INTERVISTA:
Domanda 1
Qual è la situazione attuale del 'Consorzio Nettuno'?
Risposta
Nettuno oggi vede consorziate ben trenta università italiane, e sette università
albanesi. Il 'Consorzio Nettuno' è diventato una vera e propria rete delle università
pubbliche italiane. E anche l'offerta formativa del Nettuno attualmente è cambiata: oltre
ai sei diplomi di 'Ingegneria', già da quest'anno c'è l'offerta relativa ai diplomi di
'Economia e Amministrazione dell'Impresa', e dal prossimo anno ci saranno anche 'Economia
del Turismo', e nuovi diplomi d''Ingegneria', come 'Ingegneria Territoriale'; inoltre,
inizieremo, forse, un corso di laurea in 'Giornalismo'. Oltre ai corsi di laurea e diplomi
ci si sta indirizzando anche a sviluppare corsi per far acquisire competenze per le
richieste per la riqualificazione professionale del nuovo mercato di lavoro. Come si
diventa studenti del 'Consorzio Nettuno'? Per iscriversi ai corsi di diploma universitario
a distanza, lo studente deve iscriversi a una delle università consorziate al Nettuno che
sono anche dette 'erogatrici'. Non tutte le trenta università erogano il diploma del
Nettuno; lo studente, quindi, deve scegliere una delle undici università che eroga il
diploma, e così iscriversi ai corsi a distanza. Per questi studenti a distanza la
didattica è del tutto diversa da quella degli studenti tradizionali. Noi parliamo di un
modello didattico misto: tutta l'attività di comunicazione del sapere - dalle video
lezioni, ma anche le esercitazioni che vengono svolte in rete -, può essere svolta a
distanza. C'è, inoltre, la possibilità, per gli studenti che hanno voglia di frequentare
l'università, di avere incontri faccia a faccia con i tutori, i docenti e con gli altri
colleghi all'interno dei poli tecnologici delle università che erogano il diploma. Questo
modello, dunque, propone due modalità di studio: faccia a faccia e a distanza. Che cosa
è cambiato dal punto di vista della didattica del Nettuno? Certamente la grande novità
è nata con la possibilità di avere un satellite, un canale satellitare digitale, che
permette di mandare in onda tutti i corsi. Oggi noi abbiamo più di duecentoventi corsi,
per un totale di ottomila e duecento ore di video lezione. Tuttavia, non mandiamo più in
onda solamente delle video lezioni. Innanzitutto le video lezioni sono cambiate; chi le
vede sa che si adopera un modello didattico più innovativo, dove vengono utilizzate molto
le simulazioni su computer e anche la visione di oggetti, gli esperimenti, e così via.
Oltre alle video lezioni c'è un collegamento stretto tra ciò che va in onda in
televisione e il materiale di supporto per le esercitazioni, per le attività di tutorato,
sul nostro sito Internet. Ormai, molti dei nostri corsi video hanno le loro pagine
Internet che sono legate a tutte le attività pratiche e dove molti docenti mettono anche
le prove d'esame. Sono aperti anche dei forum di discussione tra studenti e docenti, o
anche tra studenti sulle diverse materie all'interno di questo nostro sito Internet.
Certamente, Nettuno sta portando delle riflessioni molto importanti su quello che riguarda
l'uso delle tecnologie nei processi di insegnamento e apprendimento. Infatti, nel nostro
sito Internet vi è la parte della ricerca che può mettere in evidenza i risultati di
alcuni nostri lavori. In particolare stiamo lavorando molto per digitalizzare i nostri i
nostri corsi, tenerli in rete e di utilizzare anche Internet come canale di veicolazione
non solo di dati, di materiali scritti, ma anche di video e di prodotti multimediali.
Domanda 2
Com'è cambiata la didattica del il 'Consorzio Nettuno' grazie all'uso della rete?
Risposta
Noi speriamo di riuscire subito a realizzare il collegamento tra Internet e il satellite,
in modo che i collegamenti siano più veloci e che questo strumento possa diventare un
vero servizio didattico. Certamente gli studenti possono godere di grosse agevolazioni,
perché in precedenza, per avere le esercitazioni, dovevano andare nel polo tecnologico,
oppure aspettare che gliele mandassero per fax i professori, e non c'era uno stretto
collegamento tra lezione video ed esercitazione. Adesso, invece, grazie al mito della
rete, ma anche grazie al fatto che possiamo mandare in onda tutte le lezioni, gli studenti
hanno la lezione contemporaneamente, lo stesso giorno; dispongono anche degli esercizi
collegati alla lezione, e della possibilità di interagire via posta elettronica, o anche
via telefono, con il docente in video, di mandare la soluzione che loro hanno trovato
nell'esercizio. Inoltre, godono della possibilità di vedere come i loro colleghi
risolvono i problemi; la possibilità di confrontarsi offerta dal collegamento in rete
permette agli studenti di sviluppare nuove idee e nuove conoscenze. A ciò consegue una
situazione di apprendimento collaborativo per iscritto. Ancora non disponiamo di sistemi
che permettano, anche attraverso la rete Internet, un apprendimento collaborativo non
solamente con la parola scritta, ma anche con il linguaggio orale.
