Tutto avvenne quando, nel 1957,
in piena Guerra Fredda, l'Unione Sovietica lanciò i satelliti Sputnik e Sputnik 2,
intimorendo pesantemente gli Usa per la possibilità di attacchi con missili balistici, e,
tra laltro, umiliando la nazione rivale sul campo dell'innovazione tecnologica.
Proprio qualche giorno prima del lancio, il presidente "Ike" Eisenhower aveva
nominato come segretario alla difesa Neil McElroy.
Costui era il dirigente della maggior casa produttrice di detersivi e saponi americana e fu
anche l'inventore della soap opera televisiva che utilizzò come strumento pubblicitario
per vendere più saponette. Neil McElroy aveva anche impostato nella sua azienda un modo
completamente libero di far ricerca, lasciando ai suoi scienziati carta bianca su
qualsiasi percorso essi volessero intraprendere. Questo stile, chiamato "ricerca a
ruota libera", fu quello che McElroy suggerì a Eisenhower per preparare la risposta
tecnologica all'Urss. Insieme a James Killian, allora rettore del noto laboratorio di
ricerca del Massachussets Institute of Technology, Eisenhower progettò Arpa (Advanced Research Projects Agency), l'agenzia per la
ricerca avanzata fortemente finanziata dallo stato e dipendente solo dal presidente.
L'apparato militare protestò, ma Eisenhower aveva già preso la sua decisione, e fu
proprio in quei laboratori che non avevano vincoli sui progetti e molti soldi pubblici a
disposizione, che già prima del 1966 s'incominciò a immaginare Arpanet, cioè la rete che si
trasformò, vent'anni dopo, in Internet.
I
laboratori di ricerca ad ampio raggio appartengono ad una tradizione solidamente
anglosassone e tutte le grandi aziende impegnate nel settore dell'Information Technology
hanno laboratori di questo tipo. Cerchiamo di vederne alcuni dei più noti. Il primo di
cui ci occupiamo e' il sito di Microsoft
Research l'organizzazione di ricerca della Microsoft corporation. Creata nel 1991 da
Bill Gates e Nathan Myhrvold, MR nasce con l'obiettivo di spingere in avanti il settore
della computer science cercando soluzioni innovative per rendere l'uso del computer sempre
piu' semplice e vicino all'utente. Niente di straordinario dunque esistono simili
organismi alla SUN, alla Oracle,
alla Intel tutte aziende statunitensi, la vera particolarita' di questo tipo di organismi
non sta in quello che fanno ma nella metodologia di lavoro, nella versatilita' di un
approccio alla ricerca che lascia larghissimo spazio alle iniziative personali.
Probabilmente il piu' noto laboratorio che conduce ricerche a largo raggio
nel settore di tecnologie dell'informazione e' il Medialab di Boston. Fondato nel 1985 a
partire da un preesistente gruppo di lavoro sulle architetture informatiche e ospitato dal
MIT il Medialab letteralmente sperimenta oggi le nozioni che un
domani diverranno comuni e raccoglie personalita' di primissimo piano nella scena del
digitale come Marvin Minsky nel settore della cognizione, e Seymour Papert in quello
dell'apprendimento. Nella sua prima decade di operativita' la maggior parte del lavoro del
Laboratorio era incentrato sul tentativo di estrarre un contenuto elettronico da
rappresentazioni tradizionali e fisiche con lo scopo di arrivare a elaborare
multimedialita' digitale. Il successo di quei primi lavori sta spostando l'attenzione su
un campo piu' ampio segnato dalla speculazione di Nicholas Negroponte. Indagare su
tutti i settori in cui gli atomi incontrano i bit.
I progetti spaziano su un campo amplissimo. Cinque consorzi per progetti speciali e una
ventina di gruppi di ricerca nei settori piu' disparati. Estetica e Computazione,
Epistemologia e apprendimento, Personalita' sintetiche, mimica e linguaggio narrativo. E
guardando all'interno dei singoli gruppi è sorprendente la ricchezza e varietà di
ricerche.
Il Medialab e' stato anche
pioniere nella collaborazione tra mondo
accademico e mondo aziendale. L'approccio al lavoro al suo interno e' del tutto
innovativo: lascia da parte le tradizionali divisioni tra le discipline. La parola chiave
dunque e' interdisciplinarita'. Ci si puo' sorprendere curiosando nella lista degli
sponsor a ritrovare anche nomi di aziende italiane. Nel gruppo di lavoro News in the
future c'e' il gruppo editoriale L'Espresso. In quello della digital Life la Saritel : tra
i fondi speciali c'e' anche la Telecom Italia. Questo e quanto accade negli Stati
Uniti ma che succede sul fronte europeo ?
L'organismo europeo forse piu' simile ad un laboratorio di ricerca di tradizione
anglosassone e' sicuramente il CERN di Ginevra. Il
piu' grande centro di fisica delle particelle del mondo. E' stato fondato nel 1954 e
rappresenta una delle prime joint ventures europee nonche' un prezioso esempio di
collaborazione internazionale essendo finanziato da 19 diversi paesi. I progetti del CERN sono incentrati dunque su un settore
estremamente specialistico con l'obiettivo di indagare la natura profonda della materia.
Al CERN
lavorano permanentemente 3500 persone ed 'e' visitato da oltre 6500 ricercatori
provenienti da oltre 500 universita' sparse in 80 paesi. Se pensate che tutto questo sia
completamente alieno dalla vostra esperienza, ci spiegano nel sito, vi sbagliate: lo
studio della fisica delle particelle fondamentali ha prodotto alcune applicazioni per la
vita di tutti i giorni ad esempio molte delle piu' usate tecniche di imaging in medicina e
non bisogna dimenticare infine che il www e' stato inventato proprio al CERN una decina di anni fa. |