Biblioteca digitale (intervista) RAI Educational

Anna Oliverio Ferraris

Roma, 01/02/1999

"Così il computer aiuta i bambini a crescere"

SOMMARIO:

  • Il computer va integrato nella didattica in base al programma e alle materie scolastiche (1).
  • Il periodo più adatto per avvicinare il bambino al computer è il secondo ciclo delle elementari (2).
  • È importante che gli insegnanti abbiano una conoscenza approfondita del computer (3).
  • Il computer è anche un mezzo attraverso il quale i bambini socializzano (4).
  • Gli adulti devono seguire i bambini nell'apprendimento delle nuove tecnologie (5).
  • È necessaria per i ragazzi un'educazione all'utilizzo dei prodotti multimediali e di Internet (6).
  • Sebbene molti prodotti informatici per ragazzi siano indirizzati a un pubblico maschile, maschi e femmine possono applicarsi entrambi all'informatica e risolvere lo stesso tipo di problemi (7).
  • Attraverso il computer il bambino può sviluppare le capacità percettive ma anche l'intelligenza (8).
  • Apparentemente le materie scientifiche sembrano più adatte ad essere studiate con l'ausilio del computer ma anche in campo umanistico vi sono molte possibilità di utilizzo (9).
  • È molto importante che sin da piccoli i bambini imparino ad affrontare in modo critico la televisione (10).
  • Per differenziare il vero dal verosimile è necessario fare una attenta analisi del messaggio televisivo e decostruirlo criticamente (11).
  • Quando il bambino inizia ad avere un rapporto con Internet trae giovamento dalla presenza di un adulto esperto (12).
  • Per quanto riguarda l'avviamento alla lettura attualmente la tecnologia non offre molto di più dell'insegnamento tradizionale (13).
  • Un limite dell'utilizzo del computer da parte dei bambini è che non possono impiegare la loro manualità (14).

biblioteca
torna a personaggi
torna a tematiche
search

back

home page

INTERVISTA:

Domanda 1
Quale ruolo può avere il computer nella didattica?

Risposta
Può avere moltissime utilizzazioni. Naturalmente la cosa importante è che si integri al curriculum, che non sia un elemento distaccato dal resto della formazione. Quindi va studiato molto bene in rapporto al programma e alla materia in cui lo si vuole inserire. E poi ci sono, ovviamente, delle variazioni in base all'età e in base all'esperienza che gli alunni hanno già oppure non hanno con il computer. Con i bambini più piccoli verrà utilizzato soltanto qualche volta per fare disegni, per stampare un testo che si è scritto, per familiarizzare con la tastiera, mentre con i ragazzi più grandi può essere utilizzato per fare delle ricerche, per fare dei calcoli, per scrivere dei testi, per mandare delle e-mail ad amici e ad altre scuole. Si può fare anche una conferenza in diretta; non c'è che l'imbarazzo della scelta.

Back

Domanda 2
A che età un bambino può avvicinarsi al computer per divertirsi ma anche per imparare?

Risposta
Anche un bambino del primo ciclo delle elementari può avere la curiosità di esplorare la tastiera, di vedere che cosa può fare, appunto, sul video premendo alcuni tasti. Tuttavia, pensando alla globalità degli alunni, sicuramente il secondo ciclo delle elementari è più adatto. E si può iniziare con piccole cose perché naturalmente all'inizio il bambino deve conoscere lo strumento, deve capire come lo si utilizza, deve acquisire anche una certa competenza. I bambini mostrano una grandissima motivazione. Io sto seguendo un esperimento da tre anni, iniziato in terza elementare e adesso arrivato fino in quinta. I bambini di questo nucleo sperimentale sono molto attratti dal computer e da quello che si può fare e vedere anche attraverso il computer. I bambini sono estremamente curiosi soprattutto nei confronti degli ipertesti, quindi si sentono spinti a esplorare, navigare attraverso il computer. Tutto questo però loro tendono a farlo come se si trattasse di un videogioco. Quindi ci vuole l'azione dell'insegnante che li indirizza e che poi collega questa esperienza allo studio. Questo non significa che si debba tralasciare il libro o la scrittura a mano. Questi elementi devono rimanere, anche perché sono vicini alla biologia del bambino, però a fianco può esserci il computer che va usato progressivamente, con moderazione, in rapporto all'età e non deve assorbire troppo tempo. C'è anche una questione fisica da tenere in considerazione: i bambini non si devono stancare stando troppo a lungo di fronte ad un video e ci sono una serie di accorgimenti da prendere però sicuramente le nuove generazioni dovranno lavorare sempre di più con questo strumento, quindi devono conoscerlo in tutte le sue potenzialità.

