Il Programma di Sviluppo delle Tecnologie Didattiche prevede, come parte essenziale del progetto I a), una prima e specifica iniziativa di aggiornamento collegata alla costituzione delle Unità Operative per i Docenti (strutture e postazioni multimediali): l'organizzazione di tali iniziative è una condizione indispensabile per la partecipazione al progetto stesso.
Ogni scuola che entra nel progetto I a) riceve un finanziamento finalizzato alla formazione iniziale di docenti che non hanno alcuna familiarità o una familiarità molto limitata con gli strumenti multimediali e telematici.
L'obiettivo di questo primo intervento è limitato alla familiarizzazione con gli strumenti ed a una prima riflessione sulle loro valenze didattiche.
1. Un modello di percorso di formazione iniziale
Anche se i promotori di ogni iniziativa di aggiornamento dovranno riflettere sul percorso da proporre ai docenti partendo da un' analisi dei loro bisogni, si è ritenuto utile fornire un modello di itinerario che nasce da alcune recenti esperienze.
Il modello prevede un'organizzazione in quattro moduli che può anche consentire una fruizione parziale da parte dei docenti; ad esempio il primo modulo potrebbe essere saltato dai docenti che hanno già un minimo di confidenza con l'uso del computer. Un altro vantaggio dell' organizzazione per moduli è la possibilità di affidarsi a offerte formative o a gruppi di docenza diversi per ciascuno di essi.
Viene suggerito un progressivo passaggio dagli elementi pratici di base, che debbono essere limitati allo stretto indispensabile per le operazioni fondamentali necessarie alla gestione delle risorse (Modulo I), allo studio degli strumenti software di tipo generale e di quelli specifici della multimedialità (Moduli II e III), alle applicazioni didattiche (Modulo IV).
Per quanto riguarda le modalità di realizzazione il modello fa riferimento ad una modalità mista che prevede un' alternanza di momenti di formazione "in presenza", cioè assistita da esperti, e di autoformazione individuale o in piccoli gruppi. Sono previste circa 30 ore in presenza. Ovviamente non è pensabile che esse siano sufficienti per conseguire un certa padronanza dei mezzi oltre che un minimo di riflessione sulle possibilità della didattica multimediale. Esse saranno quindi dedicate essenzialmente alla presentazione dei materiali, all' assegnazione di compiti e alla discussione. Le attività di autoformazione, assistite da opportuni sussidi didattici, avranno lo scopo di consolidare la conoscenza e la padronanza degli strumenti.
I moduli debbono essere distanziati di almeno una settimana per consentire le esercitazioni e lo studio individuali.
2. Organizzazione della formazione iniziale
Ogni scuola è responsabile delle scelte fondamentali che riguardano le iniziative di formazione e in particolare dei seguenti punti:
Ogni scuola stabilirà modi tempi e criteri per la partecipazione dei docenti alle attività di formazione iniziale in relazione ai bisogni espressi, al numero di docenti della scuola, alle risorse disponibili.
Nel caso che le richieste di partecipazione siano in eccesso rispetto alla disponibilità definita, il criterio fondamentale di scelta è quello di selezionare i docenti in modo da favorire la creazione di gruppi di lavoro per le successive fasi di sviluppo del programma. Va evitata, ad esempio, una distribuzione totalmente casuale dei docenti garantendo invece la presenza di più docenti di uno stesso consiglio di classe o di una stessa area disciplinare.
Poichè le attività di autoformazione debbono potersi svolgere nelle strutture tecnologiche a disposizione, il numero di partecipanti per ogni scuola è condizionato essenzialmente dalla possibilità di utilizzare tali strutture per un tempo adeguato. Tali strutture dovranno essere a disposizione dei docenti anche nelle ore pomeridiane.
Se la struttura disponibile è quella minima prevista dal progetto I a) per le Unità Operative per i docenti (due stazioni di lavoro), la partecipazione di circa 30 docenti sembra il limite massimo per garantire un adeguato accesso alla macchina nei momenti di autoformazione.
Nel caso che le strutture tecnologiche interne alla scuola o quelle eventualmente offerte da soggetti esterni siano tali da consentire l'accesso a un numero maggiore di docenti per l'autoformazione, è possibile prevedere anche gruppi di partecipanti più grandi purchè siano disponibili aule in cui è garantita una buona qualità della fruizione delle lezioni per una così più ampia partecipazione.
