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15 maggio 1998

Nuovi media e didattica. Esperienze didattiche /2
di Gino Roncaglia

 

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Educazione al multimediale
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Ebbene, allora può essere il caso di dedicare una prima scheda di esempio concreto di uso delle nuove tecnologie per la didattica a un caso che riguarda proprio un liceo classico, e addirittura una materia che può sembrare la più lontana possibile dal mondo delle nuove tecnologie, la letteratura greca. Eppure, guardate cosa si può fare con un po' di buona volontà, qualche computer e un insegnante motivato. L'esperienza che vi presentiamo viene dal Liceo Classico 'Jacopo Stellini' di Udine.

Bene, ci sono due aspetti che ci preme sottolineare dell'esperienza didattica che avete visto. In primo luogo, e si tratta di un principio che abbiamo già ricordato più volte, non è affatto vero che l'uso dei nuovi media, dell'informatica, del digitale, debba essere solo marginale nel caso delle materie umanistiche. La cosiddetta 'rivoluzione digitale' può coinvolgere invece, come si è visto nella prima puntata, ogni tipo di informazione. Le lunghe catene di 0 e 1 su cui lavora il computer, strumento di lettura per eccellenza dell'informazione in formato digitale, possono rappresentare indifferentemente numeri, testo, suono, immagini. Se rappresentano del testo, può trattarsi indifferentemente della descrizione di un esperimento di fisica o di un passo dell'Odissea - anche se naturalmente molte cose cambieranno, nei due casi, nel nostro modo di utilizzare questa informazione. Secondo dato da sottolineare l'importanza di utilizzare armonicamente strumenti diversi. Nel caso che abbiamo visto, sono fusi materiali già disponibili in formato digitale (il testo greco preso da un CD-ROM di classici), materiali prodotti autonomamente dalla classe, materiali (come le immagini) raccolti in rete o magari digitalizzati partendo da libri a stampa... in tutti questi casi, le possibilità di integrazione fra media diversi sono altissime, e rappresentano una vera e propria sfida alla creatività dell'insegnante e della classe.

Le soddisfazioni maggiori possono spesso venire proprio dalla capacità di raccogliere questa sfida. Pensate che esperienze di questo tipo siano molto complesse, e debbano riguardare necessariamente la sfera dell'istruzione superiore? Ebbene, non è così: guardate, nella prossima scheda, come strumenti assai simili possono essere utilizzati - naturalmente con le differenze del caso negli argomenti trattati e nel modo di affrontarli - sia in una scuola elementare che in un istituto tecnico. Avrete visto come in tutte e due le esperienze delle quali parlava la nostra scheda fosse centrale il lavoro di raccolta 'trasversale' dell'informazione e l'organizzazione dell'informazione stessa in un prodotto ipermediale realizzato dalla classe. 

Ricordate la distinzione fra multimedialità centripeta e centrifuga che abbiamo discusso nella seconda puntata di questo 'speciale scuola' di MediaMente? Ebbene, le esperienze che abbiamo visto sono multimediali in tutti e due i sensi. Partono infatti da un lavoro di raccolta dell'informazione realizzato percorrendo media diversi - così la scuola elementare che ha realizzato la presentazione di astronomia ha cominciato da una visita in biblioteca - e dunque sperimentando una multimedialità 'centrifuga'. Ma arrivano a un prodotto finale che 'converge' verso il digitale, arrivano dunque a un esempio di multimedialità centripeta basata sulla convergenza al digitale. Non si tratta di una tendenza isolata. Come ci mostra la prossima scheda, molte delle esperienze di didattica multimediale avviate nelle scuole hanno proprio questa caratteristica. 

Molte delle esperienze delle quali abbiamo parlato nascono in un contesto comune: il programma Multilab, uno dei principali programmi di educazione al multimediale avviati dal Ministero. Vorremmo allora farci spiegare dall'ispettore Mario Fierli, che ci ha accompagnato in queste puntate, cos'è il programma Multilab, e più in generale quali sono i programmi per la multimedialità avviati dal Ministero, e come può fare una scuola o un insegnante a parteciparvi.

Bene, come avete visto, questa puntata di MediaMente è stata dedicata soprattutto a esperienze didattiche, e vogliamo allora concluderla con un'ultima scheda. Una scheda in cui fra l'altro si accenna a un uso particolarmente interessante di Internet, l'impiego della posta elettronica per stabilire un contatto con scuole e studenti di altri paesi. Una possibilità preziosa sia per allargare l'orizzonte comunicativo della classe, sia - come è ovvio - per l'insegnamento delle lingue straniere.

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