Back

Domanda 3
Che cosa affascina il bambino quando si trova di fronte a un computer? Quali sono gli elementi più interessanti e su cosa può puntare un insegnante?

Risposta
Molti programmi sono basati sull'immagine e naturalmente l'immagine attira moltissimo, anche perché poi sono immagini colorate e a queste immagini sono abbinati dei suoni. Per non parlare poi degli ipertesti che costituiscono una specie di avventura. Ci sono dei percorsi guidati, immagini molto affascinanti e tutto questo ovviamente attira. Ma anche la possibilità di creare qualcosa direttamente è molto importante, cioè costruire dei testi, poter fare dei disegni, delle ricerche e potere anche comunicare con una classe di bambini che si trova da tutt'altra parte, oppure fare il giornalino di classe. I bambini possono imparare molte cose sul computer. Molto rapidamente possono rendersi conto di come lavorano i vari programmi e tutto questo può avvenire sotto una forma giocosa in classe, in gruppo, purché l'insegnante sia preparato. Ci vogliono insegnanti preparati che abbiano una conoscenza abbastanza approfondita del computer, perché quando si verifica un problema bisogna anche saperlo superare rapidamente, altrimenti si perde una gran quantità di tempo.

Back

Domanda 4
Per quanto riguarda il rapporto e la comunicazione fra ragazzi, come il computer può essere utile?

Risposta
Può essere un pretesto per socializzare. In genere i bambini lo utilizzano, perlomeno a scuola, sempre in due o tre insieme. C'è sempre un gruppetto di bambini intorno al computer quando c'è un computer in classe e quindi non ci sono controindicazioni dal punto di vista della socializzazione, a meno che il bambino lo utilizzi da solo in casa e ci trascorra ore e ore. In questo caso il computer assume il valore di una fuga dalla realtà, come può capitare a volte, o perché il ragazzo ha dei problemi personali o perché si abitua troppo a quel linguaggio. Il computer viene usato molto per i videogiochi e il bambino si abitua ad avere tante gratificazioni, piccole soluzioni, diciamo "virtuali" che gli danno molta soddisfazione e allora può, se esagera, preferire questo tipo di gratificazioni a quelle che può ottenere nel mondo reale che gli appare come più complicato e meno sotto controllo rispetto invece ai risultati che può avere con i videogiochi. Quindi i bambini vanno sorvegliati, il computer non deve essere utilizzato senza assistenza. Bisogna seguirli e gli adulti devono aggiornarsi e conoscere il mondo delle nuove tecnologie.

Back

Domanda 5
Dunque è questo è il consiglio che lei darebbe per utilizzare il computer in famiglia?

Risposta
Bisogna che anche gli adulti lo conoscano perché, attraverso il computer, si possono fare molte cose utili, positive, ma anche molte altre negative. Pensiamo solo ai videogiochi. Ce ne sono di istruttivi, di educativi, ci sono videogiochi basati sulla simulazione che possono insegnare molto al bambino, aiutarlo a sviluppare la propria immaginazione, farlo diventare, per esempio, un personaggio che gira nell'antica Roma, oppure nella New York contemporanea. Ci sono dei videogiochi attraverso cui si impara, divertendosi. Si impara la geografia, si impara a costruire una città e a capire tutte le esigenze che ci sono per farla funzionare. Ma ci sono anche dei videogiochi ripetitivi, scarsamente intelligenti e su cui non vale la pena di perdere troppo tempo e dei videogiochi violenti. I videogiochi violenti possono essere pericolosi soprattutto perché danno un'immagine estetizzante della violenza. La violenza in quei videogiochi sembra bella, sembra facile, e soprattutto poi non si vedono le conseguenze negative. E questo è diseducativo. Quindi, sapere cosa fa nostro figlio con il computer è molto importante.

