Da sempre la
pubblicità impone modelli di vita, modifica abitudini, ne crea di nuove, esercitando
spesso una forza di condizionamento che obbliga a consumi del tutto superflui. Ma quali
sono le tecniche comunicative che rendono uno spot più efficace di un altro? Dentro Advertising age, potete scoprire alcuni dei trucchi attraverso
i quali la comunicazione pubblicitaria funziona.
Che anche Internet sarebbe diventato, nel giro di pochi anni, un enorme
veicolo di trasmissione di messaggi pubblicitari, forse era prevedibile, ma non scontato.
La Rete, inizialmente ha rappresentato infatti una sorta di alternativa alla comunicazione
di tipo verticale caratteristica dei media tradizionali e soprattutto non è nata come
operazione di natura commerciale. Tuttavia da qualche anno la pubblicità cerca il modo
migliore per conquistare la Rete.
Come ti chiami? Quanti anni
hai? Che lavoro fai? Quali sono le tue preferenze? Siamo allinterno di my.yahoo.com:
rispondendo a queste domande avete tracciato un vostro profilo e vi siete garantiti dei
percorsi personalizzati allinterno della Rete. Il tutto gratis, come leggete in questa pagina.
Dopo aver riempito il classico modulo per usufruire dei servizi offerti
dal sito, infatti, avrete la possibilità di seguire landamento dei titoli di borsa
su cui avete investito, verrete aggiornati sui siti che riguardano gli argomenti che vi
interessano e potrete leggere un giornale telematico personalizzato. Ma cosa centra
tutto questo con la pubblicità in Rete?
Naturalmente
laccesso personalizzato è anche il modo più semplice per le agenzie di pubblicità
per rivolgervi messaggi promozionali e banner tarati sui vostri interessi. Questo nuovo
modo di muoversi in Rete e di sfruttare la
comunicazione interattiva, si ritrova anche nelle pagine del sito dove siamo adesso : firefly.com. Lofferta è quella di un software in
grado di permettere alle aziende di raggiungere i propri clienti ideali e di facilitare i
navigatori nella costruzione di percorsi personalizzati. Tutto questo, almeno
apparentemente, sembra favorire sia il singolo utente della Rete che lazienda che
vende i suoi prodotti.
Ma siamo sicuri che questa crescente personalizzazione
dei messaggi promozionali, in cui è il singolo
utente a indicare i propri interessi, non serva semplicemente ad alimentare
lillusione di controllare la pubblicità? Chi ci tutela dalle interpretazioni
scorrette dei dati che forniamo alle agenzie di pubblicità che lavorano in rete? In altre
parole, dietro alla sensazione di libertà, che corrisponde alla maggiore interattività
che solo Internet può permettere, quale forma di persuasione occulta si cela? In questo
sito fourcorners potete
trovare molti "avvertimenti" che riguardano il linguaggio delle pubblicità, e
leggere svariati articoli che denunciano il meccanismo consumistico che si cela dietro
ogni promozione pubblicitaria, anche quelle moderne e personalizzate di cui abbiamo
parlato oggi.
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