I motori di ricerca non si limitano a cercare
gli argomenti che ci interessano con le parole chiave. Sono organizzati quasi tutti con le
rubriche tematiche che contengono, naturalmente, elenchi di siti web legati a
quell'argomento.
Osservando questi titoli possiamo capire che tra i frequentatori della Rete ci sono molti
appassionati di cultura. O, per lo meno, il materiale che si trova sul web è, in gran
parte, di carattere culturale.
Nella pagina iniziale di Virgilio, uno dei più noti motori di
ricerca italiani, sotto le caselle per l'inserimento delle parole da cercare in Rete,
troviamo un vero e proprio sommario. Come in un giornale. Tra i primi argomenti della
lista, vediamo cinema, musica, libri. Insomma, tutto quello che
nasce dalla produzione artistica. La cultura, quindi, anche nel senso del divertimento
popolare, non solo dell'intellettuale sofisticato.
Se selezioniamo questo "suggerimento" di Virgilio, e clicchiamo sul link "libri", ci troviamo in una
pagina veramente piena di proposte.
Certo, molti sanno che tra i successi commerciali
più clamorosi di Internet c'è proprio una libreria: Amazon.
La troviamo anche qui, naturalmente. Ed è normale che una società cerchi di non
lasciarsi sfuggire un'opportunità di business come quella offerta dalla Rete. Anche se si
tratta di vendere prodotti culturali, come i libri.
Ora, la Rete si è sempre presentata come una grossa opportunità
soprattutto per chi non dispone di grandi mezzi.
La cosa vale per chi pensa di aprire un negozio virtuale, ma anche per gli artisti che
possono presentare la propria produzione ad un pubblico immenso, a 60 milioni di utenti
Internet, spendendo poche lire o addirittura gratis.
Se vogliamo qualche esempio, clicchiamo sul link: "inediti". Con
tutta probabilità si tratterà di autori alla prima esperienza. E, infatti, ecco questo
elenco di siti in cui, come leggiamo in cima: "autori giovani e non; esperti o
meno, possono pubblicare gratuitamente i loro testi".
I nomi sono di per sé eloquenti "Fabula.it", il "Club degli autori", che forse
involontariamente si contrappone al "Club degli editori"; e poi "Book cafè"; "La pergamena virtuale"; "Biblioteca on line";
"Poems and poets".
Attenzione, però. Proprio sulla poesia leggiamo una descrizione un po'
prosaica: gli autori possono pubblicare le loro poesie e venderle on line. Confesso che
una volta entrato in queste pagine, non ho trovato nessun suggerimento su come poter
tentare di vendere on line delle poesie.
In compenso, i titoli delle varie sezioni sono molto vivaci e fanno
venire voglia di crearsi una cultura on line.
Ma forse vale la pena di soffermarci su uno di questi link: comics art, l'arte dei fumetti.
Ormai sono tutti d'accordo che anche questa è un'arte; e sembra
evidente che gli autori, sorpattutto i più giovani, si ispirino spesso al mondo
cibernetico e agli scenari ipertecnologici per le loro ambientazioni. Su Internet,
insomma, dovrebbero sentirsi proprio a casa loro.
Quello dei fumetti non è l'unico suggerimento che troviamo in questa
pagina: seguiamo il link "Rainkids".
Ci promette "suono visionario ma senza cd o vinile".
La pagina alla quale siamo rimandati, ci fa
delle promesse. E spiega che si tratta di un progetto: divulgare via Internet prodotti
culturali che racchiudano tutto: immagini, testo suono.
Questo gruppo che si è battezzato Rainkids ci sta lavorando sopra. Ma, a dire il
vero, tutto questo esiste già.
Un punto di partenza molto completo, soprattutto per chi preferisce
siti in italiano, è Quorum.
Mi è stato segnalato da un motore di ricerca per qualche strana
ragione che non ricordo. Ma dice di voler comprendere tutto quello che su Internet si
trova di multimediale.
In effetti, se dalla home page clicchiamo su "web multimedia" veniamo catapultati
in una specie di paradiso degli internauti spinti. C'è di tutto: musica, film, sport, radio; tutto con audio e video
da godersi sul proprio computer.
Perfino la religione è tra gli argomenti multimediali, insieme ai
documentari sulla medicina e sulla storia. Sarà felice chi aspetta con ansia che Internet
si trasformi al più presto in una televisione interattiva. E, in effetti, con le
tecnologie già disponibili, è già possibile vedere via Internet film o programmi
televisivi. Anche se la velocità di trasmissione rende le cose un po' complicate.
Ma
probabilmente la cosa più interessante è vedere che tra i film che si possono
richiedere, proprio come si fa con la Tv on demand, ci sono
titoli sconosciuti al largo pubblico.
Qualche esempio di successo c'è anche. Per esempio Douglas Coupland, giovane autore cult,
ormai celebre soprattutto tra i cibernauti, comunica con il pubblico direttamente tramite
il suo sito personale. Nella sua home
page vende anche i libri che scrive. E con un discreto successo.
Ma quanti possono essere i casi come questo? E' davvero sufficiente mettere in linea delle
pagine web accattivanti e proporre un buon prodotto per conquistarsi, come si suol dire, un
posto al sole? |