Back

Domanda 6
Dunque, seguirlo anche quando naviga su Internet?

Risposta
Anche quando naviga su Internet, anche solo perché non perda troppo tempo. Bisogna fargli capire fin dall'inizio che c'è moltissima spazzatura ed è inutile seguire tutto. È meglio andare direttamente al sito che ci interessa. E poi ci sono anche dei siti pericolosi che non è il caso di frequentare ad una determinata età. Come noi educhiamo i nostri figli a orientarsi nel mondo, per strada, così dovremo educarlo ad orientarsi in questo mondo virtuale che presenta tante possibilità di strumentalizzazione. Pensiamo a quel film "nemico pubblico", che è attualmente in circolazione, dove un gruppo di giovani, che non sono dei ragazzini però sono dei giovani, lavorano per un ente di stato che fa dello spionaggio. Questi giovani non si chiedono che cosa stanno facendo. Sono talmente sedotti dal piacere di usare questi strumenti, queste tecnologie così avanzate, così potenti, che si lasciano strumentalizzare completamente. Se noi inseriamo queste tecnologie così potenti a scuola, se le diamo in mano a dei ragazzi, dovremo anche subito fin dall'inizio spiegare che ci possono essere tanti usi diversi e che ci possono anche essere degli usi negativi e che loro stessi possono essere strumentalizzati.

Back

Domanda 7
Molto spesso alcuni videogiochi sono destinati soprattutto ai maschi. Perché, secondo lei?

Risposta
Perché tutte queste macchine sono state inventate da maschi e molti di questi videogiochi sono fatti da maschi per maschi, quindi con una mentalità maschile e sono in gran parte basati su azioni, avventure e violenze. Però questo non significa che le bambine non siano interessate. Si è visto che a volte basta cambiare il contenuto di un videogioco o di un ipertesto o di una qualche storia che può essere vista al computer perché anche le bambine si interessino. Invece di una storia di pirati o di cowboy, basta creare una storia in cui degli orsi cercano il miele, per esempio. Gli orsi devono superare una serie di ostacoli per trovare il miele e le bambine possono risolvere lo stesso tipo di problema dei loro coetanei di sesso maschile in un contesto differente e a loro più consono. In questo modo maschi e femmine possono applicarsi entrambi allo stesso modo e risolvere lo stesso tipo di problemi.

Back

Domanda 8
Il computer può sviluppare alcune capacità sensoriali del bambino?

Risposta
Naturalmente dipende da quello che si fa. Quando ci sono dei videogiochi veloci, per esempio, i bambini sviluppano i riflessi, le capacità percettive. Ma anche per sviluppare l'intelligenza, soprattutto l'intelligenza logica anche perché tutti questi linguaggi si basano sulla logica e quindi, da questo punto di vista, è molto utile. I bambini imparano molto presto ad seguire delle procedure. Se non seguono queste procedure si rendono conto che il cervello del computer non capisce.

Back

Domanda 9
Ci sono determinate materie, secondo lei, che si prestano più facilmente a essere studiate attraverso il computer?

Risposta
Direi un po' tutte. Le materie scientifiche sembrano essere più adatte, però anche in campo umanistico si possono fare delle ricerche attraverso il computer o accedere alle biblioteche. Le operazioni sono talmente tante e diverse che, in pratica, può esser utilizzato per qualsiasi cosa.

Back

Domanda 10
A Genova, alla Città del Bambino, si dà la possibilità ai bambini di sperimentare varie tecnologie. Anche divertirsi all'interno di un piccolo studio televisivo dove possono giocare a fare la televisione. Questo, secondo lei, è positivo?

