Conosco Milano perché per anni ho frequentato quella città ed ho molti amici che ci
vivono e talvolta li vado a trovare. E come potete immaginare i miei amici non fanno parte
di nessun establishment, e, per quello che vale la distinzione, fanno parte
dell'underground.
Perciò, dovendo cercare quel che c'è in Rete dellunder milanese per prima
cosa vado a cercare i miei amici.
Sono andato a digitare Franco Bolelli.
Tra gli altri siti che lo riguardano, ce n'è uno che si chiama nomade psichico.
Il nomadismo psichico felice è il messaggio
di Franco Bolelli.
Su una lunghezza d'onda simile a quella del nomade psichico troviamo il sito di Re nudo, una rivista storica della controcultura
milanese degli anni Settanta, che da qualche tempo è tornata in edicola ed
è dedicata alla meditazione alla psichedelia ed alla ricerca interiore.
Percorrendo i sotterranei della rete milanese si incontra la rivista milanese che si
chiama Virus.
Proseguendo alla ricerca di siti nella rete "underground" nel dominio dell'European counter network potete trovare i siti delle
situazioni culturali dinamiche, dei centri sociali e dei luoghi di produzione alternativa.
ECN, si legge nel sito, è una rete
telematica che mette in collegamento diversi centri sociali, radio e altre realtà
antagoniste (e non), e ne distribuisce documenti e comunicati. Anche questo, come quello
delle radio, è un progetto che è stato pensato su scala nazionale.
Cominciamo con un sito, che fa parte
di questo network, che parla del grande spazio che un tempo fu una fabbrica metalmeccanica
ed ora, nella ridestinazione degli spazi collettivi, sta diventando una fabbrica del lavoro creativo.
"Le iniziative di Breda 37 -
si legge sul sito - spaziano dalla organizzazione di rave party (con la presenza di alcuni
dei migliori system) alla organizzazione di cineforum con titoli poco distribuiti (si è
da poco conclusa la rassegna sugli Z-movies della Troma e di Ed Wood) alla presentazione
di libri e l'organizzazione di assemblee pubbliche (abbiamo ospitato la giornata contro il
lavoro precario, organizzata dai Cobas e da diverse organizzazioni di base)."
Nellambito dei siti dellunderground milanese segnalerei anche il sito di un centro sociale che si
trova in Corso Garibaldi.
Milano è una delle città in cui la
cibercultura ha avuto uno sviluppo più rapido. Il giornale che in Italia ha agito come
capofila di questa tendenza si chiama Decoder
ed in Rete presenta un sito molto vivace.
Anche lambiente delle case editrici in questo settore è abbastanza attivo a
Milano. Andiamo ad esempio a vedere il sito di una casa
editrice milanese che ha pubblicato libri come "Out of control" di Kevin
Kelly o "Il mio bambino difficile" di Albert Hoffmann, libri nei quali la
ricerca psichedelica e le nuove forme di spiritualità si collegano alla tecnologie
dell'immateriale.
Adesso è venuto il momento di lasciare Milano. Ricordo che un tempo, a porta ticinese,
c'era un mio amico che gestiva una libreria bellissima chiamata Calusca. Il mio amico si
chiamava Primo Moroni, ed è morto
qualche mese fa.
Vado a cercarlo nella rete underground e lo trovo in un sito che è a lui dedicato. |