Bologna
è la mia città la conosco abbastanza bene.
Ma quando si tratta di trovare qualcosa in Rete il fatto che sia la mia città significa
ben poco. Tutto è alla stessa distanza quando ti muovi nel ciberspazio. Tuttavia alcuni
elementi collegano la Rete alla vita urbana di ogni giorno. I percorsi storici, artistici,
politici, lasciano una traccia nella geografia virtuale.
Ho deciso di andare a fare una
passeggiata nell'underground virtuale della mia città. Comincio andando a vedere se per
caso quelli del Link
hanno una loro finestra sulla Rete. Il Link è uno dei posti più
significativi della città, un luogo che ha alle spalle una lunga storia di produzione
culturale, teatrale e musicale.
Il
sito del Link offre
informazioni sui programmi dei laboratori di sperimentazione
teatrale, video,
artistica e televisiva, che si svolgono all'interno di quell'enorme spazio situato dietro
la stazione ferroviaria.
Un altro
locale dove si possono incontrare artisti e vedere le loro opere è il locale-galleria Campo delle fragole. Al suo indirizzo
di Rete possiamo navigare all'interno di una Galleria online che presenta i lavori di
alcuni artisti digitali.
La persona che
ha curato l'allestimento di questo sito si chiama Manuela Corti. Manuela vive e lavora
a Bologna, ed è uno dei più fantasiosi webmasters che io conosca. Vediamo un po
delle pagine da lei curate.
Cassiopea è un sito nel quale artisti bolognesi
ed artisti di altri luoghi lontani si incontrano.
Recentemente in un'altra galleria bolognese, che si chiama Dum Dum, si è svolta una curiosa
performance, sempre curata da Manuela Corti. Entrando nella galleria bisognava aprire
l'ombrello per ripararsi da una pioggia virtuale. Virtuale, fino ad un certo
punto, perché se non aprivi l'ombrello dopo un po eri tutto bagnato.
Ma adesso abbandoniamo gli artisti ed andiamo a visitare un serissimo sito importante
per la cultura femminista bolognese. E' quello curato dall'associazione Orlando, il centro di documentazione
delle donne, che opera in città da venti anni.
Girando nei sotterranei bolognesi era inevitabile che mi imbattessi nel più
catacombale dei luoghi della Rete. Satanismi e persecuzioni varie, Luther Blissett imperversa nella
Rete.
Che cosa sia Luther Blissett ormai dovrebbero averlo capito tutti. Una campagna contro
l'ipocrisia sessuofoba e sessuomane, ma anche una campagna contro le ossessioni
identitarie.
Io sono Luther Blissett. Io mi rifiuto di essere limitato da
qualunque nome. Io ho tutti i nomi e sono tutte le cose. Incoraggio tutti i gruppi pop ad
usare questo nome. Voglio vedere migliaia di gruppi con lo stesso nome. Nessuno possiede
nomi. I nomi esistono per essere usati da tutti. I nomi, come tutte le parole, sono
arbitrari. Io attacco il culto dell'individuo, gli egotisti, i tentativi di appropriarsi
dei nomi e delle parole e farne un uso esclusivo. Io respingo il concetto di copyright.
Prendi quello che puoi usare. Io respingo il concetto di genio. Gli artisti sono come
tutti gli altri. L'individualità è l'ultimo e il più pericoloso mito dell'occidente. Io
affermo che il plagiarismo è il metodo artistico realmente attuale. Il plagio è il
crimine artistico contro la proprietà. E' un furto e nella società occidentale il furto
è un atto politico. Io voglio che tutti usino il mio nome. Usa questo nome perché è il
tuo. Questo nome non appartiene a nessuno. Diventa anche tu Luther Blissett. Io cerco
l'illuminazione attraverso la confusione. Io prospero sul caos. Io sarò prosaico. I miei
significati saranno semplici. Non alluderò a secondi significati. I secondi significati
sono la creazione di chi non è capace di dare piena corporeità alla realtà. Demolisci
la cultura seria. E ricorda: se la vita fosse semplice non ci darebbe nessun piacere. |
Luther Blissett |
|