La sedia
a rotelle è forse loggetto che più di ogni altro nel nostro immaginario
rappresenta il mondo dellhandicap. In realtà essa è un ausilio, cioè uno
strumento che permette a disabili con un deficit che impedisce la deambulazione di
muoversi allinterno di un ambiente, permettendo loro di compiere un azione che non
possono fare con le loro gambe. Ma prima di addentrarci in maniera più approfondita ad
esaminare il concetto di ausilio e la sua funzione ci sembra importante chiarire
la distinzione tra deficit ed handicap che negli ultimi anni costituisce
la base della riflessione su questo argomento.
Ad esempio se incontriamo una persona cieca, di solito si definisce non vedente: da una
parte abbiamo il deficit che è la cecità, mentre lhandicap sono gli ostacoli che
questa persona può incontrare, che possono derivare da assenza di ausili, mancanza di
educazione a servirsi di un registratore, assenza di uneducazione percettiva,
ritmica. Questi sono gli handicap. Non sono dei dati, ma sono piuttosto degli
inconvenienti, degli ostacoli che possiamo cercare di ridurre.
Il deficit, quindi è un dato irreversibile, che non si può modificare, come ciò che
è scritto nei nostri cromosomi (ingegneria genetica a parte). Lhandicap invece è
la situazione problematica che nasce dallincontro tra deficit e ambiente fisico o
sociale.
Il concetto di ausilio è interessante perché può avere due modi di intendersi. Non
necessariamente bisogna fare una scelta. Cè un ausilio che è comunemente usato da
molte persone e che può servire a tutti con piccole modifiche per chi ha dei bisogni
particolari. E lausilio per la comunicazione a distanza, che chiamiamo
telefono, è lausilio della scrittura. Anche quello è un ausilio. La scrittura può
servirsi di ausili perché può servirsi della penna, può servirsi di un computer. Al
computer si può collegare un supplemento del computer, che è la posta elettronica e
tutte queste possibilità di ausili
diffusi. Ci sono poi gli ausili che hanno bisogno di essere più specificamente mirati a
dei bisogni particolari, per esempio la barra Braille, è un ausilio che permette al
personaggio che indicavo prima, cioè a un cieco, di avere una lettura con i rilievi
dellalfabeto della scrittura Braille.
Ausilio quindi è tutto ciò che consente ad una persona di svolgere o di svolgere
meglio alcune funzioni. In fondo, se ci pensiamo bene tutte le tecnologie informatiche
sono ausili, per velocizzare i calcoli, o, nel caso di Internet, per facilitare il
trasferimento di dati da un luogo allaltro.
Le nuove
tecnologie che noi tutti conosciamo (la tastiera, il modem, il mouse, il Joystick, il
video) possono costituire uno strumento per aiutare i portatori di handicap in determinate
attività: possono, ad esempio, facilitare la comunicazione per chi ha difficoltà
nellarticolare il linguaggio verbale, consentendo di utilizzare maggiormente la
scrittura rispetto alloralità.
In parte il problema del rapporto tra handicap e nuove tecnologie è già entrato nella
mentalità delle grandi multinazionali, e conseguentemente, nella nostra cultura.
Microsoft, ad esempio, ha inserito in Windows 95 ed in Windows 98 la possibilità di
adattare alcune funzioni hardware alle esigenze dei disabili. Attraverso licona
"accesso facilitato" è possibile controllare lo spostamento del mouse tramite
tastiera, evitare di dover utilizzare più di un tasto contemporaneamente, attivare
segnali acustici al posto di quelli visivi o viceversa ecc.
Anche altre case società produttrici di software si stanno impegnando su questo fronte. Qui a MediaMente, nella passata
stagione, abbiamo già parlato del browser, "Operasoftware",
uno dei tanti programmi di navigazione che si propongono come alternativa alla grande
battaglia che si sta combattendo tra Microsoft e Netscape. Una delle caratteristiche del programma
consiste nel fatto di essere stato pensato anche per i disabili, e quindi per rendere
accessibile a tutti Internet.
Questo è possibile grazie a qualche piccolo accorgimento, attraverso cui il browser
adatta una pagina Web ai diversi tipi di handicap. Così "Opera" consente ad esempio la navigazione
anche solo attraverso luso della tastiera, permette di ingrandire a piacimento sia
testo che grafica, di emettere segnali acustici nel momento in cui si sceglie una zona
attiva, oppure quando il programma termina di caricare una pagina, o non riesce a
collegarsi con un indirizzo.Vi sono anche ausili più specifici, cioè, nati pensando a
persone con particolari deficit. Abbiamo così una lunga serie di hardware e di software.
