Un progetto è di per sé un atto
virtuale. E' un'idea, astratta ed immateriale, che vive prima nella dimensione virtuale
della rappresentazione, per poi diventare reale e concreta nella costruzione. Oggi, i
cosiddetti transarchitetti, gli architetti del virtuale, proiettano all'interno della
realtà virtuale delle idee destinate a vivere solo nel cyberspazio.
A formare le prime generazioni di architetti virtuali è il Paperless Studio della Columbia University che segna il passaggio
dell'architettura nell'era del digitale: gli studenti non usano più carta, matite o
pennini ma tastiere, mouse e schermi virtuali.
Uno dei professori della Columbia University che può essere
definito sicuramente un transarchitetto è Greg Lynn. Grazie all'uso
dell'animazione al computer ha avviato, infatti, sperimentazioni che superano i
tradizionali metodi di ideazione di un progetto architettonico. La sua idea di
architettura è quella di un'architettura
evolutiva e dinamica, non più fissa ed immodificabile una volta progettata ma in
continua mutazione. I suoi progetti assumono differenti configurazioni spaziali in
funzione delle differenti utilizzazioni. Per esempio, la presenza simulata di cento
persone all'interno di uno spazio virtuale determina una modificazione del progetto tale
da poter accogliere quelle cento persone. Questa idea di architettura in continua
evoluzione è stata battezzata da Lynn blob.
John
Frazer invece è un architetto americano promotore di un interessante progetto: la
creazione di un ambiente virtuale grazie alla partecipazione globale su Internet. Partendo
dall'idea che uno spazio virtuale può evolversi e modificarsi nel tempo così come in
natura ogni cosa si basa sulla moltiplicazione e scissione di cellule, Frazer ha messo a
disposizione degli internauti una forma base. Ogni visitatore virtuale ha potuto così
inviare informazioni e ogni informazione inserita ha permesso di modificare all'infinito
questo spazio virtuale.
Il
modello evolutivo della natura quindi viene proposto, da Frazer, come base per un processo
generatore delle forme architettoniche ed il computer, in questo processo, non è più un
semplice strumento per disegnare ma è un acceleratore di questa evoluzione.
Ed infine va citato il sito degli Asymptote. Nel 1997
due giovanissimi architetti americani Hani Rashid e Lise Anne Couture, decidono di fondare
uno studio a New York al quale danno appunto il nome di Asymptote. Insieme iniziano le
prime sperimentazioni. Oggi i loro progetti, le loro ricerche e le loro realizzazioni sono
tutte finalizzate a sperimentare nuove forme architettoniche con l'utilizzo dei nuovi
strumenti digitali. |