Dalla TV alla rete RAI Educational

Puntata del 25 dicembre 1996

Comunicazioni personali
Prospettive della comunicazione interpersonale: telefonia e altro.


In questa puntata cercheremo di capire le tendenze per il prossimo futuro sia dal punto di vista tecnologico che da quello economico e normativo.

Introduzione

Buonasera e benvenuti a MediaMente.

In questa puntata ci occupiamo degli sviluppi che si stanno verificando nei sistemi di comunicazione personale.

Quando dico sistemi di comunicazione personale, mi riferisco a tutti quei dispositivi che la tecnologia mette a disposizione di ognuno di noi per comunicare con chi vogliamo quando vogliamo.

La rivoluzione digitale è infatti la prima rivoluzione tecnica che sembra invertire la tendenza ad accentrare i mezzi di comunicazione in mano a pochi.

La stampa, il cinema e poi la radio e la televisione hanno sempre più concentrato la possibilità di inviare messaggi in poche mani (e soprattutto teste), lasciando alla maggioranza la sola facoltà di ricevere.

Al contrario la maggior parte dei sistemi di comunicazione digitale si caratterizzano proprio per la loro intrinseca potenzialità di diffusione: il personal computer, la telefonia mobile, Internet: tutti questi sistemi hanno in comune il fatto di essere virtualmente a disposizione di ognuno. Tramite queste tecnologie siamo in grado di comunicare da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

Naturalmente a questo sviluppo tecnologico corrisponde una trasformazione della abitudini comunicative e dunque grandi affari dal punto di vista economico. Non stupisce dunque che intorno ai sistemi di comunicazione personale si stia sviluppando una enorme battaglia economica.

Telefonia Cellulare

Certamente la tecnologia più importante nel settore della comunicazione personale è la telefonia mobile. Nel giro di pochissimi anni il telefono cellulare si è diffuso nella vita quotidiana, fino a diventare un vero e proprio status symbol.

Ma, prima di tutto, cerchiamo di capire come funziona il telefono cellulare.

Come funziona il cellulare

Un telefono cellulare sfrutta le onde radio per trasmettere la voce - è insomma una specie di ricetrasmittente - e per essere captate e rimbalzate fino al mio interlocutore le onde radio emesse dal mio telefonino hanno bisogno di arrivare a una stazione di ricevimento non troppo distante da me - una stazione che si trova nella mia stessa 'cella' d'azione.

Il funzionamento dei telefoni cellulari si basa dunque sulla divisione in piccole 'celle' del territorio nel quale vogliamo operare.

Attualmente ci sono due tipi di telefoni cellulari: il primo, il più antico per così dire si chiama TACS. Il Tacs si basa su una tecnologia di trasmissione di tipo analogico, un po' come la radio e l e televisione attuale. La portata di un cellulare TACS è nazionale. Si tratta dei telefonini atualmente più diffusi (circa 4 milioni di esemplari) ma è destinato ad andare in disuso entro il 2003.

Il tipo di cellulare più recente si chiama GSM - una sigla che vuol dire Global System for Mobile communication. IL GSM usa un sistema di trasmissione digitale.

Rispetto al TACS il GSM ha diversi vantaggi. In primo luogo la rete di supporto ai telefoni GSM è internazionale - nel nostro caso, europea.

In secondo luogo la memoria che contiene tutti i dati sull'abbonato, ad esempio il numero di telefono - è in una carta estraibile. In questo modo l'utente può 'portarsi dietro' solo la carta ed usare il telefonino dell'albergo, o del taxi. E questo in tutta Europa.

Lo stato del mercato

Alla diffusione sociale della telefonia mobile corrisponde naturalmente un importante fenomeno economico. Solo in Italia il volume di affari in questo settore si stima in una cifra intorno ai 10000 miliardi di lire all'anno.

In questo settore dunque si stanno concentrando gli interessi di grandi aziende. Attualmente in Italia si confrontano due gestori di telefonia mobile.

