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Handicap - Navigazione del 01/12/98

Handicap e telematica / 2

di Giampiero Moncada

Servizio
Handicap e reti telematiche
di Stefania Navacchia


Handicap e telematicaNon tutti. Ma molti dei problemi di chi ha un handicap possono essere risolti semplicemente con l’informazione. E quando si parla di informazione, il mezzo telematico rimane imbattibile almeno per due ragioni: è veloce e costa poco!
In questo modo, ad esempio, una associazione di un piccolo centro, Castel San Pietro, in provincia di Bologna, fa conoscere a tutti le sue iniziative. Tra le altre, un piano per la mobilità urbana. Cioè l’abbattimento delle barriere architettoniche.Agire per reagireProprio la possibilità di creare pagine Web su Internet con poca spesa, a volte addirittura gratis, consente di creare anche delle associazioni partendo da un nucleo minimo: marito e moglie.

E’ il caso del Club di Letizia: un nome che ricorda una rubrica di posta del cuore, e invece è il sito dei genitori di una ragazzina, Letizia, appunto, che raccontano sul Web la loro avventura: genitori di una bambina cerebrolesa.

Il club di LetiziaA cosa serve un sito del genere? A chi lo promuove per sentirsi meno soli. Per dare un senso agli sforzi che compiono per risolvere un proprio problema: i risultati che ottengono per Letizia possono essere utili a tutti gli altri genitori con problemi analoghi. Naturalmente, un’associazione già organizzata e strutturata sul territorio, può utilizzare il Web per arricchire i propri servizi. Nel sito dell’Associazione Nazionale mutilati e Invalidi Civili è possibile trovare molte informazioni utili ai disabili di varie categorie: le possibilità di lavoro, ad esempio. Oppure un archivio di leggi e norme sull’argomento handicap. C’è anche un vero e proprio ufficio informazioni.
All’interno del sito si parla anche di turismo! Sì, perché handicap non significa solo problemi e sofferenza. Vuol dire anche un modo diverso di divertirsi, di fare le stesse cose che fa la maggior parte delle persone. Quindi, anche andare in vacanza.

E di turismo, delle possibilità che hanno i disabili di socializzare e divertirsi, parlano molti siti. Come la pagina dedicata ai servizi all’interno del sito dell’A.I.A.S, l’Associazione Italiana Assistenza Spastici, di Milano. C’è un vero e proprio “sportello vacanze”. A.I.A.S.Questa pagina serve a chi ha bisogno di aiuto per potere andare in vacanza.Ma serve anche a chi, invece, vuole dare il proprio aiuto.Sembra incredibile, ma a volte è difficile anche sapere dove si può andare a scambiare un po’ del proprio tempo con quello di un disabile.

Per chi, invece, intende il divertimento come sport: ecco il sito dell’”Associazione sportiva con noi” che organizza gare alle quali partecipano persone che si muovono con la carrozzina o non hanno le mani.
Associazione sportiva con noiInsomma, in certi casi Internet da proprio il meglio di sé per agevolare iniziative di solidarietà. Basta dare un’occhiata a certi elenchi di associazioni volontaristiche per rendersi conto che lo spazio virtuale diventa davvero molto concreto se si tratta di dare una mano. Servizio: Ausili tecnologici per disabili

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