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Privacy e segreti -   Navigazione dell' 11/11/98

Diritto alla privacy: le risorse su Web

di Giampiero Moncada

Servizio
Privacy e tecnologie digitali/1
di Gomma


Truman BurbankQuello di Truman è forse l’esempio più clamoroso di violazione della Privacy che il cinema sia riuscito ad inventare. Il malcapitato protagonista di questo film scopre, quando è già sposato, di essere stato spiato fin dalla nascita da una miriade di telecamere nascoste che hanno diffuso immagini e voci della sua vita privata in tutto il mondo.

Un paradosso, sicuramente; ma ad aver paura di essere spiati cominciano ad essere veramente in tanti. Spiati al telefono; controllati dall’amante o dalla moglie; perfino, più banalmente, dal portiere, che fruga nella corrispondenza.

Ma che diritto abbiamo noi di tutelarci, di difenderci da queste intrusioni?

La legge di cui tanto si parla, quella sulla tutela della Privacy, proibisce davvero le intercettazioni telefoniche? Anche quelle della Polizia?

E, se scopro che l’ufficio dove lavoro tiene un archivio con notizie sui dipendenti (me compreso) cosa posso fare? A chi mi rivolgo?

Beh: figurarsi se su Internet mancano informazioni anche su quest’argomento. Tanto più che la Rete è messa sotto accusa, spesso, perché viene usata come strumento per violare la Privacy di qualcuno. Ma prima di vedere quest’aspetto cerchiamo di sfruttare Internet per saperne di più.

Al sito www.privacy.it si può dare il premio della tempestività. AncoraLogo prima che la legge italiana fosse approvata dal Parlamento, e pochissimi ne sapevano qualcosa, era stato già registrato il dominio "Privacy.it". L’idea è stata di alcuni professionisti che hanno messo in piedi una società di Logoconsulenza. Avevano capito per tempo che di quest’argomento si sarebbe parlato sempre di più nel giro di un paio d’anni, ed hanno deciso di specializzarsi. Come spesso accade, anche se l’obiettivo è di natura commerciale, le informazioni che ci si trovano dentro, disponibili gratuitamente, sono comunque interessanti. Vi si trova, fra l’altro, il testo della legge (legge n. 675 - 31/12/96) che si può scaricare per intero, con tutte le numerose aggiunte e modifiche apportate in poco più di un anno. Si trovano anche interventiLogo di esperti e interviste a politici e dirigenti della pubblica amministrazione. Beninteso, il testo di legge si trova anche in numerosi altri siti. Come, ad esempio, nel sito di carattere giuridico "Jei", che sta per "Jus e Internet", dove all’argomento viene dedicata un’intera sezione."Privacy.it", però, è specifico e dedicato espressamente e solo a questo argomento.

LogoSimile a questa, ma in inglese, è la "pagina della privacy". Anche qui troviamo notizie d’attualità e testi di legge che riguardano la possibilità di tutelare la propria riservatezza. Ma chi ha avuto l’idea di creare un sito del genere? Come si legge nella pagina di presentazione, si tratta di un’associazione senza fini di lucro, che si occupa di diritti umani. E quello della privacy rientra a pieno titolo tra i diritti umani fondamentali.

Senza fini di lucro è anche un’associazione italiana, costituita daLogo professionisti e aziende. Si tratta dell'"Associazione Nazionale Garanzia della Privacy". Inutile dire che anche in questo caso si trovano notizie, testi di legge e link utili a chi si vuole occupare dell’argomento. Tra gli scopi dell’associazione troviamo l’assistenza legale ai soci.

Quello della privacy non è, naturalmente, solo un problema italiano. Tant’è vero che il termine che usiamo è inglese. Come hanno affrontato e risolto (se ci sono riusciti) questo problema nel resto d’Europa o in America? Anche in questo caso, la risposta la troviamo in Rete; anzi, ce la suggerisce proprio il sito Privacy.it.

Nella pagina che raccoglie i link, gli indirizzi utili, sono elencati un’infinità di siti che riguardano quest’argomento per ciascuna nazione.

Si comincia, nell’ordine, con le istituzioni europee e con l’Italia. Quindi si passa agli altri Paesi: dall’Inghilterra alla Francia all’Austria, per arrivare agli Usa e alla Nuova Zelanda.

In questo modo possiamo rispondere facilmente alla domanda che sorge davvero spontanea: ma all’estero, hanno una legge come la nostra? O le loro leggi sono migliori? Oppure fanno proprio a meno di avere delle norme specifiche?

In questo sito finlandese molti dei link ospitati nelle sue pagine sono descritti con qualche riga di commento in italiano.

Ma, naturalmente, una volta visitati, per poter capire cosa c’è scritto, si dovranno conoscere le lingue straniere.

Ma fra i tanti siti dedicati alla Privacy, dove sarà quello del Garante?

Non c’è. Per quanto curioso, l’autorità che registra nei suoi archivi gli archivi informatici di tutti gli italiani, non ha un proprioServizio sito Web. Hanno dichiarato di volerlo attivare al più presto, ma è passato, ormai, più di un anno e il garante continua a rimanere senza un proprio sito. Per questo si fa riferimento a quello dell’Aipa, ovvero l’Autorità per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione. Dove, però, non c’è una sezione dedicata espressamente all’argomento. Ma, con un motore di ricerca interno, si può chiedere di visualizzare documenti e notizie su qualunque aspetto della pubblica amministrazione.

Ma viene spontaneo chiedersi: perché si parla tanto di Privacy da quando esiste Internet e l’informatica si è diffusa tra la gente comune? Per capirlo, vi diamo appuntamento alla prossima puntata di MediaMente dedicata alla privacy.

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