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Hans Magnus Enzensberger
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Interviste
Biografia
Nato a Norimberga nel 1929, ha studiato letteratura tedesca, filosofia e lingue presso
le Università di Erlangen, Friburgo, Amburgo e presso la Sorbona di Parigi. Nel 1955 ha
ottenuto il titolo di dottore di ricerca in filosofia.
E' al tempo stesso saggista, giornalista, critico, ed è considerato uno dei poeti più
interessanti e significativi della Germania.
Le sue poesie mettono a segno una critica feroce ed amara nei confronti della società
tedesca del dopoguerra basata, secondo Enzensberger, sull'opulenza e su un malinteso senso
di benessere, perbenismo ed apparenza, su un modo di vita che sembra fare del rispetto per
il prossimo la sua ragion d'essere, ma in realtà non rispetta neanche sé stesso.
Il suo studio della letteratura e della poesia lo ha portato a tradurre liriche
dall'inglese, dal francese, dallo spagnolo, dall'italiano e dallo svedese. Nel 1979 ha
tradotto Misantropo di Molière.
E' stato insignito di numerosi premi ed onorificenze tra cui nel 1963 il Premio Georg
Brüchner e nel 1967 il Premio culturale della città di Norimberga. |
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Bibliografia
Tra i suoi lavori tradotti in italiano ricordiamo:
- Prospettive sulla guerra civile, 1994, Einaudi, Torino
- La grande migrazione, 1993, Einaudi, Torino
- Mediocrità e follia. Considerazioni sparse, 1991, Garzanti, Milano
- Per non morire di televisione, 1990, Editori di Comunicazione
- Dialoghi tra immortali, morti e viventi, 1989, S.E., Milano
- Ah, Europa!, 1989, Garzanti, Milano
- La furia della caducità, 1987, S.E., Milano
- La breve estate dell'anarchia, 1978, Feltrinelli
- Colloqui con Marx ed Engels, 1977, Einaudi, Torino
- Palaver. Considerazioni politiche. 1977, Einaudi, Torino
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