirurgia ricostruttiva e quella
cosmetica.
Le procedure ricostruttive sono operazioni fatte con lo scopo di riportare parti del corpo
danneggiate (per malattie, incidenti o difetti congeniti) alla forma originale o per
ristabilire le funzioni originali.
Le procedure cosmetiche sono operazioni che hanno il solo scopo di migliorare
l'apparenza fisica su persone che non presentano particolari difetti né fisici né
funzionali. Lifting, rinoplastica, liposuzione sono alcuni dei casi più comuni.
Ovviamente sulla Rete domina il settore più commerciale, quello della chirurgia
cosmetica, il settore all'interno del quale si muove il lavoro di Orlan. Anche un sito tra
virgolette ufficiale come quello di plasticsurgery.org,
il sito della associazione americana dei chirurghi plastici fornisce un ampio raggio di
informazioni soprattutto sulle procedure plastiche più popolari dalla rinoplastica alla
liposuzione o sugli impianti facciali per la correzione dei difetti del mento, delle
guance e della mascella una vera e propria ricostruzione del viso.
Di impianto più marcatamente ma anche più onestamente commerciale cosmetic.org. Anche da qui potete imparare tutto sulle
più note procedure cosmetiche. Cosa bisogna
aspettarsi, cosa è sicuro e cosa non lo è, cosa è necessario chiedere al proprio
dottore prima di decidere. Cosmetic mette anche a disposizione un servizio di ricerca di
specialisti operanti in ciascuno degli states per trovare il più vicino al proprio
domicilio. Il sito, come quasi tutti quelli disponibili, è comuque chiaramente orientato
a un pubblico femminile.
E-sthetics invece si apre a un pubblico generico
e presenta anche una sezione dedicata interamente alla chirurgia plastica maschile. Se pratiche
cosmetiche tipicamente femminili sono la plastica al seno, alle labbra o la liposuzione
quelle maschili sono la ginecomastia (la riduzione del grasso superfluo del petto), il
trapianto di capelli e anche qui la liposuzione.
Tra le tecniche più diffuse e prive
di una caratterizzazione di genere c'è certamente la rinoplastica o plastica nasale. Il dottor Tobias che è apparso più volte in
show televisivi (e ci tiene a sottolinearlo) ci dice di aver sviluppato una tecnica che ha
ribattezzato chirurgia a memoria nasale cioè una ricostruzione che non sembri una
ricostruzione e che trattenga alcuni dei tratti caratteristici di un naso alterandone solo
i difetti più sgradevoli. Il naso ideale dice Tobias è un naso che sembri normale e che
sia in equilibrio con il viso.
La Rete in questo campo svolge un po' il ruolo di biglietto da visita in cui
pubblicità autocelebrazione e informazione si mescolano in un composto indistinguibile.
Abramo Lincoln per sottolineare la sua onestà diceva: "Se avessi due facce credete
che terrei questa? Nell'epoca della chirugia estetica chi direbbe lo stesso?" |