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Tecnologia - Servizio del 25/12/98 

Assistenti elettronici 

di Antonio Leonardi

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Agenti della Rete
di Elena Capparelli


Oggi parliamo dell’interazione fra uomo e computer. Per noi abitanti dell’era digitale, interagire con le macchine e soprattutto con i computer fa parte ormai della vita quotidiana. Per molti di noi il computer e’ un inseparabile compagno di lavoro, a volte di svago; lo utilizziamo ogni giorno quando preleviamo i soldi da un bancomat o se compriamo un biglietto ferroviario da uno sportello elettronico.  Una consuetudine quotidiana, dunque e una familiarità sempre maggiore. L’interazione con le macchine rimane comunque ben diversa da quella che abbiamo con un altro essere umano. Fra due amici ad esempio, a volte può bastare un’occhiata per capirsi e questo perché due persone che si conoscono bene riescono ad interpretare il significato di uno sguardo o di un’espressione perché sanno inserirla in un contesto preciso di riferimento.
Ora, la questione è questa: è possibile inserire, almeno in parte,Intelligenza artificiale al MIT questa capacità prettamente umana, di "capirsi al volo" in una macchina? Umanizzare, per così dire, un computer in modo da sfruttare anche questo canale di comunicazione così sfumato ma così efficace?

Proprio questa è una delle sfide che affrontano oggi i ricercatori che siNick Negroponte occupano di Intelligenza Artificiale. Costruire macchine più elastiche, per così dire, con le quali poter parlare, anziché digitare su una tastiera, e che magari siano anche in grado di imparare qualcosa sui nostri gusti e quindi possano offrirci un servizio migliore.Oggi, i prototipi di questi computer e di questi Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trentoprogrammi vengono sperimentati in molti laboratori. Uno di questi è l’Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento diretto da Oliviero Stock.
Secondo Stock le macchine intelligenti del futuro saranno Oliviero Stockinvisibili e ci aiuteranno a vivere meglio. Ci aiuteranno nel lavoro, nel tempo libero, nella formazione e nel rapporto tra esseri umani. Per fare tutto questo dovranno essere capaci, prima di tutto, di comprendere noi esseri umani e di aiutarci, dato che non sempre, nella vita, ci sono amici o assistenti capaci di consigliarci, conoscendo le nostre esigenze e avendo competenze specifiche sul mondo nel quale dobbiamo muoverci.

Degli assistenti elettronici, dunque. Quasi dei segretari super efficienti che effettivamente potrebbero darci un aiuto prezioso. Infatti oggi il ritmo della vita è assai più veloce che in passato, la quantità di problemi da risolvere, di informazioni da considerare, di questioni da affrontare è sempre più alto. Invece il nostro tempo è rimasto, e rimarrà, di 24 ore al giorno. Quindi bisogna selezionare. E cosa c’è di meglio di un assistente che faccia la selezione per noi? Un segretario che ci conosca bene e sappia cosa è prioritario, cosa può attendere e cosa invece non merita alcuna considerazione? Cosi’, se un assistente vero, in carne e ossa, è un lusso riservato a pochi, se almeno parte delle capacità di unUn assistente elettronico targato Disney assistente-uomo potessero entrare in un assistente-elettronico, molte più persone ne riceverebbero i servigi.
Ma oltre che sul lavoro, queste macchine ci potrebbero aiutare anche nei momenti di svago. Per esempio chi non vorrebbe visitare un museo accompagnato da una guida esperta che gli descriva le opere, e che magari, una volta capiti i gusti del visitatore, lo indirizzi verso le sale che lo interessano di più? All’Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento stanno mettendo a punto proprio un sistema di questo tipo.

Ma vediamo come funzione la guida elettronica per i visitatori del museo del futuro. In un museo attrezzato da trasmettitori a infrarossi partono dei segnali che vengono catturati da un sensore collocato sulla cuffia che il visitatore indossa. Il sistema segue il visitatore e in base alle scelte di quest’ultimo dà le informazioni che ritiene utili. Compresi gli interessi del visitatore, il sistema gli suggerisce dei percorsi ‘personalizzati’.
All’Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento si lavora anche alla progettazione di ‘segretari intelligenti’ ovvero di programmi capaci di venirci in aiuto in momenti di lavoro o di svago in cui utilizziamo il ‘computer’. Per esempio nella gestione di immagini, nella loro archiviazione e ricerca.

Durante la visita all’Istituto per la Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trento abbiamo assistito alla spiegazione di un programma per fare un identikit . La possibilità di combinare rapidamente una serie di indizi per ricostruire un volto può essere utile, per esempio, per la ricerca di un sospettato da parte della polizia: si rimettono insieme tutte le parti che più ricordano quella persona e poi si ricerca negli archivi della polizia un volto corrispondente. Rispetto alla gestione di archivi immagini abbiamo seguito altri progetti affascinanti.   Scelta un’immagine la si può eleggere ‘parola chiave’ della nostra navigazione in Rete: questo programma ci consente infatti di andare alla ricerca per il web di tutte le immagini simili alla nostra.

Altrettanto utile in molte attività che abitualmente si svolgono con il computer nel trattare testi scritti è un altro ‘assistente elettronico’ capace di estrarre informazioni da testi.

Il sito dell'AnsaPrendiamo per esempio una notizia ANSA di natura finanziaria : il sistema legge il testo e ne analizza tutti gli elementi in modo intelligente. Fatto questo riassume le informazioni significative in un modulo : in questo caso, per esempio, le informazioni estratte sono l’ammontare del prestito obbligazionario in questione, il tempo in cui va restituito, l’ente erogatore, e così via. Un’altra frontiera della ricerca quindi, per rendere i computer più flessibili, amichevoli e quindi utili a chi li usa, è quella degli agenti intelligenti. Questi sono software per così dire furbi, in grado di affrontare situazioni e problemi imprevisti, e di collaborare con altri agenti. Certo per ora si tratta in gran parte di prototipi, ma proprio nella rete Internet alcuni di questi agenti-software sono già a disposizione degli utenti.; si tratta di programmi che imparano a conoscerci un po' meglio e con il tempo apprendono i nostri gusti e le nostre esigenze. Così, per esempio, ci possono aiutare a selezionare nell’immensa biblioteca del Web le informazioni che ci interessano di più, segnalandoci l’uscita di un nuovo Cd o il risultato della nostra squadra del cuore.

Ma possono anche scandagliare uno dei numerosissimi mercati digitali, cercando per esempio quale offre il prezzo migliore per un libro.

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