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Jean Starobinski
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Interviste
Biografia
Nato a Ginevra (Svizzera) nel 1920, dopo essersi laureato in lettere all'Università di
Ginevra, Jean Starobinski ha perseguito la carriera medica fino ad ottenere il
Diploma Federale e il dottorato in medicina. Ha anche conseguito il dottorato in lettere
nel 1958. Ha insegnato alle Università di John Hopkins, di Basilea e di Ginevra.
Autore di "Montesquieu" (1953) e di un libro su Jean-Jacques Rousseau:
"La Transparence et l'Obstacle" (1957), ha poi consacrato molti lavori alla
letteratura e all'arte del Diciottesimo secolo, quali "L'invention de la
Liberté" (1964), "1789: les Emblèmes de la Raison" (1973), "Diderot
dans l'Espace des Peintres" (1991), "Largesse" (1994), tradotto in italiano
(A piene mani, Einaudi, 1995), accompagnava un'esposizione al Museo del Louvre consacrata
al gesto del dono. Un altra serie di opere, "L'Oeil Vivant", "La Relation
Critique", "Portrait de l'Artiste en Saltinbanque", "Trios
Fureurs", "La Mélancolie au Miroir", "Le Reméde dans le Mal",
affrontano diversi problemi di teoria critica e di storia delle idee.
Jean Starobinski è stato il presidente della Società Jan-Jaques Rousseau dal 1967 al
1992. Ha ricevuto il premio Balzan nel 1985, il premio de Monaco nel 1988, il premio
Goethe (Amburgo) nel 1994. E' membro associato dell'Accadémie des Sciences Morales et
Politiques (Parigi), dell'Accademia dei Licei, dell'American Academy of Arts and Sciences,
della British Academy, della Deutsche Akademie fuer Sprache und Dichtung. |
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Jean Starobinski lavora attualmente ad un'opera sulla storia semantica della parola
"reazione" nelle scienze naturali, nella medicina, nella politica, nella
psichiatria. Pubblicherà inoltre la raccolta dei suoi studi sulla storia della
melanconia, oggetto di un corso al Collège de France. Ha in progetto la prosecuzione
delle ricerche intraprese da lui sulla "forma della giornata" nella storia
letteraria. Ha continuato inoltre i sui lavori su Rousseau, in particolare per quanto
concerne la sua teoria musicale, il suo impiego dell'eloquenza e la sua relazione con
Montaigne. |
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