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Immagini - Servizio del 09/02/99 

Imagina

di Maria Grazia Mattei e Valeria Pini

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Vrml
di Michele Alberico


ImaginaIdeata 18 anni fa dall'Institut National de l'Audiovisuel di Parigi, Imagina è la manifestazione più importante in Europa in materia di immagini digitali. Durante questi anni, puntualmente con i suoi convegni e con le sue proiezioni ha registrato le principali tappe evolutive della grafica computerizzata nel suo impatto con il mondo artistico e professionale. Anche quest'anno non sono mancate anticipazioni sulle future produzioni a livello internazionale.

GainaLe immagini digitali possono creare mondi nuovi, immaginari, oppure riprodurre in modo perfetto la realtà. Le ricostruzioni in realtà virtuale permettono di creare esperienze che, fino a qualche tempo fa non erano possibili.
Gaina è il primo film francese interamente realizzato con immagini di sintesi.
Bingo the ClownGaina è una splendida fanciulla, che potrebbe far concorrenza a Lara Croft l’eroina di Tomb Raider e che combatte in un mondo fantastico per difendere la sua tribù.

Dalla Germania arriva invece la favola Sandland, un cartoon realizzato da Heiko Lueg, allievo di una scuola di grafica. Il mondo del circo ha invece ispirato due filmati presentati a Imagina quest’anno: Bingo the Clown e Tightrope. Sulla fune si affrontano due personaggi: un clown che rappresenta gli artisti e un personaggio vestito di nero, il simbolo dell’uomo di potere. Nella sezione artistica c’è un altro filmato premiato a Imagina: A Viagem. Questa è un’opera che nasce dallo studio degli antichi paraventi giapponesi. Racconta la storia del viaggio del primo vascello portoghese che nel 1543 arrivò in Giappone. E’ un esempio interessante di come, grazie al digitale, la memoria può essere usata per creare una nuova forma d’arte.

Nel cuore di Imagina, nel Villaggio dell'innovazione, è nato uno spazio che per la prima volta nella tradizione di questo festival, in cui si informa il pubblico su quello che la ricerca dei laboratori sta attualmente producendo.

Il tunnel dei viaggiNel Villaggio dell'innovazione si sperimentano tecnologie per il cinema, ma si creano anche installazioni che potrebbero essere utili nella vita di ogni giorno. Il Tunnel dei Viaggi, fa entrare lo spettatore in un mondo ricco di immagini di terre lontane. Il tunnel simula un viaggio e, di volta in volta, il percorso si personalizza. "Questo sistema - spiega Maurice Benayoun, autore del Tunnel dei Viaggi - permette di accedere all'informazione, passeggiando virtualmente. Si scoprono informazioni in modo casuale e caotico ma, in base alle scelte fatte dall'utente, le notizie si organizzano in modo preciso".

Metropolitana di AteneNel Villaggio dell’innovazione si trova anche una ricostruzione virtuale della metropolitana di Atene. Queste immagini pemettono al cittadino di avere informazioni sui lavori in corso e di visitare virtualmente la metropolitana. All'interno del "Villaggio dell'innovazione" c'è anche un giardino Zen, uno spazio dedicato alla meditazione. E' una installzaione realizzata da Tom White, uno studente del Mit di Boston: "Abbiamo creato - spiega Tom - un laghetto artificiale sul quale sono riflesse delle parole colorate. L'utente può interagire con queste parole toccando un interfaccia che è collegata a un sistema informatico. Quando si guardano le parole che galleggiano sull'acqua, viene voglia di riposarsi e di rilassarsi".

SandlandQuest'anno i videogiochi hanno avuto una parte importante nel programma di Imagina. Ci sono stati infatti alcuni convegni molto seguiti sulle tecniche più evolute nella realizzazione di giochi ma anche panoramiche sui futuri sviluppi di questo mondo che sta occupando fette di mercato sempre più importanti e che ricorre sempre di più alle immagini a tre dimensioni.

Guardando i titoli presentati a Imagina, si ha l’impressione che il mondo dei videogiochi si avvicini sempre di più al cinema. Le scene e i personaggi che animano i videogiochi, sono ricchi di effetti speciali simili a quelli usati nelle produzioni cinematografiche. Le espressioni dei protagonisti dei giochi sono convincenti e spesso simili a quelle degli attori. Per avvicinarsi sempre di più alla realtà, i produttori di videogiochi hanno applicato alle loro creature virtuali il codice genetico degli animali.

Creatures
Creatures è un videogame che ha venduto 500.000 copie nel mondo e che vanta 400 siti Internet. Qui ci si diverte ad allevare delle creature virtuali, i Norn, e a seguire, passo dopo passo ogni loro azione. I Norn sono stati realizzati dopo un attento studio del mondo animale come spiega Tobi Simpson della Cyber Life Technology, la casa editrice che produce Creatures: "Quello che volevamo fare con Creatures era dare la possibilità a tutti di interagire con animali molto simili a quelli veri. Ma quando si cerca di creare un codice che corrisponda ad ogni comportamento animale, possono sorgere vari problemi. Si possono predisporre programmi per infinite situazioni, ma gli utenti potranno sempre muoversi in una direzione che l'autore del gioco non ha immaginato. Per questo motivo abbiamo cercato di creare un animale reale. Abbiamo osservato quello che succede in natura e abbiamo creato un Dna digitale, ma anche dei polmoni, un cuore, come in un essere reale. Il cucciolo digitale cresce, respira, si ammala e può anche morire. Questo non era mai successo fino ad oggi. Non si era mai creata una vita artificiale all'interno del computer".

NavigazioneA Imagina è emerso che si sta affermando una nuova generazione di giochi che non solo prendono in prestito modelli e personaggi dal cinema ma che, grazie proprio al grande grado di libertà nella rappresentazione, stanno lanciando una nuova stagione del racconto interattivo.

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