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Servizio del 19/03/99 

La festa di Internet

di Rossella Li Vigni

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I siti della
Internet Fiesta
di
Elena Capparelli


Unione EuropeaInternet nel ’99 festeggia i suoi trenta anni di vita e l’Unione Europea ha promosso da oggi, fino al 21 marzo, la prima Internet Fiesta. Si svolgeranno eventi simultanei, nelle città europee, in luoghi di incontro, nei teatri, nelle scuole e, naturalmente, in Rete, per diffondere ad ampio raggio la conoscenza di Internet.

Internet FiestaAll’inizio quella di Internet è stata una rivoluzione silenziosa, nata durante la guerra fredda per esigenze militari, ma oggi la Rete è diventata uno strumento democratico di comunicazione, con milioni di utenti. Il sogno degli operatori del settore è di collegare tutto il pianeta entro il 2003.

Ma sogni a parte, sono già una realtà, invece, i "netdays", i giorni dedicati a Internet. Protagoniste dei netdays sono le scuole, ma sentiamo di cosa si tratta da John Gage, direttore scientifico della Sun Microsystem. John Gage
"Netday è un’idea nata per collegare le scuole del mondo a Internet. Ci sono circa due milioni di scuole nel mondo. Nei paesi ricchi il netday è stato un giorno, stabilito per ogni paese, in cui gli ingegneri sono andati nelle scuole dei loro figli a installare i cavi per collegare in Rete tutte le aule, in modo che la scuola potesse accedere ad Internet. Negli Usa abbiamo avuto netdays in cui intere comunità sono andate nelle scuole - dieci, cento persone - e hanno passato la giornata a collegare in Rete le aule. Nel Connecticut in un solo giorno si sono cablate tutte le scuole. Negli ultimi anni molti paesi hanno avuto netdays, e l’anno prossimo, fra il 1999 e il 2000, faremo netdays in tutto il mondo, puntando sempre più sui paesi in via di sviluppo, a mano a mano che scendono i prezzi degli strumenti necessari in un’aula, affinché i ragazzi vedano come funziona Internet. A quel punto avremo dato a decine di migliaia di scuole dei paesi poveri, gli stessi vantaggi delle scuole dei paesi ricchi".

NetdaysL’Europa ha raccolto la sfida americana, ma con intenti diversi. Se negli Usa, infatti, ci si basa molto sulla libera iniziativa di volontari e associazioni legate al territorio, l’obiettivo del progetto netdays Europe è quello di favorire la collaborazione fra la comunità culturali educative e il mondo delle imprese. L’edizione del '98 ha raccolto la partecipazione di ben 35000 scuole e la festa Internet nasce anche per incrementare la conoscenza delle reti telematiche tra gli studenti. In Italia le scuole sono state coinvolte nell’evento direttamente dal Ministero della Pubblica Istruzione con iniziative mirate.

La Fondazione Ugo Bordoni di Roma ad esempio partecipa alla festa Internet con un progetto rivolto a due scuole, il liceo classico "Orazio" e la scuola media "Respighi".
La Fondazione mette a disposizione degli studenti, durante i giorni della festa, le proprie apparecchiature tecniche per farli connettere a Internet e soprattutto aiutandoli a pubblicare i loro lavori, testi e grafica realizzati proprio per la festa Internet.
I lavori realizzati da entrambe le scuole partono da uno studio del territorio: il liceo classico si occupa dei monumenti e della parte archeologica più nota della città di Roma; mentre la scuola media "Respighi" ha svolto una ricerca sul proprio quartiere, Tor de’ Cenci, per riqualificarlo e per dimostrare che anche un quartiere periferico è Ministero della Pubblica Istruzionericco di beni archeologici. Tutti questi lavori sono pubblicati sul sito della festa Internet.

Nell’ambito della festa Internet il Ministero della Pubblica Istruzione ha invitato le scuole italiane a partecipare a una "crociera nel Mediterraneo" in Rete, per la giornata del 20 marzo. Le scuole potranno registrarsi presso il sito del Ministero, istruzione.it, che pubblicherà anche i vincitori di questo viaggio telematico.

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