La TIM, società del gruppo STET che conta quattro milioni di abbonati al sistema Tacs, per cui è monopolista, e un milione al sistema GSM.

E la Omnitel, società del gruppo Olivetti, che opera solo nel segmento GSM, con circa 600.000 abbonati.

Ma a breve (si parlava di fine anno ma è stato annunciato un rinvio) verrà bandita una gara per il terzi gestore, gara a cui si stanno preparando il consorzio Albacom, composto da Mediaset, BNL e British Telecom, e l'Enel che ha annunciato il suo ingresso nel settore proprio in questi giorni. Studio con Kk nelle pagine web delle rispettive aziende.

Lo sviluppo della telefonia cellulare

  • Intervista a Mauro Sentinelli

Abbiamo visto prima come funziona il cellulare. Ma quali saranno gli sviluppi tecnologici del prossimo futuro?

Ne abbiamo parlato con Mauro Sentinelli, vicedirettore generale di TIM, e grande esperto in questo settore.

Si parla molto di una nuova tecnologia GSM, il DCS 1800. Ci può spiegare di cosa si tratta?

Gli abbonati ai sistemi di telefonia cellulare sono in costante crescita. Quali saranno le tendenze del mercato nei prossimi?

Alcuni sostengono che la comunicazione vocale in un prossimo futuro si sposterà del tutto sulla rete mobile, per lasciare alla rete fissa solo la trasmissione di dati e di servizi telematici. È d'accordo con questa impostazione?

Il Dect

L'ultima novità in fatto di telefonia portatile si chiama DECT.

Il DECT che sta per Digital Extended Cordeless Telephone più che un sistema di telefonia mobile in senso stretto è una evoluzione del telefono portatile di casa. Molti di voi ne avranno già uno in casa. E si saranno accorti che il suo raggio di azione, anche per i migliori, non supera le mura dell'appartamento o a malapena raggiunge il giardino.

Con la tecnologia DECT il portatile di casa aumenta il suo raggio di azione fino a trecento metri. Insomma, si può arrivare fino all'alimentari sotto casa.

Non sembra una grande evoluzione direte voi.

Il fatto è che DECT, oltre ad essere più potente è anche in grado di cambiare centralina automaticamente, se ne trova una, e se la velocità di spostamento è inferiore ai 40 kmh. Allora, se qualcuno colloca nel territorio una centralina ogni seicento metri al massimo, il DECT si comporta come un vero e proprio cellulare, ma al costo di una normale telefonata.

È quanto ha annunciato di voler fare la Telecom a partire dalla fine di questo anno.

Questo annuncio naturalmente ha causato notevoli tensioni tra Telecom, da una parte, e TIM e Omnitel dall'altra, che si sentono minacciate nel loro business di gestori della telefonia mobile.

I problemi normativi

Un primo risultato di queste tensioni è stato l'annuncio che le tariffe DECT saranno più alte e meno competitive dunque, ma la battaglia è appena iniziata. Abbiamo chiesto a Giuseppe Richeri di esprimersi su questo argomento, ed in generale sui problemi normatvi relativi alla telefonia mobile e portatile.

Integrazione tra comunicazione mobile e personal Computing

La comunicazione vocale mobile ancora oggi rappresenta il settore su cui si concentrano le maggiori attenzioni da parte dei gestori. Ma forse gli sviluppi futuri più interessanti saranno dati dalla integrazione tra telefonia cellulare e il cosiddetto mobile computing, l'informatica portatile.

Si tratta di una integrazione facilitata dalla tecnologia GSM, che come abbiamo detto è un sistema di trasmissione digitale.

D'altronde già oggi i computer portatili possono essere collegati ad un cellulare attraverso delle piccole schede di interfaccia, denominate PCMCIA.

Lo sviluppo successivo in questo consiste nella fusione tra micro-computer portatile e telefono digitale in un unico dispositivo di comunicazione e trattamento dell'informazione.

