Sappiamo che la rete Internet si basa su una famiglia di protocolli, denominati collettivamente Transmission Control Protocol – Internet Protocol, o più brevemente TCP/IP. Per collegare un computer alla rete pertanto, è necessario installare e configurare opportunamente i software che implementano tali protocolli. Poiché tutti i moderni sistemi operativi sono dotati di questi software, la loro installazione è di norma parte del processo di installazione del sistema operativo stesso. Diverso il discorso circa la configurazione. Nel caso di un computer con collegamento permanente si tratta di un'operazione complessa e delicata. Un errore fatto in questa operazione, infatti, potrebbe compromettere non solo la capacità del vostro computer di comunicare con gli altri host, ma anche il funzionamento dell'intera sottorete di cui esso fa parte. È bene, pertanto, lasciare tale compito ad un esperto amministratore di rete. Coloro che si collegano ad Internet da casa, invece, possono effettuare da soli la configurazione iniziale anche se essa richiede una certa accortezza, e la conoscenza di alcuni aspetti del funzionamento dei protocolli TCP/IP. Due in particolare sono le questioni di cui occorre tener conto: la specificazione dell'indirizzo di rete e l'indicazione del Domain Name Server.
Abbiamo visto che, affinché la rete possa operare, è necessario assegnare a ciascun computer che ne fa parte un indirizzo univoco, denominato indirizzo IP. Tale indirizzo è composto da una sequenza di numeri separati da punti: ad esempio 151.100.4.2. Quando diciamo "univoco", intendiamo che nessun computer dovrà avere un indirizzo uguale a quello di un altro. In caso contrario si determina una ambiguità che compromette lo smistamento dei dati tra i nodi. Per questo la configurazione dei computer collegati in modo permanente va effettuata con molta cura. Nei collegamenti temporanei basati sul protocollo PPP, invece, l'assegnazione degli indirizzi avviene in modo "dinamico" nel momento in cui si effettua la telefonata. Sarà un programma installato sull'host del provider a prendersi carico di questa operazione. L'utente dunque non dovrà esplicitamente assegnare in indirizzo al suo computer e non rischierà di commettere errori.
Grazie agli indirizzi IP ogni computer, e dunque ogni utente della rete, è in grado di individuare un nodo in particolare tra milioni e milioni, e di inviargli dati. Ma se i computer si trovano perfettamente a loro agio nel gestire numeri, lo stesso non può dirsi degli esseri umani. Per questo, quando la rete ha iniziato a diffondersi e gli utenti si sono moltiplicati, al sistema di indirizzi numerici è stato affiancato un sistema di nomi simbolici, assai più facili da ricordare per noi esseri umani. Tale sistema si chiama Domain Name Service, e i nomi assegnati ai computer su Internet sono detti "nomi di dominio". Essi sono composti da sequenze di caratteri alfanumerici divise da punti; ogni suddivisione identifica in modo gerarchico il singolo host, la sottorete (o dominio) di cui fa parte, il gruppo di sottoreti di cui la sottorete fa parte, e così via a salire di livello fino ad arrivare ad una delle macrosezioni (o domini di primo livello) in cui Internet è stata suddivisa. Ad esempio: www.rai.it indica il computer "www" che fa parte della sottorete "rai" (ovviamente, la rete aziendale della RAI) che a sua volta fa parte del dominio "it", la porzione italiana di Internet. Non tutti i computer collegati ad Internet hanno un nome di dominio e soprattutto non ne hanno i computer che si collegano in modo temporaneo. La funzione di tale nome, infatti, è quella di facilitare l'accesso ad un nodo che riceve e diffonde informazioni in modo permanente.
Come detto, questo sistema è stato sviluppato per aiutare gli utenti a specificare i singoli nodi con cui desiderano collegarsi. I computer, infatti, devono continuare ad usare gli indirizzi numerici per scambiarsi i dati. La traduzione da nome ad indirizzo è gestita da una serie di host specializzati detti Domain Name Server (DNS). Quando un qualsiasi computer deve comunicare con un altro computer di cui conosce solo il nome, esso si collega con il suo DNS di riferimento, e gli chiede di tradurre il nome simbolico nel relativo indirizzo numerico. Naturalmente affinché tutto funzioni correttamente è necessario che ogni computer collegato ad Internet conosca l'indirizzo numerico di almeno un DNS. Questo indirizzo va specificato durante la configurazione iniziale della dei programmi di gestione del TCP/IP. Se vi collegate ad Internet da casa, dunque, dovrete chiedere al vostro provider l'indirizzo del suo DNS (di norma queste informazioni vengono fornite al momento della sottoscrizione di un abbonamento) ed effettuare la configurazione in modo opportuno, altrimenti non riuscirete a far funzionare correttamente i vostri programmi per accedere ai servizi di rete.
Oltre alle due funzioni che abbiamo descritto, la comunicazione di dati sulla rete richiede altre operazioni di controllo, relative alle varie applicazioni che sono disponibile sulla rete. Ogni applicazione su Internet, infatti, si basa sulla cooperazione tra due moduli, di cui uno (il client) è il programma che l'utente utilizza per accedere e consultare le informazioni o per inviare dati sulla rete, e l'altro (il server) è il programma che gestisce i dati stessi e li invia ai client che li richiedono. Tali moduli per interagire si basano su protocolli specifici, che agiscono in cascata sui dati trasmessi e ricevuti. Ad esempio la posta elettronica usa i protocolli SMTP e POP, il Web il protocollo HTTP. In questo caso però l'utente non dovrà preoccuparsi troppo: i più recenti client Internet svolgono egregiamente il loro compito nascondendo il loro funzionamento dietro la patina di una scintillante interfaccia grafica con pulsanti e colori.