Una delle realtà nazionali più aggiornate sugli ausili per disabili è lAusilioteca di Bologna, un servizio
pubblico gestito attraverso una convenzione con lAUSL e l'AIAS del capoluogo
Emilano. Unéquipe multidisciplinare (composta da un fisiatra, un psicopedagogista,
un ingegnere elettronico, due educatori informatici, un tecnico informatico) svolge
attività soprattutto di consulenza, informazione, (cartacea e telematica, attraverso un
sito Internet in cui è anche disponibile il catalogo di tutti gli ausili e banche dati
riguardanti lhandicap). Vengono svolte inoltre collaborazioni con altri soggetti
istituzionali e attività di formazione ed aggiornamento. Da circa due anni lAusilioteca sta promuovendo un
progetto (g.l.i.c), insieme ad una ventina di altri centri simili a livello nazionale, per
la realizzazione di una rete che consenta un servizio che copra tutto il territorio
italiano. Purtroppo le diverse realtà organizzative non hanno consentito finora di
realizzare questi intenti per la mancanza di strutture adeguate soprattutto
nel meridione. Il compito principale che si è prefissa lAusilioteca è quello di creare un
collegamento fra i reali bisogni dei disabili, le loro abilità residue e le possibili
soluzioni che si possono adottare e che sono disponibili sul mercato. Per questo si cerca
di adattare lausilio alla realtà sia fisica sia relazionale dello stesso
handicappato. Oltre la mostra permanente, dove è possibile visionare sia hardware
che software utilizzabili nellambito riabilitativo, comunicativo, scolastico,
occupazionale, relativo alla gestione della casa e del tempo libero, una delle attività
preminenti dellAusilioteca è la consulenza. In questa fase vengono coinvolte tutte
le persone direttamente interessate al problema da risolvere (oltre allo stesso portatore
di handicap anche familiari, insegnanti, operatori, ecc.) per poter tracciare una proposta
di progetto duso che verrà poi sviluppato. Parlare di progetto significa parlare di
adattabilità: uno stesso ausilio non è di per se risolutivo ma deve essere integrato al
contesto di vita del disabile In questo senso anche le scelte del hardware e del software
non vengono mai compiute separatamente, ma sempre coordinate in vista della
realizzazione di un progetto concreto. A tal fine la persona viene seguita in fase di
addestramento e, per quanto riguarda lhardware, viene ad esempio svolto un
attento lavoro di analisi su aspetti relativi alla postura ed alla posizione
dellausilio nellambiente fisico Tuttavia parlare di "adattabilità"
significa sia che uno stesso ausilio può assolvere funzioni differenti a secondo del tipo
di "disabilità" con cui deve interagire, sia che lo strumento può assumere
fisionomie differenti. Ad esempio una comune tastiera del computer può avere forme
diverse per rispondere meglio ai bisogni della persona. Questo processo di adattamento è
sempre finalizzato al raggiungimento di unautonomia allinterno di un contesto
fisico o sociale. In questo senso è molto interessante questo piccolo strumento di
comando che può contenere le funzioni di 10 telecomandi di casa e che può essere
azionato anche attraverso sensori, cioè ausili in grado di trasformare in segnale
digitale il più piccolo movimento al fine di sfruttare al massimo ogni capacità residua
del disabile. Ci sembra questo un valido esempio di come lera dei bit può favorire
anche in modo semplice lautonomia di una persona con deficit allinterno di un
ambiente fisico come la propria abitazione.
Liniziativa dellAusilioteca
di Bologna ci dimostra che non è sufficiente mettere un elaboratore elettronico
"nelle mani" di un disabile per aver risolto i suoi problemi. E' necessario che
l'uso delle nuove tecnologie rientri all'interno di un progetto. L'uso delle macchine deve
essere guidato dall'intelligenza umana, evitando il puro tecnicismo, cioè un uso delle
tecnologie fine a se stesso.
Il progetto duso deve basarsi sulle capacità residue del disabile, cioè su
quelle funzionalità, fisiche, psichiche o mentali che il deficit non ha pregiudicato o ha
compromesso solo in parte. Questo risulta assai evidente, sempre in materia di ausili se
si prende come esempio la possibilità di attivare un sensore esclusivamente con la
palpebra dellocchio se questo è lunico movimento che una persona è in grado
di compiere.
Parliamo ora di Internet. La telematica si
è rivelata un ausilio prezioso per i disabili. Lo dimostra la sempre crescente
visibilità che si sta ritagliando il tema dellhandicap in
Rete.
Molti ascoltatori di MediaMente
ci chiedono indicazioni su siti che segnalino delle opportunità legate allo sviluppo
dellICT in relazione ai temi dellhandicap. Un sito italiano interessante da
segnalare è quello dellAssociazione per lo sviluppo di progetti informatici per gli
handicappati, il cui indirizzo Web è www.asphi.it.
Vi si trovano molte notizie sulle attività e gli scopi della associazione, e un
fondamentale elenco di approfondimenti e di link sulla disabilità. Nel sito è fra
laltro possibile avere informazioni su attività di formazione e integrazione
professionale nel campo dellITC destinate ai disabili, sullo sviluppo e
limplementazione di nuovo software, su progetti nazionali e europei finalizzati
allintegrazione scolastica, sociale e lavorativa dei disabili. Fra le varie
attività dellAssociazione segnaliamo poi lappuntamento annuale di Handimatica. Handimatica è una mostra-convegno
nazionale organizzata in collaborazione con La Regione Emilia Romagna e il Dipartimento
Scienze dellEducazione Università degli studi di Bologna. In particolare Handimatica si offre come spazio di discussione, ma
anche di presentazione di progetti, di casi concreti e si segnala ormai come appuntamento
imprescindibile per quanti sono interessati al tema dellinformatica e della
telematica a favore delle persone disabili. Nel sito web di Handimatica, oltre a tutte le informazioni
sulla prossima edizione del convegno è possibile trovare i testi integrali delle
relazioni presentate al convegno dellanno scorso.
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