In realtà non dovremo aspettare molto. Una delle più grandi ditte produttrici di telefoni cellulari ha già realizzato un oggetto di questo tipo. Come potete vedere si tratta di qualcosa a metà tra un cellulare ed una agenda elettronica.

Ma le potenzialità di questo oggetto sono decisamente interessanti. Infatti il sistema permette di ricevere ed inviare fax, ed è in grado di inviare posta elettronica e persino di navigare su World Wide Web. Proprio così: come potete vedere in questo momento sul piccolo schermo stanno scorrendo le pagine del Nostro sito.

Per ora i limiti sono ancora notevoli: gli schermi non sono propriamente piacevoli, e la velocità di trasmissione è limitata ai 9600 bps. Ma già ora si parla di sostanziali sviluppi in entrambi i campi.

Telefonia su Internet

Come avete capito ci troviamo nel pieno di una fase innovativa che attira grandi interessi e minaccia di sgretolare posizioni consolidate di mercato.

A confondere ancora più le acque delle telecomunicazioni personali di recente ha fatto la sua comparsa la telefonia su Internet. Di cosa si tratta?

Molti di voi utilizzeranno già dei computer con capacità multimediali, dotati quindi di una scheda sonora per la riproduzione dei suoni digitalizzati e di un microfono per digitalizzare a nostra volta suoni che vogliamo immagazzinare nel computer - ad esempio la nostra voce.

La telefonia su Internet sfrutta esattamente questo meccanismo: una volta digitalizzati, i suoni camminano lungo la rete dal mio computer a quello del mio interlocutore, che potrà ascoltarli.

Il grosso vantaggio di questo sistema è che la telefonata avviene sfruttando la rete Internet, e non la normale rete telefonica. Per chiacchierare con una amica americana devo dunque pagare solo la telefonata necessaria a collegarmi con il sistema che mi consente l'accesso a Internet: e per far questo basta di norma una chiamata urbana. Le reti telematiche, insomma, possono diventare concorrenti temibili - a costi assai più bassi - delle reti telefoniche internazionali. Non stupisce dunque che diverse software house abbiano sviluppato programmi in grado di permetterci, se disponiamo di un computer dotato di microfono e scheda audio, di fare una 'telefonata' via Internet.

Il più noto programma per le telefonate via Internet si chiama IPhone; ma le recenti versioni dei browser web di Netscape e Microsoft hanno a loro volta integrato dei sistemi di comunicazione vocale. Si chiamano Cooltalk e Net Meeting, rispettivamente.

Funzionano entrambi in modo abbastanza simile.

Lanciato il programma, per effettuare una telefonata si deve selezionare il destinatario. È possibile sia indicare direttamente un indirizzo Internet che consultare un un elenco di persone registrate presso uno degli appositi server.

È evidente che questi sistemi funzionano solo se anche il proprio interlocutore ne dispone. È inoltre necessario che voi e il vostro interlocutore siate collegati contemporaneamente. Non sono rari i casi in cui utenti di questi programmi si danno appuntamento attraverso una telefonata normale, e poi proseguono la conversazione - spendendo assai meno - via Internet.

Oltre a poter comunicare in voce sia CoolTalk che Net Meeting permettono di scambiarsi messaggi scritti in modalità chat. Inoltre sono dotati di una lavagna condivisa che mette infatti a disposizione degli utenti collegati una sorta di lavagna condivisa, sulla quale ciascuno può scrivere o disegnare: la vostra lavagna e quella del vostro interlocutore saranno mantenute automaticamente 'allineate' dal programma, e l'effetto sarà quello di avere a disposizione una lavagna unica.

Intervento di Giuseppe Richeri sugli sviluppi della posta elettronica.

