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Ritratti - Servizio del 02/02/99 

McLuhan

di Tommaso Russo

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Il Villaggio Globale 
di Elena Capparelli


Marshall McLuhanMcLuhan è celebrato da quasi tutti i massmediologi che si occupano della Rete e delle nuove tecnologie. Ma cosa c’è di attuale in quello che McLuhan sosteneva? McLuhan è stato tra i primi a sostenere che le tecnologie più dirompenti sono quelle legate alla comunicazione. E lo diceva attraverso un linguaggio, forse, oscuro, ma in grado di colpire l’immaginazione dei suoi interlocutori.
Marshall McLuhanMcLuhan amava molto parlare con frasi brevi e incisive, capaci di suscitare un profondo interesse e coinvolgimento da parte dei suoi ascoltatori. Frasi a prima vista di immediata comprensibilità e invece molto complesse, alcune delle quali ancora non completamente chiarite.
In cosa consiste questo metodo intellettuale?
Lo abbiamo chiesto a un esperto di McLuhan, Giampiero Gamaleri, docente di “Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo” alla terza Università di Roma:
"Direi che il metodo di McLuhan parte da un'idea della conoscenza legata al sapere porre le domande. In altri termini saper fare delle giuste domande per avere delle giuste risposte. E, a ben vedere, questo è il metodo che si deve utilizzare per poter trovare qualcosa su Internet".

Una delle idee “ossessive” su cui McLuhan non ha mai smesso di insistere è che l’importanza dei media è più grande di quanto non siamo disposti ad ammettere. Secondo McLuhan i media si frappongono tra noi ed il mondo costituendo dei veri e propri ambienti. In questo contesto la novità di questi anni è il cyberspazio che riproduce il nostro ambiente fisico in termini elettronici e virtuali. Possiamo recarci in un’edicola e prendere il nostro magazine preferito o in libreria per scovare le ultime novità.  In questo modo Internet assume sempre di più i caratteri di un complesso ambiente dentro il quale, compriamo merci, troviamo informazioni e facciamo conoscenza con gli altri.

Insomma: a un nuovo medium corrisponde un nuovo ambiente.

Ma negli anni di McLuhan il medium più utilizzato era senz’altro la Tv. Alla fine degli anni ’70 scriveva a questo proposito: “Lo schermo della Tv riversa in te quell’energia che paralizza l’occhio; non sei tu che la guardi: è lei che sta guardando te”.

Un’altra espressione che, ad alcuni, è sembrata profetica e che ha reso celebre il massmediologo canadese è quella del Villaggio Globale.


NavigazioneIl Villaggio Globale dovrebbe essere la forma che la nostra società sta prendendo sotto la spinta dei nuovi media. La civiltà della scrittura ha lasciato il suo posto a quella della stampa ed, oggi, quella della stampa ha fatto spazio alla civiltà elettrica della televisione e della rete Internet. Eppure questa visione non dà forse, troppa importanza alle tecnologie? Non c’è il rischio di trascurare il modo in cui l’uomo usa queste tecniche?

McLuhan oltre ad essere uno studioso dei media, li sapeva anche usare e si era costruito, attraverso di essi, la sua immagine di guru della società della comunicazione. Le sue apparizioni televisive, o cinematografiche dimostrano la sua capacità di sfruttare ogni tipo di media per coltivare questa immagine. E, tuttavia, la visione dei media che McLuhan ci ha lasciato non è davvero ottimistica, ma ci invita a prendere consapevolezza del modo in cui, inevitabilmente, le forme di comunicazione condizionano le nostre relazioni con gli altri e scandiscono la nostra vita quotidiana.

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