Ideata 18 anni fa dall'Institut National de l'Audiovisuel di Parigi, Imagina è la manifestazione più
importante in Europa in materia di immagini digitali. Durante questi anni, puntualmente
con i suoi convegni e con le sue proiezioni ha registrato le principali tappe evolutive
della grafica computerizzata nel suo impatto con il mondo artistico e professionale. Anche
quest'anno non sono mancate anticipazioni sulle future produzioni a livello
internazionale.
Le immagini digitali possono
creare mondi nuovi, immaginari, oppure riprodurre in modo perfetto la realtà. Le
ricostruzioni in realtà virtuale permettono di creare esperienze che, fino a qualche
tempo fa non erano possibili.
Gaina è il primo film francese interamente realizzato con immagini di sintesi.
Gaina è una
splendida fanciulla, che potrebbe far concorrenza a Lara
Croft leroina di Tomb Raider e che combatte in un mondo fantastico per difendere
la sua tribù.
Dalla Germania arriva invece la favola Sandland, un cartoon
realizzato da Heiko Lueg, allievo di una scuola di grafica. Il mondo del circo ha invece
ispirato due filmati presentati a Imagina questanno: Bingo the Clown e
Tightrope. Sulla fune si affrontano due personaggi: un clown che rappresenta gli
artisti e un personaggio vestito di nero, il simbolo delluomo di potere. Nella
sezione artistica cè un altro filmato premiato a Imagina: A Viagem. Questa
è unopera che nasce dallo studio degli antichi paraventi giapponesi. Racconta la
storia del viaggio del primo vascello portoghese che nel 1543 arrivò in Giappone. E
un esempio interessante di come, grazie al digitale, la memoria può essere usata per
creare una nuova forma darte.
Nel cuore di Imagina, nel
Villaggio dell'innovazione, è nato uno spazio che per la prima volta nella tradizione di
questo festival, in cui si informa il pubblico su quello che la ricerca dei laboratori sta
attualmente producendo.
Nel Villaggio
dell'innovazione si sperimentano tecnologie per il cinema, ma si creano anche
installazioni che potrebbero essere utili nella vita di ogni giorno. Il Tunnel dei
Viaggi, fa entrare lo spettatore in un mondo ricco di immagini di terre lontane. Il
tunnel simula un viaggio e, di volta in volta, il percorso si personalizza. "Questo
sistema - spiega Maurice Benayoun, autore del Tunnel dei Viaggi - permette di
accedere all'informazione, passeggiando virtualmente. Si scoprono informazioni in modo
casuale e caotico ma, in base alle scelte fatte dall'utente, le notizie si organizzano in
modo preciso".
Nel Villaggio
dellinnovazione si trova anche una ricostruzione virtuale della metropolitana di
Atene. Queste immagini pemettono al cittadino di avere informazioni sui lavori in
corso e di visitare virtualmente la metropolitana. All'interno del "Villaggio
dell'innovazione" c'è anche un giardino Zen, uno spazio dedicato alla
meditazione. E' una installzaione realizzata da Tom White, uno studente del Mit di Boston:
"Abbiamo creato - spiega Tom - un laghetto artificiale sul quale sono riflesse delle
parole colorate. L'utente può interagire con queste parole toccando un interfaccia che è
collegata a un sistema informatico. Quando si guardano le parole che galleggiano
sull'acqua, viene voglia di riposarsi e di rilassarsi".
Quest'anno i videogiochi
hanno avuto una parte importante nel programma di Imagina. Ci sono stati infatti alcuni
convegni molto seguiti sulle tecniche più evolute nella realizzazione di giochi ma anche
panoramiche sui futuri sviluppi di questo mondo che sta occupando fette di mercato sempre
più importanti e che ricorre sempre di più alle immagini a tre dimensioni.
Guardando i titoli presentati a Imagina, si ha limpressione che il mondo dei
videogiochi si avvicini sempre di più al cinema. Le scene e i personaggi che animano i
videogiochi, sono ricchi di effetti speciali simili a quelli usati nelle produzioni
cinematografiche. Le espressioni dei protagonisti dei giochi sono convincenti e spesso
simili a quelle degli attori. Per avvicinarsi sempre di più alla realtà, i produttori di
videogiochi hanno applicato alle loro creature virtuali il codice genetico degli animali.
Creatures è un videogame che ha venduto 500.000
copie nel mondo e che vanta 400 siti Internet. Qui ci si diverte ad allevare delle
creature virtuali, i Norn, e a seguire, passo dopo passo ogni loro azione. I Norn sono
stati realizzati dopo un attento studio del mondo animale come spiega Tobi Simpson della
Cyber Life Technology, la casa editrice che produce Creatures: "Quello che volevamo
fare con Creatures era dare la possibilità a tutti di interagire con animali molto simili
a quelli veri. Ma quando si cerca di creare un codice che corrisponda ad ogni
comportamento animale, possono sorgere vari problemi. Si possono predisporre programmi per
infinite situazioni, ma gli utenti potranno sempre muoversi in una direzione che l'autore
del gioco non ha immaginato. Per questo motivo abbiamo cercato di creare un animale reale.
Abbiamo osservato quello che succede in natura e abbiamo creato un Dna digitale, ma anche
dei polmoni, un cuore, come in un essere reale. Il cucciolo digitale cresce, respira, si
ammala e può anche morire. Questo non era mai successo fino ad oggi. Non si era mai
creata una vita artificiale all'interno del computer".
A Imagina è emerso che si sta affermando una nuova
generazione di giochi che non solo prendono in prestito modelli e personaggi dal cinema ma
che, grazie proprio al grande grado di libertà nella rappresentazione, stanno lanciando
una nuova stagione del racconto interattivo. |