Si
celebrerà tra qualche mese il quarantesimo anniversario di Spacewar,
primo gioco al computer della storia. I festeggiamenti avranno luogo
presso il Massachussets Institute of Technology di Boston. Invitati
d'onore quegli stessi hacker che lo realizzarono. Curiosamente
Spacewar non fu inventato per far soldi, a dirla tutta non venne mai
messo sotto copyright e non fu mai veramente venduto. Fu creato invece
con uno scopo ben preciso, quello di costituire uno stimolo alla
diffusione del computer tra la gente.
Quaranta
anni fa i computer erano fatti in maniera assai diversa rispetto a
oggi. Erano delle specie di armadi con delle telescriventi al posto
della tastiera e monitor esagonali. Ma il PDP-1, così si chiamava il
calcolatore su cui fu sviluppato il gioco, aveva una caratteristica
diversa dagli altri, poteva essere utilizzato da un solo operatore e
non dalla schiera di tecnici che abitualmente pilotava quei sistemi.
Il PDP-1, sebbene costosissimo, fu la prima macchina che incarnò il
concetto di personal computer. Gli studenti del MIT, che vedevano
questa come una novità rivoluzionaria, si chiesero come poter
aumentare la curiosità degli altri studenti e in generale della gente
verso il computer. L'idea venne loro da un romanzo di fantascienza del
popolarissimo scrittore E.E. Doc Smith. Programmarono così un sistema
simulato in cui il giocatore diventava, anche se con solo quattro
comandi, un pilota intergalattico immerso in una sfida all'ultimo
sangue.
Il
gioco, che è stato riprodotto sul sito del MIT attraverso una copia
java dell'originale, simula una battaglia spaziale tra due
astronavi intorno a una stella che esercita un'attrazione mortale per
chi vi si avvicina troppo. Il software veniva inserito tramite nastro
perforato, e i comandi - praticamente identici a quelli dei
videogiochi moderni - venivano impartiti tramite tastiera. Fu un
gruppo di studenti entusiasti che dopo qualche mese costruì il primo
joystick con pezzi di riciclo.Nel giro di due anni il cento per cento
dei PDP-1 presso tutte le università aveva installato Spacewar. La
stessa Digital Equipment, la casa produttrice del PDP1, iniziò
preinstallare il gioco su tutte le macchine prodotte.
I racconti delle reazioni degli
studenti sono significativi. Passati i primi momenti di
disorientamento davanti al nuovo mezzo, i giovani iniziavano partite
che duravano ore e ore, tanto che Spacewar divenne una vera e propria
mania. Nel 1972, dopo più di dieci anni dalla sua invenzione,
Spacewar era ancora così famoso che vennero organizzate le "Olimpiadi
Intergalatiche di Spacewar" presso l'Università di Stanford
alle quali parteciparono decine di giocatori.
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