McLuhan è celebrato
da quasi tutti i massmediologi che si occupano della Rete e delle nuove tecnologie. Ma
cosa cè di attuale in quello che McLuhan sosteneva? McLuhan è stato tra i primi a
sostenere che le tecnologie più dirompenti sono quelle legate alla comunicazione. E lo
diceva attraverso un linguaggio, forse, oscuro, ma in grado di colpire
limmaginazione dei suoi interlocutori.
McLuhan amava molto
parlare con frasi brevi e incisive, capaci di suscitare un profondo interesse e
coinvolgimento da parte dei suoi ascoltatori. Frasi a prima vista di immediata
comprensibilità e invece molto complesse, alcune delle quali ancora non completamente
chiarite.
In cosa consiste questo metodo intellettuale?
Lo abbiamo chiesto a un esperto di McLuhan, Giampiero Gamaleri, docente di Teoria e
tecniche del linguaggio radiotelevisivo alla terza
Università di Roma:
"Direi che il metodo di McLuhan parte da un'idea della conoscenza legata al sapere
porre le domande. In altri termini saper fare delle giuste domande per avere delle giuste
risposte. E, a ben vedere, questo è il metodo che si deve utilizzare per poter trovare
qualcosa su Internet".
Una delle idee ossessive su cui McLuhan non ha mai smesso di insistere è che
limportanza dei media è più grande di quanto non siamo disposti ad ammettere.
Secondo McLuhan i media si frappongono tra noi ed il mondo costituendo dei veri e propri
ambienti. In questo contesto la novità di questi anni è il cyberspazio che riproduce il
nostro ambiente fisico in termini elettronici e virtuali. Possiamo recarci in
unedicola e prendere il nostro magazine preferito o in libreria per scovare le
ultime novità. In questo modo Internet assume sempre di più i caratteri di un
complesso ambiente dentro il quale, compriamo merci, troviamo informazioni e facciamo
conoscenza con gli altri.
Insomma: a un nuovo medium corrisponde un nuovo ambiente.
Ma negli anni di McLuhan il medium più
utilizzato era senzaltro la Tv. Alla fine degli anni 70 scriveva a questo
proposito: Lo schermo della Tv riversa in te quellenergia che paralizza
locchio; non sei tu che la guardi: è lei che sta guardando te.
Unaltra espressione che, ad alcuni, è sembrata profetica e che ha reso celebre
il massmediologo canadese è quella del Villaggio Globale.
Il Villaggio Globale dovrebbe essere la forma che la nostra società sta
prendendo sotto la spinta dei nuovi media. La civiltà della scrittura ha lasciato il suo
posto a quella della stampa ed, oggi, quella della stampa ha fatto spazio alla civiltà
elettrica della televisione e della rete Internet. Eppure questa visione non dà forse,
troppa importanza alle tecnologie? Non cè il rischio di trascurare il modo in cui
luomo usa queste tecniche?
McLuhan oltre ad essere uno studioso dei media, li sapeva anche usare e si era
costruito, attraverso di essi, la sua immagine di guru della società della comunicazione.
Le sue apparizioni televisive, o
cinematografiche dimostrano la sua capacità di sfruttare ogni tipo di media per coltivare
questa immagine. E, tuttavia, la visione dei media che McLuhan ci ha lasciato non è
davvero ottimistica, ma ci invita a prendere consapevolezza del modo in cui,
inevitabilmente, le forme di comunicazione condizionano le nostre relazioni con gli altri
e scandiscono la nostra vita quotidiana. |