Domanda 3
La disponibilità del canale televisivo RaiSat Nettuno ha cambiato la vostra
organizzazione?
Risposta
La disponibilità del canale televisivo RaiSat Nettuno ci ha indotto a pensare a un
modello di università virtuale che possa essere trasmessa per televisione. Per realizzare
ciò è necessario elaborare un palinsesto particolare. Nei nostri palinsesti esistono
degli orari fissi: la mattina abbiamo le lezioni del primo anno di ingegneria informatica,
poi seguono quelle del secondo anno, del terzo e così via. È proprio come una vera
università virtuale. La televisione satellitare può raggiungere paesi anche molto
lontani, e ciò ha cambiato l'immagine del 'Nettuno' nel mondo: possiamo verificarlo dalle
richieste che ci vengono fatte dai diversi paesi, anche da quelli in via di sviluppo e da
paesi che hanno molto bisogno di formazione. E' cambiato il modello organizzativo del
Nettuno, è cambiata la nostra immagine nel mondo, ma soprattutto ha permesso all'Italia
di essere la prima dei paesi europei ad esportare cultura. E questo aspetto, credo che non
sia da sottovalutare.
Domanda 4
Disponete di collegamenti, o sono previsti in futuro, con altri progetti di educazione a
distanza nel resto d'Europa?
Risposta
Quest'anno ci siamo interessati di realizzare la nostra rete; questo progetto ha
incontrato delle difficoltà, ed è abbastanza difficile riuscire a mantenere quello che
si sta realizzando in questo momento. Senza nessuno sforzo da parte nostra al fine di
sollecitare gli altri paesi, la visibilità del nostro sito ha fatto sì che fossimo
richiesti direttamente da loro. L'Albania ha creato i poli tecnologici del 'Nettuno' nel
Politecnico di Tirana, e già danno i nostri diplomi, quelli di 'informatica' e
'telecomunicazione'. I nostri laureati vengono chiamati 'Nettuniani' in Albania! In questi
giorni ci stanno chiamando anche da altri paesi, come dall'America Latina o dal Marocco.
Anche Israele ha previsto di poter realizzare insieme dei corsi di formazione. 'Economia
del Turismo', per esempio, è uno di quei diplomi che ha già un partneriato
internazionale che potrebbe sviluppare questo nuovo modello di insegnamento a distanza non
solamente a carattere nazionale, ma anche europeo.
Domanda 5
Vi preoccupate di formare gli insegnanti per l'insegnamento a distanza?
Risposta
L'insegnante si forma un po' da solo; tuttavia, sono già state svolte molte ricerche nel
'Consorzio Nettuno' che hanno ben evidenziato quale sia il linguaggio di comunicazione
migliore per comunicare per televisione. Si è individuato un nuovo modo per comunicare
per televisione, ed è quello di usare un linguaggio che sviluppi il senso critico delle
conoscenze e che riesca a memorizzare il sapere. Naturalmente i docenti hanno dovuto
imparare; la prima volta che svolgono lezione in video loro stessi hanno il modo di
analizzarsi, di rivedersi e, quindi, di cambiare il loro modo di insegnare. Queste
ricerche costituiscono la base su cui i docenti costruiscono il loro processo di
insegnamento; ciò non vuol dire che i docenti vengano lasciati soli nell'apprendimento di
nuove tecniche d'insegnamento: la preparazione di una lezione video che consiste in un'ora
di lezione, comporta venti ore di preparazione. Un aspetto molto importante è che il
docente deve abituarsi a lavorare d'équipe e con l'équipe, perché la lezione è un
lavoro di gruppo. Il docente, dunque, è solo colui che all'ultimo momento espone il suo
sapere, i contenuti delle sue ricerche; dietro quell'ora di lezione, tuttavia, si nasconde
un grosso lavoro dell'insegnante e di tutta l'équipe che lo aiuta ad impostare questo
nuovo modo di comunicare il sapere.
Domanda 6
Prevedete, in futuro, maggiore varietà nel linguaggio delle telecomunicazioni?
