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Futuro - Navigazione del 05/11/98

L'uomo del futuro: gli immortalisti

di Michele Alberico

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di Fabio Cleto


Dopo aver discusso di scenari possibili e probabili nel futuro delle nuove tecnologie, dopo esserci domandati come saranno le città, i tempi del lavoro, le nostre abitudini viene istintivo porsi un’altra domanda. Come sarà l’uomo nel futuro? A questa domanda alcune persone in Rete hanno dato una risposta sorprendente: l'uomo sarà immortale.

Chi sono queste persone? Difficile dirlo: possono in genere essere definiti con il termine "immortalisti" ma appartengono a scuole, sette o congreghe anche molto diverse tra loro. Transumanisti, estropiani, immortali, memetisti, erisianisti. C’è da perdersi nella ricchezza di chiese e pseudoreligioni che fioriscono nel sottobosco della Rete. Date, ad esempio, un’occhiata alla lista offerta da Yahoo nella categoria dedicata alle religioni di Internet. Vediamone alcune.

Ogni epoca storica ha un suo proprio modo di affrontare questioni cruciali. I curatori del sito Principia Cybernetica Project pensano che in questo momento, cioè nell’età dell’informazione, siano la scienza in generale e la cibernetica in particolare a fornire le basi per un sistema filosofico nuovo. Uno dei nuovi principi che regolano l’era dell’informazione è appunto la ricerca dell’immortalità. "Principia Cibernetica" riconosce almeno tre forme di immortalità affermatesi nel passato: l’immortalità metafisica o religiosa, nient’altro che l’immortalità dell’anima così come ci viene insegnata da molte religioni monoteiste; l’immortalità creativa, quella che proviene dalla produzione artistica e l’immortalità biologica, cioè semplicemente l’eterna sopravvivenza del nostro corpo. Accanto a queste ne viene però individuata una nuova, la forma moderna che ha assunto l’idea di immortalità nell’era delle reti e del digitale: l’immortalità cibernetica.

Immortality programNon si tratta d’altro che del trasferimento della nostra coscienza in un sistema informatico molto complesso che ne preservi l’unità nel corso dei secoli a venire. Una simile possibilità viene basata sui principi di una disciplina chiamata Memetica. La Memetica studia infatti il modo in cui si riproducono e si diffondono i Memi, unità minime di esperienza, pensiero o idee che costituiscono l’equivalente psichico dei geni. Se il patrimonio genetico si trasferisce in linea verticale dai genitori verso i figli, il patrimonio memetico si trasferisce orizzontalmente e virtualmente senza limiti. L’immortalità cybernetica è la trasposizione del patrimonio memetico in una struttura informatica in grado di accoglierlo e diffonderlo.

Tanshumans Il secondo sito dedito alla causa è Transhuman.org. Il movimento dei Transumanisti nasce dalla convinzione che l’uomo stia superando uno stadio evolutivo che lo porterà oltre l’umanità ad un livello ancora non comprensibile che può essere definito solo come postumano. Il punto di passaggio tra l’umano e il post-umano è chiamato transumanesimo.

Uno dei compiti primari che si prefigge questa scuola di pensiero è la tensione ad estendere la vita il più possibile ed eventualmente fino all’immortalità, dal momento che a conti fatti la vecchiaia e la morte rappresentano due dei più seri ostacoli allo sviluppo personale e alla libertà individuale.

Immortalism

Ma i transumanisti sono dotati di sano pragmatismo e si rendono conto che buona parte dei successi a cui mirano non sono raggiungibili nell’arco di una vita: alcuni contano così sulla possibilità di passare almeno il prossimo cinquantennio in sospensione criogenica in attesa che qualcuno risolva problemi che al momento sembrano solo questioni di fantascienza. Tanto più che, secondo i transumanisti, l’animazione criogenica è una scommessa che conviene sempre affrontare. Dopotutto ognuno di noi è destinato a morire e quindi, se sospendere la vita non porta ad alcun risultato, non avremo perso nulla.

Ma cos’è la morte? L’idea che la morte sia nient’altro che un’abitudine viene sostenuta con una certa energia dalla parabola del tacchino. Un tacchino un bel giorno si sveglia nella sua aia chiedendosi perché i suoi simili non sopravvivano al giorno di Natale. Ma tutti i compagni a cui formula la domanda non fanno altro che ribadirgli la necessità di quel passaggio; alcuni arrivano addirittura a consigliargli di rivolgersi a un gruppo di consulenti Natalizi che lo aiuterà a preparare con dignità questo grande evento. Il tacchino annuisce ma il giorno dopo nessuno lo trova più perché nella notte se l’è data a gambe nella foresta.

Herb BowieLa stessa tesi è sostenuta da Herb Bowie che nel suo libro Why Die? chiede appunto "perché morire visto che la vita è tanto bella?", "perché non scegliere semplicemente di vivere per sempre?"
E come se non bastasse scrive: "l'immortalità fisica sembra ridicola a molti solo perché sembra contraddire l’esperienza finora accumulata dall’umanità. Dal fatto che la gente sia sempre morta si desume che morire sia un fatto naturale". Il segreto della vita eterna è insomma perso da qualche parte su Internet. Se ne volete la versione più semplice probabilmente la potete trovare all'indirizzo www.mwt.net/~immortal che insegna come diventare immortali in 15 semplici passi. Buona fortuna, ci vediamo il prossimo secolo.

 

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