E'
stato raggiunto un primo risultato del vertice
Africa-Europa, che si chiude oggi al Cairo in Egitto.
L'Unione europea e la Libia, che spesso ha avuto difficili
rapporti con il mondo occidentale, si sono riavvicinate. Il
summit è nato sotto il patrocinio dall'organizzazione per
l'unità africana.
Ma
Internet ha già, da tempo, lanciato un ponte tra Tripoli e il
resto del mondo. La Libia - è importante sottolinearlo - è una
nazione che da poco si è affacciata ad Internet. Per conoscere
la realtà di questo Paese che è ancora sotto sanzioni
internazionali ci si può collegare al sito Members.aol.com.
Qui si trovano i link ai siti istituzionali del governo di
Gheddafi, ma anche alle organizzazioni culturali e alle
principali agenzie di stampa di Tripoli.
Alcuni
cittadini libici hanno scelto proprio Internet per rompere
l'isolamento della nazione che fu colonia italiana. E' nata,
così, sul Web la prima comunità
virtuale libico-statunitense. Va ricordato che i due Paesi
hanno avuto negli anni Ottanta anche scontri militari, ma ora su
Internet uomini e donne libiche e americane dialogano
liberamente.
E,
se l'Italia è uno dei Paesi che in questo momento tende la mano
a Gheddafi per rompere l'embargo alla Libia, c'è una comunità
di nostri connazionali che ha vissuto sulla propria pelle i
difficili rapporti tra la nazione araba e le altre culture.
Erano ventimila, nel 1970, gli italiani residenti in Libia.
Queste persone, come tante altre di diverse nazioni occidentali,
furono rimpatriate. Ora la loro associazione riunisce 4000
famiglie e ha in Rete un proprio
sito.
L'organizzazione
Panservice
tramite Internet tiene le fila, nel nostro Paese e nel mondo,
della vasta comunità dei cosiddetti "italiani
d'Africa".
(a.a.) |