Risposta
I linguaggi che stiamo sviluppando in questo momento nascono sempre dai risultati dei
lavori di ricerca che svolgiamo con gli studenti e dalla verifica che costantemente si
opera sul tipo di apprendimento che il diverso linguaggio sviluppa. Oltretutto, le
tecnologie ci permettono anche di ripensare, anno per anno, a modelli diversi di
comunicazione, perché tutte le simulazioni che il computer permette oggi, certamente non
le permetteva alcuni anni fa nell'insegnare. Anche lo sviluppo delle tecnologie digitali
permettono di ripensare a un modo diverso di comunicare la lezione video, elaborando
supporti diversi di memorizzazione del sapere. E, in questo caso, mi riferisco anche alla
possibilità di preparare prodotti multimediali, CD, o di mettere in rete le lezioni. Ciò
comporterà anche una modifica dello stesso linguaggio televisivo che attualmente viene
adoperato.
Domanda 7
E, dunque, riguardo ai nuovi progetti multimediali?
Risposta
Giotto è un programma di ricerca che abbiamo condotto con molti partner della Comunità
Europea, con università di altri paesi europei e si poneva come obiettivo quello di
sviluppare un modello di comunicazione didattica per quanto riguarda l'insegnamento dei
beni culturali. Il modello che noi abbiamo progettato e che abbiamo realizzato come
prototipo è quello di un prodotto multimediale, un CD, che fa ripensare a quello che è
oggi la figura dell'insegnante e a quello che deve rappresentare nel processo di
insegnamento e apprendimento. Sappiamo che l'insegnante, oggi, non può più essere colui
che comunica il sapere e lo studente un soggetto passivo di tale comunicazione del sapere.
Lo studente è attivo nella comunicazione del sapere, utilizza le reti, utilizza vari
strumenti e vari linguaggi e, soprattutto, vari modelli di acquisizioni di conoscenze. In
questo prodotto multimediale viene presa in considerazione questo tipo di realtà perché
vi sono quattro modelli con cui lo studente acquisisce conoscenze. Il primo è quello
della comunicazione del sapere di una lezione, di una lezione magistrale, che però
utilizza il mezzo televisivo in modo da portare l'università a casa, sulla scrivania
dello studente. Il modo in cui si gestisce l'apprendimento in questa lezione magistrale
digitalizzata è molto interessante, perché c'è la possibilità di gestirla con molta
autonomia da parte dello studente, di fermarsi, di andare avanti e indietro: in altre
parole, di intervenire. Vi è la possibilità, dunque, con un solo supporto quale è il CD
e quindi il computer, di passare a un altro tipo di apprendimento, che è l'apprendimento
attraverso i testi scritti organizzati ipertestualmente. La novità di questo prodotto è
che la biblioteca moderna - o mediateca - non è limitata sul prodotto multimediale, e
quindi statica, ma si mette in rete: chiunque, da qualsiasi parte del mondo, può
arricchirla di nuovi testi, nuove conoscenze sviluppate sull'argomento trattato. Questa
mediateca diventa un grande contenitore di sapere, di conoscenze, in lingue diverse, in
una disciplina specifica. Sono stati preselezionati tutti i siti collegati agli argomenti
affrontati nelle varie lezioni e gli studenti, collegandosi a questi siti preselezionati,
possono sviluppare per proprio conto nuove conoscenze, aggiornandosi continuamente,
aggiornando anche lo stesso contenuto del sapere che gli aveva dato il docente un anno
prima; la rete Internet, come tutti sappiamo, è in continuo movimento. All'interno di
questo stesso supporto c'è anche la possibilità di apprendere "facendo": i
laboratori virtuali permettono di sviluppare il "learning by doing". Vi è,
quindi, la possibilità di sviluppare da una parte l'apprendimento collaborativo in rete
attraverso Internet e, con questo supporto di progetto multimediale, di "imparare
facendo". Molto interessante è anche il sistema di autovalutazione che è stato
inserito in questo prodotto: esso permette allo studente di capire le ragioni per le quali
sbaglia, e di riuscire a capire in che modo deve recuperare le sue lacune per poter
procedere ad acquisire nuove conoscenze e ad avere successo nell'apprendimento.
Domanda 8
Oltre ai diplomi brevi, avete in progetto di attivare anche una preparazione
pre-universitaria, o di orientamento professionale?
Risposta
Attualmente la comunità del 'Nettuno' è composta da quasi mille e duecento docenti tra
professori video e tutori; si sta riflettendo molto su come utilizzare il modello di
insegnamento a distanza per rispondere ai nuovi bisogni di formazione. Un gruppo di
docenti sta lavorando sulla preparazione all'orientamento degli studenti all'università,
ma anche mondo del lavoro; un gruppo di docenti, invece, si occupa dell'organizzazione dei
dottorati, dei corsi di specializzazione, non solamente a livello nazionale; questo
perché le specializzazioni, i dottorati, i corsi brevi sono quelli richiesti dal nuovo
mercato del lavoro, che è di tipo internazionale, globale. Anche la formazione, dunque,
deve essere organizzata quanto più possibile insieme ai colleghi degli altri paesi
europei.
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