Gli abitanti di Bologna sono stati i primi a
potere utilizzare la firma digitale per potere sbrigare delle pratiche con
l'Amministrazione comunale.
Se vogliamo saperne di più, quindi, proviamo ad entrare nel sito del Comune di Bologna.
La home page, la pagina di benvenuto, è quella che si definisce una "mappa virtuale". Si
tratta, cioè, di un disegno che
aiuta con dei simboli, a muoversi tra i vari servizi così come ci si muove tra gli uffici
di un municipio o di una città.
Di servizi, in effetti, ce ne sono tanti. Ma, a prima vista, non vediamo niente che abbia
a che vedere con la firma digitale.
Proviamo a
cliccare su "Comune di
Bologna". Ci troviamo informazioni su quasi tutti i servizi del Comune: dai
problemi dell'immigrazione a quelli della violenza sulle donne; dall'elenco delle opere
pubbliche realizzate e in programma all'organigramma del Municipio. Ma della firma
digitale nessuna traccia.
Torniamo alla mappa e proviamo a cliccare su Pubblica amministrazione;
dato che la legge sulla firma digitale parla proprio dei rapporti con la pubblica
amministrazione.
Anche se si clicca su 'Pubblica amministrazione' vediamo comparire una pagina molto ricca
di indicazioni su tutto: c'è il "Servizio per il volontariato bolognese", e
perfino la "Società per la cremazione". Ma, anche qui, non si parla di firma
digitale.
Per fortuna, in fondo alla pagina c'è una barra di strumenti tra i quali si trova il
prezioso "cerca". Un
motore di ricerca interno al sito che ci permette di trovare una pagina nella quale ci
siano la parola o la frase che ci interessano.
Inserendo l'espressione "firma digitale" compare un elenco
piuttosto ricco di pagine che, all'interno del sito, parlano di questo argomento.
Scegliamo quella intitolata: Firma digitale e
certificati elettronici.
La pagina è un unico testo, nel quale si possono trovare le informazioni di base: per esempio si può richiamare il testo della legge
Bassanini che istituisce la firma digitale, e le spiegazioni di come poterla utilizzare
con il Comune di Bologna. Si spiega in parole semplici cos'è e come si utilizza un
documento elettronico; ma, soprattutto, si può seguire la procedura per ottenere la
propria firma digitale.
In questo caso, si compila un modulo che serve a richiedere un appuntamento con un
funzionario del Comune. Sarà lui a consegnare personalmente un codice di sicurezza con il
quale si potranno effettuare una serie di operazioni via Internet con la stessa validità
di un documento firmato davanti al notaio.
Questo servizio è riservato solo ai cittadini di Bologna. Solo a fine del '98 è stato
approvato il regolamento che stabilisce le regole tecniche che devono seguire tutte le
amministrazioni per applicare la stessa procedura.
Per saperne di più e seguire le evoluzioni possiamo seguire l'indicazione
che ci viene dallo stesso sito di Bologna: se torniamo alla pagina di spiegazione della
firma digitale, troviamo un menù con i "link utili" fra cui il sito dell'Aipa, l'Autorità per l'informatica nella pubblica
amministrazione. In questo sito troviamo molte notizie tecniche che riguardano gli
informatici ma anche informazioni d'interesse più comune come, ad esempio, le
amministrazioni che, mano a mano, attivano questo servizio. |