Risposta
Non solo è positivo ma è indispensabile perché oggi uno dei rischi nel rapporto bambini-televisione è che i bambini diventino passivi, che siano soltanto degli spettatori. Invece, se possono fare loro della televisione o costruirsi un home video, sono loro i protagonisti, gli attori. Vedere anche queste tecnologie dall'altra parte è molto importante perché queste competenze non devono rimanere un bagaglio esclusivo di una minoranza di individui, ma devono essere conosciute dal maggior numero di persone possibile in modo da capire anche meglio il perché di certi messaggi, perché alcuni messaggi vengono costruiti in un certo modo piuttosto che un altro. Direi che è proprio una questione di democrazia. La televisione è uno strumento potentissimo e che può, appunto, trasmettere notizie in tempo reale facendoci conoscere molto del mondo ma si può anche manipolare molto in sede di montaggio e si può far vedere una cosa invece dell'altra. È bene che man mano i bambini si rendano conto di tutto quello che si può fare in televisione sia in senso positivo che negativo. Bisogna essere poi anche in grado di decodificare, di leggere al di là delle immagini.

Back

Domanda 11
Come fare capire al bambino che quando si trova di fronte alla TV o al computer si trova di fronte a un mondo non reale?

Risposta
Ma questo dipende molto dall'età del bambino: Fin verso i 5-6 anni i bambini confondono molto il vero con il falso, in alcuni momenti ne hanno la percezione, in altri no, a seconda anche di quello che vedono. Poi incominciano a distinguere e distinguono anche i vari generi, la fiction dal telegiornale, per esempio. Però quello che resta molto difficile da differenziare, a volte anche per gli adulti, è il vero dal verosimile. Molte cose sono verosimili però questo non significa che siano vere. Ecco perché è necessario fare una attenta analisi del messaggio, decostruirlo, capire che cosa ha voluto dire il regista oppure perché è stato mandato in onda in un certo orario o in un certo programma. Porsi tutta una serie di domande per diventare spettatori esperti e critici.

Back

Domanda 12
E per quanto riguarda il computer, come il genitore deve far capire al figlio che, attraverso Internet, proprio per il fatto che si può nascondere la propria identità quando si dialoga in rete, potrebbe incorrere in dei pericoli.

Risposta
Bisogna sapere che non si devono dare i propri dati, il proprio indirizzo, conoscere una serie di norme. Ma questo è abbastanza facile da insegnare. L'importante è che il bambino veda che anche l'adulto se ne intende. Se quando inizia ad avere un rapporto con questa tecnologia il bambino ha al suo fianco un adulto esperto, si affida molto al sapere dell'adulto e non ci sono problemi.

Back

Domanda 13
I programmi informatici possono essere utili per insegnare a leggere e a scrivere a bambini molto piccoli?

Risposta
Non più di quanto lo possano essere i tradizionali cartelloni. Anche perché bisogna distinguere la lettura dalla scrittura. La lettura è più facile, viene prima. La scrittura richiede una coordinazione e movimenti più complessi. Come avviamento alla lettura, non c'è attualmente nella tecnologia molto di più di quello che ci può essere normalmente nell'insegnamento tradizionale attraverso i cartelloni appesi al muro. In bambini molto piccoli i programmi informatici sicuramente non sono indispensabili. Con bambini più grandi può essere un buon esercizio, ad esempio, rivedere sullo schermo delle paroline che sono state scritte dal bambino per verificare gli errori che può avere fatto. Ma con i più piccoli direi che i cartelloni tradizionali o il metodo razionale va altrettanto bene, perché poi il bambino ha bisogno anche di sentire, di toccare, di usare le mani. Per esempio utilizzare dei cubetti con le varie letterine da poter mettere insieme. Non dimentichiamoci che il computer trasmette attraverso lo schermo e spesso i bambini hanno l'esigenza invece di avere qualcosa in mano. Quando fanno qualcosa attraverso il computer, poi vogliono stamparla. E il bambino ha bisogno di questa concretezza.

Back

Domanda 14
La Lego ha messo in commercio un CD-ROM con i Lego da costruire al computer, però in questo modo non si può utilizzare la manualità.

Risposta
I bambini hanno l'esigenza di essere coinvolti con tutti quanti i sensi e anche fisicamente di poter toccare le cose. Più sono piccoli e più hanno questa esigenza e lo schermo rimane un'astrazione rispetto a questo loro bisogno.

Back

torna a inizio pagina