Progettazione e realizzazione delle iniziative di formazione iniziale
Una volta determinati i propri fabbisogni e gli obiettivi la scuola deciderà sulla progettazione e la realizzazione dell'azione formativa.
Quale che sia la provenienza dei formatori nei corsi di aggiornamento occorre accertarsi che essi abbiano le competenze e l'esperienza commisurate agli obiettivi. In questa fase può essere particolarmente utile riferirsi al modello di itinerario proposto per verificare che i formatori ne condividano gli obiettivi e le scelte di base.
Per quanto riguarda la scelta di chi deve progettare e/o realizzare l'intervento formativo si possono dare diverse soluzioni.
Équipe interna alla scuola
E' la soluzione più facile dal punto di vista organizzativo, ove siano
soddisfatte le condizioni di esperienza dei docenti disponibili.
Docenti di altre scuole
Ove nella scuola non ci siano docenti in grado di fornire, del tutto o in parte,
la prestazione richiesta, si potrà fare ricorso a docenti più esperti di altre
scuole.
Se tali docenti sono scelti singolarmente la scuola organizzatrice ha il compito di garantire l'organicità del progetto. Il ricorso a équipes di docenti di altre scuole già abituati a lavorare insieme può offrire, ove vi siano, più garanzie, in questo senso, di singoli formatori.
Esperti e organizzazioni esterne
La scuola può rivolgersi, per l'intervento formativo, a singoli professionisti
o organizzazioni esperte nella formazione in ambito multimediale.
Ditte fornitrici delle attrezzature e dei materiali
E' possibile che le stesse ditte fornitrici di attrezzature e materiali siano in
grado di supportare una parte dell'attività di formazione. In particolare
questo si può verificare per i contenuti e gli obiettivi dei primi moduli.
Iniziative congiunte di scuole
Le generali disposizioni relative al Piano Nazionale di Aggiornamento, che privilegia iniziative congiunte di scuole, si estendono anche a questo programma.
Sono evidenti in tal caso le possibilità di migliorare il livello dell'offerta formativa: infatti, la produzione di materiali da parte delle équipes può avere una più congrua copertura di costi se più scuole uniscono le loro risorse.
Inoltre, come si è già detto, è possibile, ove vi siano adeguati ambienti (es.: auditorium con attrezzature multimediali), che ad alcune lezioni possano assistere molti docenti e quindi docenti di più scuole.
Si ribadisce comunque che anche l'eventuale svolgimento di alcune attività in sedi extrascolastiche non esime le singole scuole dall'obbligo di mettere a disposizione dei docenti, per il loro lavoro autonomo, almeno le attrezzature e le strutture previste dal progetto I a).
Con riferimento al modello proposto si segnala che le eventuali aggregazioni tengano conto dei diversi livelli scolastici.
E' consigliabile, ad esempio, che le attività previste nel terzo e quarto modulo siano svolte per raggruppamenti di docenti dello stesso grado di scuola.
3. Aspetti finanziari
Ogni scuola che partecipa al progetto I a) riceve il previsto finanziamento di tre milioni per la formazione.
Si auspicano e si stimolano, sia a livello nazionale sia a livello locale, interventi finanziari anche da parte di enti ed agenzie sia in forma diretta sia sotto forma di fornitura di servizi e materiali.
Per quanto riguarda le modalità di utilizzo dei fondi si possono verificare due diverse situazioni:
a) la scuola gestisce e organizza direttamente i corsi e quindi il direttore del corso attribuisce incarichi individuali agli esperti; in tal caso si dovranno corrispondere i compensi a norma del Decreto Interministeriale n°326 del 12 Ottobre 1995
b) la scuola affida la realizzazione del corso a soggetti esterni in regime di convenzione; in tale caso la spesa, definita nell'atto contrattuale, si riferisce alla prestazione complessiva (docenze, materiali, assistenza ecc.) e non è soggetta al rispetto della normativa sopra citata.
Nel caso di aggregazioni di scuole, ove non vi siano indicazioni da parte dei Provveditori agli studi e le aggregazioni si realizzino per iniziativa delle scuole, le medesime definiranno i criteri di gestione in comune delle risorse finanziarie.