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Architetture - Navigazione del 04/02/99 

Transarchitettura

di Tiziana Alterio

Servizio
Architetture  Virtuali
di Silvio  d'Ascia


Greg Lynn FormUn progetto è di per sé un atto virtuale. E' un'idea, astratta ed immateriale, che vive prima nella dimensione virtuale della rappresentazione, per poi diventare reale e concreta nella costruzione. Oggi, i cosiddetti transarchitetti, gli architetti del virtuale, proiettano all'interno della realtà virtuale delle idee destinate a vivere solo nel cyberspazio.

A formare le prime generazioni di architetti virtuali è il Paperless Studio della Columbia University che segna il passaggio dell'architettura nell'era del digitale: gli studenti non usano più carta, matite o pennini ma tastiere, mouse e schermi virtuali.

Animazione architetture evolutiveUno dei professori della Columbia University che può essere definito sicuramente un transarchitetto è Greg Lynn. Grazie all'uso dell'animazione al computer ha avviato, infatti, sperimentazioni che superano i tradizionali metodi di ideazione di un progetto architettonico. La sua idea di architettura è quella di un'architettura evolutiva e dinamica, non più fissa ed immodificabile una volta progettata ma in continua mutazione. I suoi progetti assumono differenti configurazioni spaziali in funzione delle differenti utilizzazioni. Per esempio, la presenza simulata di cento persone all'interno di uno spazio virtuale determina una modificazione del progetto tale da poter accogliere quelle cento persone. Questa idea di architettura in continua evoluzione è stata battezzata da Lynn blob.

ServizioJohn Frazer invece è un architetto americano promotore di un interessante progetto: la creazione di un ambiente virtuale grazie alla partecipazione globale su Internet. Partendo dall'idea che uno spazio virtuale può evolversi e modificarsi nel tempo così come in natura ogni cosa si basa sulla moltiplicazione e scissione di cellule, Frazer ha messo a disposizione degli internauti una forma base. Ogni visitatore virtuale ha potuto così inviare informazioni e ogni informazione inserita ha permesso di modificare all'infinito questo spazio virtuale.

AsymptoteIl modello evolutivo della natura quindi viene proposto, da Frazer, come base per un processo generatore delle forme architettoniche ed il computer, in questo processo, non è più un semplice strumento per disegnare ma è un acceleratore di questa evoluzione.
Ed infine va citato il sito degli Asymptote. Nel 1997 due giovanissimi architetti americani Hani Rashid e Lise Anne Couture, decidono di fondare uno studio a New York al quale danno appunto il nome di Asymptote. Insieme iniziano le prime sperimentazioni. Oggi i loro progetti, le loro ricerche e le loro realizzazioni sono tutte finalizzate a sperimentare nuove forme architettoniche con l'utilizzo dei nuovi strumenti digitali.

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