Due
bimbi arsi vivi in un campo Rom di Bologna, e torna
l'attenzione sulla questione nomadi in Italia. La realtā
italiana č simile a quella di molti altri Paesi europei, dove
le popolazioni nomadi dei Balcani e del centro Europa hanno
creato piccoli e grandi insediamenti. Ma, contrariamente a
quanto accade nel nostro Paese, nelle altre nazioni i Rom hanno
dato vita a una grande comunitā Web.
Dispersi
nel mondo ma uniti in Rete, i Rom utilizzano al meglio la
realtā di Internet. Le pagine di Vurdōn,
che in lingua Rom significa carrozzone, sono un eccellente
strumento per conoscere la cultura e la tradizione di questo
popolo. Le pagine sono in italiano, e quindi, facilmente
consultabili da tutti.
In
una delle sottopagine si trova una cartina
che spiega la storia dei flussi della migrazione dei Rom
dall'India al Centro Europa.Un viaggio iniziato intorno all'anno
mille e che, ancora oggi, muove migliaia di persone all'interno
del nostro continente.
L'organizzazione
mondiale dei Rom ha un proprio sito Internet ospitato tra le
pagine di Christusrex.org.
Grazie alla Rete questo popolo tiene i contatti tra le varie
comunitā. Scuole, agenzie di stampa e radio Rom sono tutte
presenti su Internet con proprie pagine Web. Alcuni
siti da segnalare sono Patrin.com,
giornale on line dedicato ai nomadi e Romnews.com,
una vera e propria agenzia di stampa che seleziona e mette in
Rete notizie da tutto il mondo.
I
nomadi hanno stabilito insediamenti anche in paesi del Nord
Europa come la Norvegia. La locale comunitā Rom, nel proprio
sito, presenta le immagini un po' stereotipate e romantiche
della cultura
Rom. Da un lato una donna in costume tipico da festa e
dall'altro un disegno che rimanda alla tradizione magica del
popolo nomade.
I
nomadi o gipsy, come vengono chiamati dagli anglosassoni, hanno
creato in Rete anche una chat
riservata ai Rom di fede cristiana. |