Il rapporto
tra under e over nella Rete e' molto più sfumato ed intermittente di quanto sia il
confine tra avanguardia e sperimentazione nella cultura del passato. Il secolo che abbiamo
alle spalle ha visto infatti incontrarsi e scontrarsi le forze della negazione critica e
quelle della sperimentazione positiva in una lotta simbolica tra la critica radicale e
l'innovazione costruttiva. Ma nella Rete i due ambiti si intrecciano continuamente, basta
un clic per sprofondare dai cieli dell'istituzione agli inferi dell'underground, basta un
clic per trasferirsi dai circoli misteriosi della radicalita' intellettuale o
dell'esoterismo alle sfere razionali e luminose dell'istituzione. Del resto l'economia
postindustriale trae la sua linfa vitale dall'informalita' e della visionarieta' che
provengono dall'underground.
Percio' underground ed overground sono parole che hanno un significato sempre più
metaforico, ed anche indefinito, sfuggente. Anche le citta', le vecchie care citta' con le
loro mura, le loro strade ed i loro palazzi sono diventate qualcosa di indefinito e
sfumato, quando ci muoviamo nell'universo virtuale. Se digitiamo la parola firenze
alla ricerca dellunderground fiorentino, troviamo un nome illustre, il nome più
nobile dell'avanguardia novecentesca: dada.
ada non significa niente dicevano Tristan Tzara e Marcel Duchamp. Abolire l'arte
abolire la vita quotidiana abolire la separazione tra l'arte e la vita quotidiana, questo
era lo slogan dei dadaisti.
A Firenze hanno messo dada in Rete, ma non si tratta di un sito dedicato al dadaismo, anche se
nel design l'ispirazione qua e la' possiamo trovarla. Si tratta di un sito molto
articolato ed ampio che ospita molte voci della cultura di Firenze e non solo. Ad esempio,
uno spazio è dedicato ad un grande scrittore del nostro tempo, Thomas Pynchon, un romanziere del quale non si conosce la vera identità - si e' infatti sempre reso
clandestino agli occhi del pubblico e dell'informazione - ma del quale si conoscono bene i
libri, affascinanti e misteriosi.Dada.it
ospita inoltre Strano Network, uno spazio
creato e gestito da Tommaso
Tozzi, uno sperimentatore della Rete che da molti anni si batte sul fronte piu'
avanzato della ricerca tecnologica e dell'azione politica militante.
Tommaso Tozzi gestisce
questo spazio che fa parte del circuito Isole nella rete, e che organizza
convegni hacker, discussioni, campagne, ed azioni coordinate di Rete. Nello spazio di Strano Network troviamo inoltre Virtual Town.
Virtual Town si legge sul sito
- e' una vera e propria città con la biblioteca con libri elettronici, riviste
interattive, il museo (arte collettiva, mostre virtuali, free art project), il palazzo
della musica (musica collettiva, suoni digitali), la TV (special video, rassegne video,
video musicali), al cui interno si può consultare, o lasciare materiali digitali.
Esiste un palazzo dei network al cui interno si può entrare in contatto con le
comunità virtuali di altre reti telematiche. Inoltre esiste una zona "Hacker
Art" organizzata in livelli (livello 34, livello 35, livello 36 - stile Blade Runner)
all'interno della quale chiunque può costruire il proprio palazzo e autogestirselo come
meglio crede.
Per finire, sempre grazie a dada, questo sito importante da cui partire a Firenze,
possiamo accedere ad una mailing list molto interessante, che si chiama artiparty.
In questa mailing list si incontrano un certo numero di artisti e di critici
interessati al rapporto tra creatività ed innovazione tecnologica. Una mailing list molto
attenta al rapporto tra innovazione tecnologica e nuove forme di sensibilità estetica e
di produzione d'arte. |
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