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Ciberculture - Navigazione del 02/12/98 

Rinascimento digitale

di Elena Capparelli

Servizio
Arte e scienza
di Mariagrazia Mattei


Disegno di Leonardo da Vinci"Le immagini della natura costituiscono le visioni del mondo dei naturalisti, che spesso non si sono limitati ad esporle verbalmente, ma sono riusciti – talvolta con grande efficacia- a visualizzarle. La loro funzione è quella ‘sinottica’, tendente a riprodurre ‘il piano, il cammino della natura’ in modo da potere esaminarlo con un solo sguardo, con un colpo d’occhio". In questo modo, Giulio Barsanti, professore di Storia del Pensiero Scientifico all’Università di Firenze, descrive in un suo saggio "La Scala, la Mappa, l’Albero" il ruolo delle rappresentazioni iconografiche per i naturalisti del Seicento.

Disegno di Leonardo da VinciLe Scalae Naturae erano, infatti, per gli scienziati dell’epoca, in primo luogo, un vero e proprio strumento conoscitivo. Ma il loro valore era anche di tipo estetico. In effetti già nel Rinascimento con i disegni di Leonardo e più avanti nel cinquecento con Andrea Vesalio, arte e scienza si trovano accomunate dall’obiettivo di riprodurre, nei particolari, le forme Disegni di Andrea Vesalioanatomiche di uomini e animali.Non deve stupire, quindi, che in determinati momenti storici artisti e scienziati concorrano, nella risoluzione degli stessi problemi. Pittori come Rembrandt e Masaccio, sono in rapporto con filosofi e matematici dell’epoca. La scoperta della prospettiva, comporta, infatti, lo studio delle regolarità matematiche che sottostanno alle geometrie dei corpi. Andrea VesalioLo vediamo documentato in un sito dedicato al rapporto tra prospettiva e scienze naturali nel Rinascimento.

Il desiderio di rappresentare la realtà e la natura per comprenderla o per raccontarla è, anche oggi, un terreno di convergenza tra arte e scienza.Ad esempio, gli oggetti matematici studiati da Benoit Mandelbrot, hanno delle proprietà che possono essere visualizzate. La possibilità di sfruttare l’estetica di queste figure geometriche ispira, da parecchi anni, ormai, artisti digitali, come René Ertzinger.
Ma l’arte digitale contemporanea cerca un rapporto consapevole con le più recenti scoperte scientifiche.Questo porta ad opere che si ispirano al mondo dei laboratori di ricerca e degli scienziati, non solo per l’uso della tecnologia, ma anche perché si rifanno all’immaginario legato al progresso scientifico.
RGB galleryEcco allora creazioni come quella di Yoshi Sodeoka, nel sito della RGB gallery, che giocano con le immagini digitali, e allo stesso tempo, parlano della dimensione tecnologica in cui ognuno di noi è sempre più immerso.
Ma la spettacolarità della scienza trova, oggi, la sua manifestazione di grandeur nelle città della scienza che sono sparse in giro per il mondo.
Questo è il sito de La Villette, la città della scienza francese, situata nella zona Nord di Parigi. A La Villette si può Citè des Sciences et de l'Industrievisitare una esposizione permanente dedicata aiParco della Scienza di Trieste nuovi media ed all’arte digitale. Infine, questo è il sito del Parco della Scienza di Trieste, un posto dove convivono l’aspetto ludico e quello pratico della ricerca scientifica.

ServizioIn uno stesso luogo è possibile, quindi, aggiornarsi, provare le ultime novità nel campo delle tecnologie della comunicazione digitale e godersi l’aspetto estetico delle creazioni scientifiche.

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