Insomma, per ora la velocità di comunicazione disponibile sulla rete non permette una generalizzazione di queste tecnologie, ma gli sviluppi potranno essere decisamente interessanti. Ed infatti, come abbiamo sentito, negli Stati Uniti alcune compagnie telefoniche stanno già chiedendo un sistema di tassazione sui sistemi di comunicazione telematica.

Ma la comunicazione personale sulla rete non si sta sviluppando solo nel senso della integrazione con la telefonia. Il sistema di comunicazione personale più usato sulla rete è la posta elettronica. Si calcola che sulla rete vengono oltre un miliardo di messaggi al mese!

Fino a poco tempo fa il suo utilizzo tuttavia era alquanto complesso, ed inoltre limitato al semplice scambio di testi. Oggi invece i sistemi di posta elettronica avanzati hanno assunto potenzialità multimediali, e sono in grado di inviare immagini e persino programmi...

Gli attachment

Questo è possibile grazie alla funzione denominata 'file attachment'. Infatti il file che vogliamo spedire viene 'allegato' a una lettera elettronica. Prima di essere inviato il file allegato viene codificato in modo che non subisca danneggiamenti nel suo viaggio attraverso la rete.

In genere, la codifica dei file avviene utilizzando il cosiddetto standard MIME (Multipurpose Internet Mail Extensions). L'utente non ha comunque bisogno di sapere nulla sul funzionamento di questi standard di codifica: è il programma a preoccuparsi di tutto.

Al momento della ricezione del messaggio, il file sarà decodificato automaticamente e salvato sul nostro disco rigido.

Un passo ulteriore è la trasformazione dei messaggi di posta elettronica in pagine grafiche simili a quelle di Web. Ad esempio già oggi il programma di posta elettronica di Netscape è in grado di visualizzare le immagini all'interno di un messaggio di posta elettronica.

E anche il modulo di posta Internet di Microsoft Explorer permette di usare in un messaggio una serie di formattazioni come il grassetto, l'allineamento o la creazione di elenchi puntati e numerati.

Per il momento però per sfruttare queste capacità avanzate dobbiamo essere sicuri che il destinatario usi lo stesso programma che usiamo noi. Ma tra breve le estensioni multimediali alla posta elettronica diventeranno uno standard.

Conclusioni

Telefonia, Internet e posta elettronica stanno modificando sempre più profondamente le abitudini comunicative di ognuno di noi.

Come dicevamo in apertura, mai prima di ora i singoli hanno avuto a disposizione una capacità comunicativa come quella messa a disposizione dalle nuove tecnologie.

Ma naturalmente lo sviluppo tecnologico come al solito non è in grado di garantire da solo le condizioni per una adeguata diffusione delle potenzialità che esso stesso genera.

E d'altra parte i grandi interessi che intorno a questo settore si stanno muovendo indicano che nel settore delle telecomunicazioni si fonderà lo sviluppo economico del prossimo futuro. Un futuro che riguarderà ognuno di noi. Non sempre però gli interessi economici, specialmente quando sono così vasti, coincidono con l'interesse generale.

Dunque è necessario che questi interessi siano mediati dalle esigenze e dai bisogni che emergono nella società. In sintesi, è necessario che ci sia un controllo democratico dello sviluppo.

Alla base del controllo democratico c'è la conoscenza. Per questo crediamo che sia importante che l'informazione ed il dibattito su questi temi esca dalle stanze degli specialisti o dalle pagine economiche dei giornali, per arrivare al grande pubblico, troppo spesso tenuto all'oscuro di quello che accade nelle fabbriche del futuro.

È questo, nel nostro piccolo, il compito che noi da MediaMente stiamo cercando di svolgere.

Con questo auspicio siamo arrivati alla fine della nostra puntata. Vi ricordo che i temi della puntata li ritroverete nel nostro sito Web, all'indirizzo http://www.mediamente.rai.it. E vi ricordo anche il nostro indirizzo di posta elettronica, tramite il quale potrete comunicare con noi e partecipare al dibattito sul futuro della comunicazione.

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